OZ: storia, organizzazione, motorsport e strategie – Intervista al CEO Saretta
Uno degli stand che cattureranno l’attenzione dei visitatori di Autopromotec sarà sicuramente quello di OZ, dove l’azienda padovana esporrà i nuovi modelli di ruote e presenterà delle importanti novità in ambito motorsport.
Di questo e di molto altro, abbiamo parlato con Eros Saretta, CEO di OZ SpA da circa un anno, ma in azienda dal 2002.
Autopromotec è un appuntamento immancabile?
Autopromotec è, a nostro avviso, una delle manifestazioni più importanti nell’ambito B2B, con una forte valenza nazionale, ma anche con l’opportunità di incontrare interlocutori esteri e noi, come sempre, saremo presenti.

Quest’anno, oltre ad esporre le novità di prodotto e la gamma completa, parleremo di Motorsport, perché nel 2025 abbiamo deciso di entrare ufficialmente, come fornitori, nel Campionato Italiano Rally.
Abbiamo stretto una collaborazione con il team FPF Sport e il suo pilota Andrea Crugnola, già quattro volte campione italiano assoluto e campione in carica, che ci sta dando i primi riscontri positivi sulle ruote e molte soddisfazioni con le vittorie. Nello stand ci sarà anche la ruota Tarmac Rally R2, che è stata sviluppata espressamente per rispondere alle esigenze dei team nazionali e locali, che desiderano affrontare le sfide dei rally ai massimi livelli tecnici.
Come è andato il 2024?
Abbiamo chiuso il 2024 con un fatturato consolidato di circa 65 milioni di euro, quindi, per noi, è stato un anno positivo, perché siamo riusciti a consolidare i risultati del 2023 e a crescere ulteriormente nell’ambito aftermarket, che decliniamo tra ruote OZ Racing 100% made in Italy e ruote trading, che commercializziamo con i due marchi Sparco e MSW.
E il 2025 come è iniziato?
I primi mesi del 2025 sono in linea con il 2024, nonostante tutte le incertezze del momento. I cambiamenti che stanno avvenendo, di giorno in giorno, sicuramente non aiutano, né per l’esportazione verso gli Stati Uniti, dove comunque noi abbiamo una quota abbastanza importante, né in generale, per il clima e la fiducia dei consumatori in Europa. Adesso le borse festeggiano sull’ipotesi dell’accordo o, per lo meno, sulla sospensione dei dazi per 90 giorni tra Cina e Stati Uniti, ma veramente dipendiamo dalle notizie dell’ultima ora, perché continuano a cambiare in continuazione.
Il problema dei costi dell’energia e delle materie prime è sensibile per la vostra linea made in Italy?
Rispetto ai picchi che abbiamo dovuto gestire e affrontare nel 2022, adesso la situazione si è decisamente normalizzata, in particolare per quanto riguarda le materie prime.
Per quanto riguarda invece i costi energetici, purtroppo ci siamo abituati a vivere con una nuova normalità, dove i costi rimangono più alti rispetto ai valori a cui eravamo abituati, nonostante siano decisamente inferiori rispetto alle follie del 2022, quando l’energia elettrica era aumentata di 10 volte rispetto al prezzo che avevamo avuto negli ultimi 15-20 anni.
OZ ha comunque cercato di reagire anche su questo fronte: abbiamo investito in un importante impianto fotovoltaico, che sta già dando i primi benefici economici. E’ entrato in funzione a settembre del 2024 e sicuramente ci darà un aiuto nei consumi energetici, perché la produzione di ruote in alluminio è un’attività decisamente energivora.
Da parte nostra l’impegno per una produzione sempre più efficiente e meno impattante dal punto di vista energetico continua, rimane il fatto che dobbiamo convivere con costi energetici decisamente più elevati rispetto ad altri nostri competitor anche in Europa.

Come si colloca OZ nel quadro del mercato aftermarket italiano?
OZ è da sempre una delle aziende di riferimento nel mercato italiano, come anche nel mercato europeo: è stata fondata nel 1971 e ha un heritage molto importante. Questo ci permette i essere uno dei pochi brand al mondo che tutti, almeno nell’ambito del nostro settore, conoscono, anche nei Paesi più reconditi del globo.
Nel corso degli anni, OZ ha poi deciso di sviluppare una strategia multi brand, per poter garantire tutte le esigenze delle diverse fasce di mercato. Il brand OZ, infatti, si colloca nell’alto di gamma ed è un prodotto destinato a determinati clienti, che potremmo definire esperti ed appassionati. Con i marchi Sparco e MSW, invece, riusciamo a raggiunge altre fasce di consumatori, garantendo comunque sempre la massima qualità.
Non accettare compromessi sulla qualità è, infatti, sempre stato un tratto distintivo di OZ. Tutti i nostri prodotti devono rispettare degli stringenti criteri di qualità e, inoltre, applichiamo il know-how derivante dal nostro coinvolgimento nel Motorsport. La reputazione di serietà, che l’azienda si è guadagnata in quasi 55 anni, dimostra infatti che i consumatori possono essere tranquilli che, anche acquistando un prodotto Starco o MSW, acquistano un prodotto di qualità.
Questo stesso approccio di serietà cerchiamo di applicarlo anche nella gestione del rapporto col cliente, che improntiamo sempre a partnership a medio e lungo termine.
Come nasce l’accordo di distribuzione con il Gruppo Magri per i marchi Sparco e MSW, che avete recentemente annunciato?
I nostri collaboratori commerciali, di cui siamo assolutamente orgogliosi, sono con noi da diversi anni e con loro si è creato un rapporto consolidato, che ci permette di offrire ai clienti un servizio di primo livello. Al tempo stesso, però, avevamo bisogno di una partnership, per arrivare, con capillarità, in quei negozi dove obiettivamente non eravamo presenti.
La scelta del Gruppo Magri nasce innanzitutto da una condivisione di valori. Magri è un’azienda con molta storia, come OZ, ed è un nome importante nel mercato italiano. Abbiamo visto l’opportunità di instaurare una sinergia, per avere una maggiore presenza sul mercato, visto che, di fatto, le sovrapposizioni con i loro due network CDG e Kwik-Fit erano minime. In seguito, probabilmente, potremo sviluppare ulteriori offerte commerciali anche per OZ, grazie al portafoglio di prodotti su cui il gruppo Magri può contare.
L’accordo con Magri è, quindi, complementare rispetto alla nostra forza vendita, che rimane comunque centrale nella nostra strategia organizzativa.
OZ, da anni, ha implementato un’organizzazione lean. Cosa significa?
Abbiamo iniziato a implementare la Lean Organization nel 2002 e da lì è stata veramente una rivoluzione copernicana per l’azienda, che ha anche comportato di fatto il quasi completo cambiamento del management di allora.
La Lean Organization, che è un approccio di gestione aziendale di origine giapponese, impone di destrutturare tutti i processi, perché qualsiasi attività, se non è ottimizzata per tradursi in un vantaggio per il cliente, non rappresenta un valore aggiunto. Questo comporta un continuo mettere i processi in discussione, per capire come migliorarli, sia in fabbrica che negli uffici. Sistematicamente, con degli eventi Kaizen mensili – ne abbiamo fatti ormai più di 200 -, affrontiamo determinati argomenti di ottimizzazione e di miglioramento dei nostri processi, per continuare a dare il maggior valore aggiunto possibile ai clienti.
Quanto è importante il Motorsport per OZ?
Dal 1984 OZ è fortemente impegnata nel Motorsport, sia in ambito auto, che, successivamente, in ambito moto. Abbiamo fornito il primo team di Formula 1 nel 1985 e tutt’oggi siamo presenti in tutte le categorie più impegnative del Motorsport, dal campionato mondiale Rally alla Formula E, alla Formula Indy in America in svariati campionati.
La grande novità, che oggi possiamo annunciare, è che nel 2026 ritorneremo in Formula 1. La FIA ha infatti cambiato il regolamento, che imponeva un fornitore unico e, quindi, dal 2026 i team potranno scegliere liberamente il proprio partner per i cerchi.
Quanto il know-how del Motorsport si trasferisce anche nei prodotti stradali?
Il coinvolgimento nel mondo racing è molto importane anche perché ci permette di essere sempre all’avanguardia nella tecnica per lo sviluppo di nuovi prodotti, proprio grazie alla collaborazione con i team più esigenti e blasonati, che ci sono nelle diverse categorie.
La collaborazione del nostro centro R&D, cuore pulsante dell’azienda, con le Case automobilistiche ci consente poi di trasferire le innovazioni tecnologiche su tutti i nostri prodotti. L’organizzazione lean dell’azienda, infatti, fa sì che l’approccio di eccellenza ai prodotti, che nasce in ufficio tecnico, si sviluppi lungo tutti i processi fino a quando la ruota viene imballata nella scatola.
Come vede, in generale, il trend dell’auto e della mobilità?
Noi abbiamo la fortuna di essere presenti e di esportare in quasi 80 Paesi al mondo e questo ci permette di avere una visione molto globale. L’approccio dei consumatori finali al mondo dell’auto è radicalmente cambiato, ad esempio tra Paesi del Mediterraneo e Paesi scandinavi, per non parlare della Cina, dove negli ultimi cinque, sei anni è avvenuta una vera rivoluzione sulle propensioni all’acquisto e sulla scelta dei brand.
Penso che sia importante guardare sempre lontano, per non farsi trovare impreparati, perché quello che oggi è una novità potrebbe diventare il presente in maniera molto rapida. L’evoluzione tecnologica è talmente veloce, che dobbiamo essere estremamente flessibili, per riuscire a gestire il cambiamento in maniera proattiva.
Quello di cui possiamo essere assolutamente certi è che l’evoluzione dell’innovazione tecnologica non si può fermare e, quindi, bisogna essere in grado, in primis, di comprenderla e poi di esserne parte attiva. In OZ abbiamo, ritengo, la mentalità corretta, ma soprattutto l’approccio organizzativo adatto, perché la Lean Organization, che citavo prima, impone proprio di essere estremamente flessibili e di mettersi continuamente in discussione. Questo penso sia l’approccio ideale per cambiare e adattarsi alle nuove sfide.
Quindi OZ è ottimista per il futuro?
OZ si conferma uno dei player storici del settore ruote, un settore che, nel corso degli anni, ha visto molti attori presentarsi, ma molte volte anche scomparire dopo breve tempo. Il fatto di essere presenti da quasi 55 anni è un sinonimo di stabilità e solidità. I risultati economici di OZ continuano ad essere molto buoni, ma soprattutto la situazione finanziaria è estremamente solida e questa è, secondo noi, la prima garanzia per poter affrontare assieme ai nostri collaboratori e clienti il futuro – con tutte le sue incognite – in maniera positiva.