Bridgestone: maggiori vendite, guadagni a gennaio-settembre 2021
Bridgestone Corporation registra un fatturato di 833,0 miliardi di yen (circa 6,3 miliardi di euro) nel terzo trimestre del 2021, in crescita del 12% rispetto al risultato del terzo trimestre dell’anno scorso. L’utile operativo rettificato è aumentato del 54%, a 101,7 miliardi di yen (circa 746 milioni di euro), con un margine in aumento di 3,3 punti percentuali, al 12,2%. L’utile attribuibile agli azionisti è stato pari a 70,5 miliardi di yen (circa 533 milioni di euro).
I ricavi per i primi nove mesi del 2021 si attestano a 2.401,8 miliardi di yen (18,1 miliardi di euro), un miglioramento del 20% rispetto ai ricavi dello stesso periodo del 2020. Con 277,9 miliardi di yen (circa 2 miliardi di euro), l’utile operativo rettificato è aumentato del 168% su base annua e il margine è aumentato di 6,4 punti percentuali, all’11,6%. L’utile da inizio anno attribuibile agli azionisti è di 422,8 miliardi di yen (3,2 miliardi di euro).

Le vendite di pneumatici superano l’anno scorso, in ritardo rispetto al 2019
Le vendite di pneumatici da gennaio a settembre 2021 hanno superato quelle dei primi nove mesi dello scorso anno in tutti i settori e le regioni, ma sono generalmente inferiori alle vendite da gennaio a settembre 2019.
Previsioni fiscali 2021
Bridgestone prevede che i prezzi della gomma naturale e del petrolio greggio “rimarranno ad un livello elevato” per il resto di quest’anno.
Per quanto riguarda la domanda di pneumatici, si prevede che la domanda dell’OE di pneumatici (sia vetture, che veicoli commerciali leggeri che autocarri) sarà “significativamente inferiore” rispetto alla precedente previsione di agosto, a causa dell’impatto continuo della carenza di semiconduttori. La domanda del mercato sostitutivo in Europa, Stati Uniti e Giappone dovrebbe rimanere all’incirca agli stessi livelli previsti ad agosto, ma Bridgestone ora prevede un calo della domanda in Asia a causa dell’impatto del Covid-19.
Nel quarto trimestre del 2021, Bridgestone prevede di essere “fortemente colpita” dall’aumento dei costi non solo delle materie prime, ma anche del trasporto marittimo e dei costi energetici. Inoltre, prevede che la redditività sarà ridotta dall’aumento del costo del lavoro. La soluzione: “Continuando a concentrarci sul miglioramento del mix di prezzo di vendita e sulla riforma della struttura delle spese/costi, ridurremo al minimo gli impatti sfavorevoli e mireremo a raggiungere le previsioni per l’intero anno.”