Marelli richiede il Chapter 11
Marelli Holdings, partner tecnologico globale per l’industria automobilistica, ha annunciato di aver avviato un’azione volontaria ai sensi del Chapter 11, una procedura simile alla nostra amministrazione controllata che protegge dalla bancarotta, presso il Tribunale Fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware, al fine di ristrutturare in modo completo il proprio debito a lungo termine. Circa l’80% dei creditori della Società ha firmato un accordo a supporto della ristrutturazione, che ridurrà la leva finanziaria del bilancio di Marelli e ne rafforzerà la liquidità.
Durante tutto questo processo e in futuro, Marelli non prevede alcun impatto operativo derivante dal Chapter 11 e continuerà a collaborare a stretto contatto con clienti, fornitori e partner per innovare e investire nel proprio portafoglio di tecnologie avanzate che differenzieranno i veicoli del futuro e trasformeranno la mobilità. Un elenco completo delle affiliate Marelli coinvolte nei casi previsti dal Chapter 11.
“In Marelli, abbiamo agito in modo proattivo nell’apportare le modifiche necessarie per stabilizzare la nostra posizione finanziaria, in modo da poter continuare a offrire benefici a lungo termine ai nostri stimati clienti, partner e dipendenti”, ha dichiarato David Slump, Presidente e CEO di Marelli. “Sebbene siamo soddisfatti dei recenti progressi e della redditività, le pressioni di mercato a livello di settore hanno creato un deficit di capitale circolante che deve essere affrontato. Dopo un’attenta analisi delle alternative strategiche dell’azienda, abbiamo stabilito che l’avvio del Chapter 11 è la strada migliore per rafforzare il bilancio di Marelli convertendo il debito in capitale proprio, garantendo al contempo la continuità operativa. Questa iniziativa ci consente ora di accedere a nuova liquidità per finanziare la nostra crescita a lungo termine e la nostra pipeline di innovazione, e garantisce che i nostri clienti e partner in tutto il mondo possano continuare a contare su Marelli per la consegna puntuale di tecnologie avanzate che plasmano i veicoli del futuro.”
Slump ha proseguito: “L’attenzione di Marelli per l’innovazione, la digitalizzazione e la tecnologia non è mai stata così forte. Mentre percorriamo questo percorso, continueremo a servire i nostri clienti e a collaborare con i nostri fornitori e partner come da loro ormai consuetudine. Siamo inoltre grati per l’impegno e la dedizione dei nostri dipendenti, che continuano a impegnarsi per offrire il miglior servizio possibile”.
Per supportare l’azienda in questo percorso, Marelli ha ricevuto un impegno significativo di 1,1 miliardi di dollari in un finanziamento “Debtor-in-Possession” (“DIP Financing”) dai suoi istituti di credito. Questo capitale aggiuntivo sottolinea il continuo supporto e la fiducia degli istituti di credito nell’attività sottostante dell’azienda e nel suo potenziale a lungo termine. Una volta ottenuta l’approvazione del Tribunale, si prevede che il DIP Financing, insieme alla liquidità generata dalle attività in corso dell’Azienda, fornirà liquidità sufficiente a supportare l’azienda durante la procedura del Chapter 11. Oltre al Finanziamento DIP, l’Accordo di Supporto alla Ristrutturazione prevede un’operazione completa di deleveraging attraverso la quale i Finanziatori DIP assumeranno la proprietà dell’azienda al momento dell’uscita dal Chapter 11, subordinatamente a una procedura di overbid di 45 giorni.
Marelli ha depositato diverse istanze consuete per il primo giorno di apertura della procedura di Chapter 11, richiedendo l’approvazione del Tribunale per proseguire le sue attività durante la procedura, tra cui, tra le altre cose, il pagamento di stipendi e benefit ai dipendenti senza interruzioni e la continuazione dei programmi che sono parte integrante delle relazioni con i clienti. La società prevede di ottenere l’approvazione del Tribunale per queste richieste e intende continuare a onorare i propri obblighi nei confronti degli stakeholder chiave dopo la presentazione della domanda, anche adempiendo agli obblighi di pagamento nei confronti dei fornitori per beni e servizi forniti in conformità con i termini consueti dopo la presentazione della domanda. La Società collaborerà con i propri fornitori in merito agli obblighi sorti prima della presentazione della domanda di Chapter 11 per raggiungere accordi sulle condizioni di pagamento.
In Italia l’azienda ha dieci impianti e circa 6mila dipendenti.