Stellantis interrompe il programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile alimentate a idrogeno. Quale futuro per Symbio?
Stellantis ha annunciato la decisione di interrompere il programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno. A causa della limitata disponibilità di infrastrutture per il rifornimento di idrogeno, degli elevati requisiti di capitale e della necessità di maggiori incentivi all’acquisto da parte dei consumatori, l’Azienda non prevede l’adozione di veicoli commerciali leggeri alimentati a idrogeno prima della fine del decennio.
Pertanto, quest’anno Stellantis non lancerà più la sua nuova gamma di veicoli Pro One alimentati a idrogeno. La produzione in serie avrebbe dovuto iniziare quest’estate a Hordain, in Francia (furgoni di medie dimensioni) e a Gliwice, in Polonia (furgoni di grandi dimensioni).
“In un contesto in cui l’Azienda si sta mobilitando per rispondere alle stringenti normative europee sulle emissioni di CO2, Stellantis ha deciso di interrompere il suo programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno”, spiega Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa allargata. “Il mercato dell’idrogeno rimane un segmento di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine. Dobbiamo fare scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività e soddisfare le aspettative dei nostri clienti con la nostra offensiva di veicoli elettrici e ibridi per passeggeri e veicoli commerciali leggeri”.
Questa decisione non avrà alcun impatto sul personale presso i siti produttivi di Stellantis. Le attività di ricerca e sviluppo legate alla tecnologia dell’idrogeno saranno reindirizzate verso altri progetti.
La situazione attuale in cui si trova il segmento dell’idrogeno presenta anche sfide finanziarie per diversi stakeholder. In questo contesto, Stellantis ha avviato dei dialoghi con gli azionisti di Symbio per valutare le attuali conseguenze di mercato e preservare al meglio gli interessi di Symbio, nel rispetto dei rispettivi obblighi.
E’ chiaro che questa decisione pone grandi punti di domanda sul futuro di Symbio, joint venture che l’azienda deteneva in quote paritarie con Michelin e Forvia.
Forvia e Michelin hanno affermato di essere state informate a maggio dell’intenzione di Stellantis di interrompere le sue attività legate all’idrogeno a partire dal 2026. Questo cambiamento inaspettato avviene nonostante Stellantis sia sia co-azionista che principale cliente di Symbio, avendo da tempo l’ambizione di plasmare il mercato della mobilità a idrogeno per i veicoli commerciali leggeri. Gli ordini di Stellantis da soli rappresentano circa l’80% del volume di produzione pianificato da Symbio.
Negli ultimi due anni, Symbio ha ampliato i propri investimenti, le assunzioni e la roadmap di sviluppo in base alle esigenze dichiarate da Stellantis per i prossimi otto anni. La tecnologia e le prestazioni dei sistemi di Symbio sono state convalidate da tutti gli azionisti, compresi i team di Stellantis. Più recentemente, nell’ambito del bando di gara del governo francese per progetti annunciato nell’aprile 2025, Symbio si è dichiarata pienamente pronta a produrre celle a combustibile a idrogeno per i veicoli Stellantis ammissibili a questo programma.
La decisione di Stellantis avrà conseguenze operative e finanziarie irreversibili per Symbio. Michelin e Forvia sono particolarmente preoccupate per l’impatto sui 590 dipendenti di Symbio in Francia e sui 50 dipendenti all’estero. In questo contesto, Michelin e Forvia sono in stretto contatto con le autorità pubbliche.