Port&Shipping Tech 2025 conferma la leadership di contenuti e di pubblico
Tempo di primi bilanci e consuntivi per Port&Shipping Tech 2025, la conferenza internazionale parte della Genoa Shipping Week di cui ha costituito le sessioni conclusive, che si è conclusa lo scorso venerdì al Centro Congressi Porto Antico. Il pubblico ha confermato il proprio gradimento per un programma molto ricco e articolato in 10 sessioni di conferenza con 119 relatori. Sono stati 1.450 gli utenti accreditati mentre sono state coinvolte 85 realtà tra sponsor e partner.
Il successo di pubblico di Port&Shipping Tech 2025 discende dalla leadership sui contenuti che, dalla prima edizione, contraddistingue l’evento, caratterizzato da una modalità accessibile e rigorosa di raccontare le tendenze e i fenomeni più rilevanti del mondo dello shipping. Uno sguardo anche solo all’agenda della giornata conclusiva lo mette in evidenza: decarbonizzazione, efficienza energetica ed elettrificazione sono certamente tematiche importanti che stanno guidando lo sviluppo delle flotte commerciali e dei porti, in un processo non lineare e indirizzato su diversi percorsi paralleli. Oggi, per esempio, le soluzioni propulsive con carburanti a basse emissioni di climalteranti sono ben definite e molte navi in ordine – e qualcuna già operativa – sono predisposte per utilizzarli. Altro discorso è l’effettiva disponibilità dei carburanti, sia dal punto di vista dei punti di rifornimento sia da quello della produzione.
Gli schemi di carbon pricing e di carbon tax, che sino a qualche anno fa sembravano la soluzione preferita dalle istituzioni per spingere la decarbonizzazione sono in crisi, e ormai se ne mettono in evidenzia i rischi oltre che le opportunità, come spiegato nella relazione di Stefano Milanese, Partner di PwC Strategy&. Mentre si sviluppano tecnologie per la cattura a bordo della CO2, d’altra parte, soluzioni più radicali della semplice sostituzione dei combustibili fossili si stanno facendo largo. L’utilizzo del vento sta progredendo in modo sorprendente, mentre la ritrovata legittimazione del nucleare sembra in grado di superare gli ostacoli che ne avevano decretato negli anni ‘70 la dismissione nella propulsione mercantile. Non si tratta solo di tecnologia ma anche di gestione, come per l’iniziativa dei Nuclear Corridors, rotte e porti aperti alle navi nucleari, illustrati per la prima volta in Italia dal Lloyd’s Register a P&ST.
L’elettrificazione della navigazione su brevi tratti a percorso ripetuto, come i traghetti e i servizi passeggeri nella navigazione interna ma anche negli stretti e per le isole minori, è un settore che sta dando soddisfazioni a chi spinge per la decarbonizzazione. Nel Nord Europa le esperienze si moltiplicano, e anche da noi le premesse geografiche e tecnologiche non mancano. Ora è necessaria una spinta politica.
L’agenda della chiusura di Port&ShippingTech 2025 non è stata solo “green”. Si è discusso di strategie a lungo raggio con i protagonisti del traffico container a livello mondiale, radunati da SRM in cui è emerso che il nostro Paese è fermo da dieci anni ad un numero di TEU in entrata ed uscita che oscilla tra i dieci e gli undici milioni, di cui il 40% almeno sono di trasbordo. Ne consegue che tutti i progetti di allargamento dell’offerta terminalistica container nei vari porti italiani (SRM ne conta per cinque milioni di TEU) rischia di rappresentare uno spreco di risorse ed alimentare una concorrenza fratricida. Solo allargando il bacino di traffico all’origine il ruolo containeristico italiano potrà crescere, ed SRM individua in alcuni distretti produttivi del nord propensi a commerciare via mare una soluzione praticabile.
Della sessione dedicata infine alle risorse del mare e allo scontro egemonico in atto anche sugli oceani tra le grandi potenze globali, vale la pena riprendere la sintesi conclusiva fatta da Gian Enzo Duci, noto operatore e anche analista del settore: “La percezione italiana del mare è cambiata in modo tangibile. L’esempio più evidente è la trasformazione dei porti, che non sono più solo punti di transito per le merci, ma diventano elementi centrali per la strategia energetica nazionale. Questo fa sì che si parli di “ecosistema del mare” non solo in termini di ambiente, ma come un complesso sistema di relazioni economiche e geopolitiche. L’Italia sta operando un ribaltamento della propria prospettiva geostrategica. La nuova visione strategica consiste nello smettere di guardare al Nord Europa dando le spalle al Mediterraneo, per iniziare a guardare al Mediterraneo e oltre, dando le spalle al Nord Europa”.
Con questa riflessione, che è anche un auspicio, si è chiuso Port&ShippingTech 2025.
Port&ShippingTech International Conference, parte della Genoa Shipping Week, organizzato da Clickutility Team, è l’appuntamento che in sedici anni ha dimostrato la propria posizione di leadership nel panorama degli appuntamenti internazionali dedicati alla logistica, allo shipping e più in generale allo sviluppo del sistema logistico-portuale. L’evento è dedicato al confronto tra professionisti sulle innovazioni tecnologiche d’avanguardia, orientate a favorire lo sviluppo del sistema logistico e marittimo. Unica nel settore di riferimento, la manifestazione offre due giornate ricche di iniziative focalizzate allo sviluppo del business per le aziende.


