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Kumho cresce nel TBR: intervista a Mario Gucciardo

Nel 2024 Kumho Tire Italia ha rivoluzionato la propria presenza sul mercato autocarro: ha assunto una persona per seguire questo business e presentare la gamma di prodotto del brand coreano direttamente alle flotte, nel frattempo la casa madre ha lanciato nuovi prodotti. I risultati? Ne abbiamo parlato con il diretto interessato: Mario Gucciardo, TBR Sales Manager Italy di Kumho Tire.

Lei è arrivato in Kumho l’anno scorso. Quali erano le premesse e cosa è stato fatto finora?

Io sono arrivato ad aprile 2024 in Kumho dopo quasi 11 anni di Hankook, dove già mi occupavo del prodotto TBR, con un unico obiettivo: sviluppare le vendite di Kumho nel settore autocarro. Il progetto che è stato strutturato su questo comparto è stato relativamente semplice a livello strategico, ma efficace.

Abbiamo deciso subito di andare a presentare l’offerta Kumho direttamente alle flotte, sempre in partnership e in affiancamento con i nostri rivenditori specialistici, sviluppando poi accordi tri-parte tra Kumho, la flotta e il rivenditore. Nel 2024 avevamo già individuato un gruppo di rivenditori strategici, quindi il progetto ha avuto subito una bella spinta. Poi ovviamente nei mesi seguenti l’abbiamo sviluppato e implementato: indubbiamente sul campo c’era, e c’è ancora, tutto un lavoro di conoscenza del prodotto e di riconoscibilità del marchio che è fondamentale ed è ancora in divenire, ma i primi risultati si vedono.

Ad oggi quanti rivenditori servite?

Abbiamo circa una quarantina di rivenditori che hanno un accordo diretto con Kumho a cui si aggiunge tutto il bacino di rivenditori Euromaster, con cui lavoriamo in grande sinergia e partnership. L’obiettivo principale in ogni caso  è quello di far provare il prodotto alle flotte. Già nel 2024 molti operatori hanno cominciato a testare il prodotto e oggi si iniziano a vedere i frutti di quello che è stato seminato. Logico, la strada è ancora lunga, siamo ancora agli inizi, però stiamo incominciando a farci sentire, non dico a livello italiano, ma almeno a livello regionale.

Sono previste ulteriori investimenti in persone?

Si, abbiamo intenzione di crescere anche a livello di organico. La prima persona è già stata individuata e arriverà a giugno, seguendo principalmente il centro-sud. Dico “la prima” perché sono previsti ulteriori inserimenti in quella che diventerà poi la squadra Kumho autocarro, che verrà creata da qui ai prossimi anni in base ai piani produttivi e ai risultati di vendita.

Stiamo facendo un passo alla volta, cercando di rimanere ben focalizzati sull’obiettivo a medio – lungo termine. Dare ora un orizzonte temporale è ancora prematuro, ma in base alla crescita e all’aumento della nostra quota di mercato prevedo l’introduzione di un’altra persona al centro nord per fine 2025 – inizio 2026, e da lì in funzione dell’aumento dei volumi, dell’aumento della capacità produttiva e delle gomme che avremo a disposizione, andremo di pari passo con le persone sul campo.

Che obiettivi numerici vi siete posti?

Posso dire però che nei primi 3 mesi del 2025 abbiamo raddoppiato i volumi. L’obiettivo è di arrivare al 2 – 2,5 % di quota di mercato TBR. È una bella sfida, un traguardo ambizioso che però, vedendo il mercato e in particolare il feedback che le flotte ci stanno dando sul prodotto Kumho, pensiamo di poter raggiungere . La casa madre ha un piano strategico molto analitico e una grande volontà di sviluppare il brand TBR Kumho in Europa, quindi i presupposti sono veramente importanti.

Quali prodotti avete presentato alle flotte nel 2024? E ci sono novità in arrivo?

L’anno scorso siamo partiti facendo testare alle flotte la gamma multi performance, composta da KXS10 anteriore, KXD10 trattivo e KXA11 rimorchio, con riscontri molto positivi. Oggi stiamo presentando i nuovi prodotti alle flotte: si tratta della nuova serie “31”, i pneumatici per il trasporto regionale e a lunga percorrenza KXA31, KXD31, KXT31, caratterizzati da elevate performance in termini di percorrenza chilometrica e resistenza al rotolamento.

Il modello KXA31, in particolare, è dotato di lamelle ad incastro 3D e scanalature RevealiX, che migliorano la trazione, la frenata e la maneggevolezza, riducendo al minimo il movimento delle nervature per prevenire l’usura irregolare del pneumatico e migliorarne la stabilità. La tecnologia RevealiX migliora il drenaggio dell’acqua e la stabilità di guida nelle fasi avanzate di usura. Il design Multi- Performance permette la creazione di nuove scanalature durante tutto il ciclo di consumo del pneumatico . Le stesse tecnologie sono disponibili per il pattern KXD31, così come il design della spalla  è ora più accattivante e performante. Infine, il disegno KXT31 vede l’applicazione di scanalature a zig-zag, che prevengono la rottura dei tasselli , riducendo al contempo la resistenza al rotolamento, migliorando la riduzione del rumore, aumentando l’aderenza e consentendo il drenaggio dell’acqua. Una spalla più rigida migliora la stabilità di guida alle alte velocità, per una maggiore sicurezza, mentre le lamelle diagonali e adattive a larghezza variabile migliorano l’aderenza e le prestazioni di frenata, anche in condizioni invernali difficili.

Ci sono anche altri prodotti in arrivo: come un pneumatico specifico per i bus, stiamo lavorando anche su alcuni sviluppi della misura 13R22.5… ma di queste cose parleremo più avanti.

Come vede il mercato autocarro?

Il settore dell’autotrasporto si trova in una fase un po’ complessa. Molte aziende si stanno aggregando per aumentare il parco veicoli, quelle piccole sono in difficoltà e le mono-veicolari stanno calando di numero. Tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e gestione dei costi, le sfide che hanno davanti le aziende sono impegnative. Credo che il 2025 sarà focalizzato molto su questi tre concetti, con tante aziende che si stanno ristrutturando per rispondere.

Dal canto nostro, sviluppiamo i prodotti pensando sempre alla sostenibilità: i nostri pneumatici sono ricostruibili, ad esempio, e anche nel segmento di prodotto quality la richiesta di pneumatici ricostruibili è in crescita e credo che questo tema avrà un ruolo importante nei prossimi anni.

Inoltre, tra guerre in corso, dazi, Trump, Putin, Cina, il crollo del potere di acquisto e l’inflazione che corre veloce, c’è preoccupazione e tensione, e questo ha portato il mercato, non solo per il segmento TBR ma a livello generale, a spostare gradualmente la domanda da prodotti premium a prodotti di fascia quality altrettanto affidabili. Questa situazione di mercato ci ha favorito, bisogna essere sinceri, facendoci prendere slancio grazie a questi trend. Tuttavia, è innegabile che le flotte che provano il prodotto per questi motivi, poi lo richiedono con convinzione.

Poche settimane fa sia Carlo Citarella che lo stesso CEO di Kumho, Jung Il-Taek, hanno affermato che la fabbrica europea è sempre più vicina. E’ prevista anche la produzione autocarro?

Sì, la fabbrica in una prima fase prevedrà la produzione del comparto vettura e trasporto leggero, mentre una eventuale seconda fase potrebbe contemplare anche la produzione autocarro. Considerando che in questo momento Kumho ha solo una fabbrica in Corea che produce pneumatici autocarro, indubbiamente quel momento sarà una svolta in termini di fornitura, pensando anche a eventuali futuri primi equipaggiamenti. Quando saremo in grado di stringere accordi OE europei allora cambierà tutto: il primo equipaggiamento garantisce un cambio di passo importante.

Devo dire però che a livello logistico stiamo lavorando molto bene: abbiamo un approvvigionamento del prodotto autocarro soddisfacente e il nostro magazzino di Piacenza offre un servizio competitivo ai rivenditori e alle flotte pressoché su tutto il territorio nazionale. Inoltre, stiamo valutando l’apertura entro l’anno di un secondo magazzino che supporterà lo sviluppo del mercato nel centro sud Italia e accorcerà i tempi di consegna per quelle regioni, supportando l’approccio del nuovo collega che seguirà quel mercato.

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