Mercato

In USA sono in arrivo dazi per i pneumatici provenienti da Corea, Taiwan e Thailandia

La Commissione per il commercio internazionale (ITC) degli Stati Uniti ha dichiarato mercoledì 23 giugno che i produttori statunitensi sono “lesi materialmente” dalle importazioni di pneumatici per autovetture e trasporto leggero da Corea del Sud, Taiwan e Thailandia. Ecco perché il dipartimento del commercio degli Stati Uniti “emetterà dei dazi antidumping sulle importazioni di questi prodotti da Corea, Taiwan e Thailandia”, ha affermato l’ITC. Il Dipartimento del Commercio al momento non ha voluto commentare.

L’ITC aveva anche riscontrato delle inequità nell’importazione di pneumatici dal Vietnam che godevano di sovvenzioni e pertanto richiesto dazi compensatori, ma tale disequilibrio è stato ritenuto “trascurabile”, per cui è stata chiusa l’inchiesta antidumping per questo Paese.

L’inchiesta nei confronti delle importazioni di pneumatici da questi Paesi è iniziata nel 2020, in risposta alle petizioni presentate dal sindacato United Steelworkers (USW), che rappresenta i lavoratori degli stabilimenti statunitensi.

Il sindacato ha elogiato la determinazione dell’ITC e auspica una soluzione alla perdita di posti di lavoro e alla riduzione della quota di mercato. I dazi imposti sui pneumatici provenienti dalla Cina nel 2015, ha infatti drasticamente ridotto le importazioni da questo Paese, consentendo al settore industriale di investire in nuova capacità produttiva.

Dai quattro Paesi per cui si richiedono oggi dei provvedimenti, gli Stati Uniti hanno importato 4,4 miliardi di dollari di pneumatici nel 2020. L’USW afferma che queste importazioni sono aumentate quasi del 20% dal 2017, raggiungendo 85,3 milioni di pneumatici nel 2019.

L’USW rappresenta i lavoratori degli stabilimenti di pneumatici Michelin, Goodyear, Cooper, Sumitomo e Yokohama in Ohio, Arkansas, North Carolina, Kansas, Indiana, Virginia, New York e Alabama.

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