Sospetti di cartello nel settore pneumatici: in Germania si prepara una possibile azione legale collettiva
Il settore europeo dei pneumatici è sotto osservazione da parte delle autorità antitrust, con indagini in corso su presunte pratiche di cartello, che coinvolgerebbero alcuni dei principali produttori mondiali. Da oltre un anno, la Commissione Europea sta infatti esaminando il comportamento commerciale di Bridgestone, Continental, Goodyear, Michelin, Nokian Tyres e Pirelli, sospettati di aver concordato prezzi nel mercato del ricambio.
A differenza degli Stati Uniti, dove una class action simile è stata respinta, in Europa la questione rimane aperta.
In Germania, la notra testata ReifenPresse.de riferisce che diverse organizzazioni stanno valutando la possibilità di intentare un’azione legale collettiva per ottenere il rimborso di eventuali sovrapprezzi pagati dai clienti.
Il consorzio ELVIS (Europäischer Ladungsverbund Internationaler Spediteure), insieme alla sua controllata Gefos e a uno studio legale di Francoforte, sta preparando una causa per conto dei propri membri. Parallelamente, il Bundesverband Güterkraftverkehr Logistik und Entsorgung (BGL) sostiene il progetto “Tire Claim” della Juris Dynamics GmbH, che in collaborazione con uno studio legale berlinese sta esaminando le richieste di risarcimento da parte di aziende potenzialmente danneggiate.
Anche la società Best Speakers Cartel Consulting di Traunstein è coinvolta nell’iniziativa, offrendo una verifica gratuita delle richieste di rimborso. Secondo quanto riportato, potrebbero avere diritto al risarcimento le aziende che hanno acquistato pneumatici nuovi per camion, rimorchi, autobus, veicoli commerciali leggeri, autovetture, macchine da costruzione, veicoli speciali o trattori tra il 1° gennaio 2016 e metà 2025, a condizione che le fatture siano disponibili e che l’acquisto sia avvenuto all’interno dello Spazio Economico Europeo.
In caso di esito positivo, il rimborso stimato potrebbe aggirarsi intorno al 15% del prezzo pagato per i pneumatici. L’iniziativa si rivolge in particolare a flotte, aziende di trasporto e operatori del settore che hanno effettuato acquisti significativi nel periodo indicato.
La vicenda potrebbe avere ripercussioni importanti sul mercato europeo del ricambio, sia in termini economici che reputazionali. In attesa di eventuali sviluppi ufficiali da parte delle autorità europee, le aziende interessate sono invitate a raccogliere la documentazione necessaria e valutare l’opportunità di aderire alle iniziative legali in corso.