OTR

MRL ha presentato le gomme airless a bauma

L’indiana MRL ha partecipato per la seconda volta a bauma, con uno stand che si trovava a uno degli ingressi della fiera e dove ha presentato le ultime novità. Abbiamo chiesto a Satinder Jaspal Singh, general manager export sales & marketing dell’azienda, un commento sul mercato dei pneumatici OTR.

Se lo si guarda nel complesso, è un mercato molto difficile, perché ci sono molte preoccupazioni, a livello internazionale, e stanno avvenendo molte cose. Ultimamente anche quello che sta succedendo negli Stati Uniti sta avendo un impatto. Ma individualmente, se parlo solo della nostra azienda, posso dire che siamo una realtà in crescita e che ci stiamo espandendo. Abbiamo una rete di distribuzione molto buona e, inoltre, stiamo ampliando la gamma di prodotti e completando la nostra offerta. Questi sono segnali positivi per noi e, quindi, anche per quest’anno speriamo sempre in meglio.

In Italia come avete organizzato la distribuzione della gamma OTR?

In Italia abbiamo un partner, Olpneus, con cui stiamo lavorando e a cui abbiamo affidato anche il segmento OTR. La gamma non è ancora molto ampia, ma abbiamo vari pneumatici per l’edilizia, insieme a una vasta gamma di pneumatici per tutti i tipi di attrezzi agricoli e per tutte le dimensioni.

Nello stand è posta in evidenza quella che definite “la prima gomma airless di sempre”. Di cosa si tratta?

MRL è una delle prime aziende al mondo ad aver avviato la commercializzazione di pneumatici airless, che abbiamo introdotto con successo per i sistemi di irrigazione e anche per le minipale. Abbiamo avvertito l’esigenza dei pneumatici airless per risolvere alcune problematiche fondamentali in applicazioni specifiche. Se, ad esempio, un mezzo si muove nel campo con 20 pneumatici e da qualche parte nel mezzo si verifica una perdita di pressione dell’aria o si fora un pneumatico, questo influisce sulle prestazioni dell’intero mezzo. Inoltre, se questi pneumatici rimangono al sole o sulla neve, sono da buttare via. Da qui siamo passati anche alle minipale che lavorano in applicazioni particolarmente difficili, come la movimentazione dei rifiuti, dove sono sempre presenti vetri o altri elementi che provocano forature o tagli profondi del pneumatico. L’unica alternativa è il pneumatico pieno, ma con le gomme solide ci sono dei problemi: molta instabilità, minore efficienza in termini di consumo del carburante e durata ridotta. Inoltre, tutte queste macchine sono molto costose e con così tanta instabilità, i componenti potrebbero danneggiarsi. Questo ha portato alla necessità di pneumatici airless, che, anche se tagliati o forati, continuano comunque a funzionare. Li vendiamo principalmente sul mercato statunitense e in Italia ancora non ci sono.

In fiera avete esposto anche pneumatici agro, un settore che ha dei punti di intersezione con l’OTR….

Sì l’obiettivo è di ampliare la gamma off road in generale. Per il segmento agro abbiamo pneumatici VF e VFR, ma stanno arrivando altri radiali, MPT e flottanti. Il piano è di introdurre circa 200-300 SKU quest’anno.

La produzione è tutta in India?

Sì, produciamo in India, in uno stabilimento alla periferia di Delhi. Presto inizieremo anche un progetto Greenfield per un’espansione su larga scala.

Sono sempre importanti le fiere?

Vogliamo crescere significativamente e anche la partecipazione a molte fiere fa parte di questo programma. Come si dice “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, per cui noi vogliamo essere presenti ovunque e siamo stati presenti a bauma, per crescere nel segmento OTR e per esplorare questo mercato e raccogliere feedback. A Monaco si sono ritrovati tutti i professionisti più competenti del settore da tutto il mondo ed era importante esserci.

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