Bridgestone posa la prima pietra dello stabilimento pilota per la pirolisi
Il 21 ottobre, Bridgestone ha organizzato una cerimonia di posa della prima pietra del nuovo impianto pilota dimostrativo per la pirolisi di pneumatici fuori uso presso il suo stabilimento di Seki, nella prefettura di Gifu, in Giappone, la cui costruzione era stata annunciata a febbraio.
La cerimonia ha riunito 32 partecipanti, tra cui il sindaco di Seki, Kiyoshi Yamashita, e rappresentanti del Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, oltre ad altre parti interessate. Bridgestone, attraverso la sua Evertire Initiative, promuove attivamente il settore del riciclo in collaborazione con diversi partner, riconoscendo i pneumatici fuori uso come “risorse” preziose e “rinnovandoli” in gomma e altre materie prime.
L’azienda punta all’implementazione precoce del riciclo orizzontale pneumatico-pneumatico e questo nuovo impianto pilota svolgerà un ruolo fondamentale in questa iniziativa. Presso l’impianto pilota dimostrativo per la pirolisi dei pneumatici fuori uso, Bridgestone condurrà dimostrazioni tecnologiche per mettere a punto tecnologie di riciclo chimico che recuperano l’olio derivato dai pneumatici e il nerofumo recuperato tramite pirolisi, consentendone il riutilizzo come materie prime per i pneumatici. Il completamento dell’impianto è previsto per il 2027.

La domanda globale di automobili e mobilità continua a crescere e si prevede che la domanda di pneumatici aumenterà di conseguenza. Soddisfare questa domanda con risorse limitate rende il riciclo sempre più vitale.
Attualmente, la maggior parte dei pneumatici fuori uso viene utilizzata come combustibile attraverso il recupero termico. Dal 2022, Bridgestone ha accettato la sfida del riciclo chimico, che richiede tecnologie avanzate per realizzare un’economia circolare. Nel 2023, l’azienda ha introdotto un’unità di prova presso il Bridgestone Innovation Park (BIP) a Kodaira City, Tokyo, e ha avviato test di pirolisi.
Bridgestone ha sviluppato tecnologie per ottenere olio e nerofumo recuperato da pneumatici fuori uso. Basandosi su queste tecnologie fondamentali, l’azienda mira ora a stabilire tecnologie di scalabilità per la produzione in serie di olio derivato da pneumatici e nerofumo recuperato presso il suo impianto dimostrativo per la pirolisi di pneumatici fuori uso.
Bridgestone sta inoltre lavorando per acquisire competenze in processi operativi stabili e continui e nella gestione della qualità, sviluppando know-how operativo per la gestione degli impianti e promuovendo talenti a supporto della realizzazione del riciclo chimico.


