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L’industria automobilistica cambia marcia: personale e tecnologia risultano determinanti

Rockwell Automation, la principale azienda mondiale di automazione industriale e trasformazione digitale, ha annunciato oggi i risultati della decima edizione del rapporto annuale “State of Smart Manufacturing: Automotive Edition”. Lo studio globale raccoglie le opinioni di 130 leader tra produttori di veicoli e pneumatici, OEM, EPC contractor e system integrator in 15 Paesi, e rivela un settore che sta rapidamente abbracciando il cambiamento per restare competitivo.

Le difficoltà legate alla forza lavoro sono emerse come la sfida più urgente per le aziende del settore automobilistico, segnalando un cambiamento significativo rispetto ai risultati dello scorso anno. Allo stesso tempo, le preoccupazioni legate alla cybersicurezza sono diminuite, suggerendo che molti produttori hanno compiuto significativi passi avanti nel proteggere i propri ambienti digitali.

“Il futuro della produzione automotive dipende dalla capacità di trasformarsi – non solo a livello tecnologico, ma anche in termini di competenze”, ha commentato James Glasson, vice president, Global Industry, Rockwell Automation. “Se da un lato intelligenza artificiale e automazione stanno rimodellando le fabbriche, dall’altro il successo andrà a chi investe nelle persone. L’upskilling e l’innovazione sono oggi le forze trainanti della crescita”.

Dai risultati emerge che:

• Le pressioni sul personale aumentano: per i produttori di automobili e pneumatici, la principale sfida correlata alla forza lavoro nei prossimi 12 mesi è la gestione del cambiamento (37%), ovvero garantire che dipendenti e reparti adottino efficacemente nuove tecnologie e processi. Altri aspetti critici includono la fidelizzazione dei dipendenti (33%), l’aumento del costo della manodopera qualificata (36%) e la difficoltà nel trovare nuovo personale (31%).

• Gli investimenti tecnologici rimangono solidi: le aziende del settore automotive degli pneumatici continuano a investire in sistemi di intelligenza artificiale, monitoraggio della produzione e sicurezza informatica. Oltre il 62% degli intervistati ha dichiarato l’impatto a lungo termine sul business come principale fattore trainante per gli investimenti tecnologici, seguito dall’espansione o dall’aumento della capacità produttiva (58%), in linea con i risultati complessivi del 2025.

• I sistemi AI guadagnano terreno: l’industria automobilistica considera l’incremento dell’uso dell’intelligenza artificiale un rischio minore rispetto al 2023 (14% nel 2025 e 24% nel 2023) con il controllo della qualità, la robotica e l’ottimizzazione dei processi che stanno emergendo come casi d’uso principali. Le aziende automotive sono in testa alla classifica degli investimenti in sistemi di AI generativa, in automazione robotica dei processi (RPA) e in strumenti digitali.

• Gli obiettivi aziendali guidano la trasformazione: i principali obiettivi alla base dell’adozione delle nuove tecnologie restano invariati anno dopo anno: migliorare la qualità, abbassare i costi e ridurre i rischi relativi a sicurezza del personale, cybersecurity e compliance.

• Le aziende cercano personale qualificato: per colmare la prevista mancanza di 7,9 milioni di lavoratori entro il 2030*, le aziende manifatturiere non puntano solo sull’automazione, ma cercano anche figure con competenze in intelligenza artificiale e soft skill come comunicazione, adattabilità e pensiero analitico.

Il rapporto “State of Smart Manufacturing” fa parte di una più ampia ricerca globale di Rockwell, che ha raccolto le informazioni fornite da più di 1.500 decision maker del settore manifatturiero. Il report completo è consultabile qui.

* “La carenza di personale qualificato può minacciare la crescita delle aziende in tutto il mondo” (Korn Ferry, 2018)

Metodologia
Questo rapporto si basa sulle risposte di 130 manager e dirigenti di aziende produttrici di automobili e pneumatici, OEM, EPC contractor e integratori di sistemi in 15 Paesi. Fa parte del 10° rapporto annuale “State of Smart Manufacturing” che ha coinvolto 1.560 decision maker di vari settori industriali ed è stato condotto in collaborazione da Sapio Research e Rockwell Automation.

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