Sailun: l’indagine sui dazi rende ancora più urgente la fabbrica europea
Sailun ha partecipato ad Autopromotec non solo con una presenza presso i propri distributori, ma soprattutto con un grande stand nel Padiglione 20. Qui abbiamo incontrato Stephan Cimbal, direttore marketing Europe dell’azienda, che ci ha raccontato delle ultime novità.
Cosa avete presentato in fiera?
Avevamo diversi nuovi prodotti. In particolare, presentavamo il nuovo ERange, progettato specificamente per veicoli elettrici. Questo pneumatico è prodotto con la tecnologia Ecopoint3, grazie alla quale si risparmia molta energia durante la produzione, riducendo anche l’energia consumata mentre si sposta. Tuttavia, abbiamo scoperto che una cosa molto importante per i proprietari di veicoli elettrici di alta classe come Audi e-tron GT RS, Xiaomi SU7 Ultra, Porsche Taycan e via dicendo, è si avere un prodotto sostenibile, ma anche performante. Ecco perché il nostro pneumatico viene definito “electric excitement”: sappiamo di offrire prestazioni ben al di sopra degli standard del settore con questi pneumatici. Arriverà in Europa probabilmente a settembre.
Inoltre, era presente in fiera il primo pneumatico TBR della serie Pro, sempre prodotti con la tecnologia EcoPoint3, grazie alla quale durano più a lungo, sono più efficienti nei consumi e se si riesce a risparmiare un paio di litri di gasolio ogni 100 chilometri. Sembra poco ma se si considera che basta cambiare i pneumatici per ottenere questo vantaggio, l’impatto sui consumi è enorme.
Inoltre, erano presenti in fiera anche il nuovo invernale Alpine Evo 2, il nuovo quattro stagioni 4Seasons Ultra e l’estivo Atrezzo ZSR2 SUV e prodotti dei second brand RoadX e Dynamo.
Non solo prodotti: in fiera avete anche organizzato una conferenza stampa per festeggiare un risultato storico.
Abbiamo voluto festeggiare una ricorrenza storica: siamo diventati il decimo produttore di pneumatici al mondo, abbiamo ottenuto il decimo posto nel principale test europeo sui pneumatici estivi 2025, ovvero quello di Auto Bild, e proprio durante la fiera abbiamo annunciato di essere entrati nella classifica dei 10 marchi di pneumatici di maggior valore al mondo. E ho appena scoperto che in realtà siamo anche saliti nella classifica della sostenibilità. L’anno scorso eravamo al nono posto nella percezione della sostenibilità, ora siamo all’ottavo. Quindi stiamo andando nella giusta direzione. Ma quello che era davvero evidente in fiera era che ormai tutti i marchi hanno una presenza molto professionale, e i prodotti, anche dei brand economici, iniziano ad essere davvero competitivi dal punto di vista delle performance. Nei prossimi anni, quindi, il marchio sarà estremamente importante perché, in fin dei conti, i consumatori sceglieranno in base a quello. Se sei un pilota riconosci delle differenze, altrimenti la qualità dei pneumatici sta convergendo. Alla fine, è compito del marchio creare fiducia, visibilità e consapevolezza. Sarà una vera sfida perché l’intero settore è piuttosto speciale in questo senso.
Il rapporto con Tagliabue, il vostro distributore. Continua ad esserci soddisfazione reciproca?
Assolutamente. Credo che sia una collaborazione proficua per entrambe le parti. Va avanti da molti anni, siamo molto vicini, con una collaborazione molto stretta. La stessa cosa vale anche per i nostri distributori italiani agro e OTR Maxam. L’Italia è, è sempre stato e speriamo che sempre sarà un mercato estremamente importante e di grande successo. A livello europeo abbiamo la regione Dach, Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Polonia, più o meno in quest’ordine di importanza.
Durante la fiera la Commissione Europea ha annunciato l’avvio dell’indagine sui dazi antidumping sui pneumatici prodotti in Cina. Cosa può dirci? E soprattutto, questa indagine accelera in qualche modo i piani per una fabbrica europea di Sailun?
Sui dazi non posso commentare perchè molto onestamente non so cosa dire. Capisco perché la Comunità stia puntando a questo. Per noi e per tutti gli altri produttori, non cambierà molto perché tutti sono interessati allo stesso livello, più o meno. In Europa, qualcosa cambierà e accadrà.
Sulla fabbrica europea, posso dire che arriverà. Dove e quando esattamente, è difficile dirlo. Ma come abbiamo sempre detto, se si vuole avere il primo equipaggiamento in Europa, se si vuole avere una quota di mercato maggiore, una maggiore distribuzione, serve una fabbrica che produca local per local.
Le indagini sui dazi anntidumping non fanno altro che rendere più urgente la fabbrica.
Non abbiamo ancora una dato o un luogo, quindi.
No, non proprio. Continuo a sentire che in teoria l’anno prossimo dovrebbe produrre pneumatici. Costruire una fabbrica per noi è molto facile, perché siamo si un produttore di pneumatici, ma siamo anche un produttore di attrezzature per la produzione di pneumatici, con Mesnac.Vedremo.


