Urso su cessione Iveco: “vigileremo insieme perché ci siano importanti prospettive di sviluppo”
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente dichiarato di voler istituire a settembre un Tavolo ministeriale di lavoro permanente, per “garantire le massime tutele per i lavoratori coinvolti” nell’operazione della cessione Iveco. Si parla infatti di oltre 14.000 lavoratori in Italia che sarebbero interessati dall’operazione, anche se Tata Motors avrebbe assicurato di non avere intenzione di fare cambiamenti, almeno per i prossimi due anni.
A fine luglio si è svolto a Palazzo Piacentini il primo incontro sui processi di cessione avviati da Iveco, per i rami militare e civile, con Leonardo e Tata Group. Presenti alla riunione, convocata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, i rappresentanti del gruppo e le organizzazioni sindacali.
“Siamo pienamente consapevoli del grande valore di questo asset dell’industria italiana: dei suoi stabilimenti, dei suoi marchi e delle sue professionalità. Riteniamo che questa importante operazione industriale, se ben strutturata, possa aprire nuove prospettive di sviluppo” ha dichiarato il Ministro Urso nel suo intervento.
“Il tavolo insediato oggi al Mimit – ha aggiunto – sarà permanente, come condiviso con azienda e parti sociali. Seguirà tutto il percorso di cessione dei prossimi mesi, affinché vi siano le massime garanzie per i lavoratori coinvolti e per la valorizzazione del patrimonio industriale di Iveco e di tutta la sua filiera”.
Il Ministro ha quindi espresso l’impegno di coinvolgere, già a partire dalla prossima riunione, le società Leonardo e Tata Group, in modo che possano illustrare le strategie e le prospettive di medio-lungo termine legate a queste operazioni industriali, insieme ai rappresentanti delle Regioni in cui hanno sede gli stabilimenti. Oltre agli aspetti produttivi e occupazionali, particolare attenzione sarà posta dal Mimit alla tutela della tecnologia, della ricerca e del patrimonio industriale, così da rafforzare la centralità del nostro Paese nello sviluppo internazionale dell’azienda.