Mercato pneumatici Truck and Bus di ricambio: calo del 4% nel semestre, gli import extra UE crescono
L’Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici e Gomma (ETRMA) ha pubblicato i dati di vendita dei pneumatici di ricambio dei suoi membri per il secondo trimestre e il primo semestre del 2025.
In particolare, nel primo semestre 2025 il mercato TBR è calato del 4% nel semestre, con un calo del 4% nel primo trimestre e una diminuzione del 5% nel secondo. Crescono, invece, gli import extraeuropei.

Import TBR

Le importazioni di pneumatici per autocarri e autobus (UE27 + Regno Unito) da paesi extraeuropei sono aumentate di quasi il 15% nei primi cinque mesi del 2025. Le importazioni dalla Thailandia sono aumentate in linea con il totale e si sono mantenute la principale fonte. I pneumatici per autocarri e autobus dal Vietnam sono cresciuti a un ritmo più che doppio, e il Paese ha rappresentato oltre un quarto delle importazioni, in aumento rispetto a circa un quinto nello stesso periodo del 2024. La Cina è scesa al terzo posto tra gli importatori, in calo rispetto al secondo posto nei primi cinque mesi del 2024. La Corea ha aumentato leggermente la sua quota, ma rimane significativamente al di sotto di quella raggiunta nel 2019.

Nel frattempo, il parco autobus e pullman europeo è diminuito durante la pandemia, con veicoli ritirati dalle strade a causa del drastico calo del numero di viaggiatori. Sebbene il volume di passeggeri abbia registrato una certa ripresa, il calo degli spostamenti pendolari fa sì che rimanga al di sotto dei livelli pre-pandemia. Le nuove immatricolazioni di autobus sono aumentate sia nel 2023 che nel 2024, riflettendo gli investimenti per modernizzare le flotte e incoraggiare il passaggio dall’auto al trasporto pubblico. Per il parco camion, la lenta transizione verso veicoli più pesanti con una maggiore capacità media e un utilizzo più efficiente (migliore pianificazione del percorso, meno corse a vuoto) continuerà a limitare l’aumento del numero di veicoli. Si è tuttavia assistito a una tendenza verso vettori con sede nell’Europa centrale che “esportano” i loro servizi in tutta la regione, con conseguente brusco spostamento verso est della crescita del parco camion.