Mercato

Prometeon, intervista al CEO Europa Francesco Antonacci

Da Pirelli a Prometeon, la carriera professionale di Francesco Antonacci, oggi CEO Region Europe di Prometeon Tyre Group, non ha avuto distrazioni. Conseguita una laurea specialistica in Economia all’Università di Bari, Antonacci ha visto nascere Prometeon e ha fatto un percorso di crescita continua al suo interno, che lo ha portato oggi a guidare il team europeo.

Qual è stato il suo percorso professionale all’interno di Pirelli prima e di Prometeon poi?

Ho iniziato la mia carriera con uno stage in Pirelli nel 2008 nell’ambito del bilancio consolidato e, nei successivi 7-8 anni, sono cresciuto, sempre all’interno della divisione Finance. A gennaio 2015 mi sono trasferito in Cina, subito prima dell’acquisizione di Pirelli da parte di ChemChina, e nei 4 anni che ho trascorso all’estero mi sono trovato proprio nel cuore delle trattative e delle negoziazioni con i nostri azionisti, il che è stato per me un’opportunità straordinaria in termini di crescita.
Sono rientrato a Milano nel 2018, dopo che era stata già costituita Prometeon, dove ho assunto il ruolo di CFO Europa. Da lì, in breve tempo, sono passato alla carica di CFO EMEA, poi anche controller di gruppo e, nel dicembre 2021, CEO della regione Europa.

È naturale che io sia molto legato all’azienda, perché, nonostante io abbia solo 42 anni, ho trascorso qui una parte significativa del mio percorso professionale.

Oggi Prometeon si trova all’inizio di una nuova stagione, con nuovi prodotti e un brand sempre più forte. Come cambia la strategia?

Sì, io farei addirittura un passo indietro, perché la vera svolta per Prometeon è iniziata con il lancio della Serie 02 a Venezia nel 2022. I pneumatici presentati in quell’occasione, infatti, sono stati i primi completamente sviluppati dai nostri ingegneri e dai nostri ricercatori, tant’è vero che, accanto al brand Pirelli, abbiamo aggiunto per la prima volta il logo “Prometeon-Engineered”. Già allora avevamo voglia di ‘metterci la faccia’, perché siamo orgogliosi del nostro lavoro e della qualità dei nostri prodotti.

Dopo il lancio della Serie 02 “Prometeon-Engineered” siamo cresciuti tantissimo in Europa, sia come vendite che come quote, nonostante le fasi alterne dei mercati.

Il brand Prometeon progressivamente sostituirà il brand Pirelli?

L’accordo che abbiamo con Pirelli è valido fino alla fine del 2028, ma vogliamo iniziare a fare il passaggio il prima possibile, per due motivi: il primo è che non è possibile sostituire un marchio da un giorno all’altro, ma bisogna fare un percorso graduale; il secondo, invece, è dettato dalla nostra voglia di vedere finalmente il nostro nome sul nostro prodotto, un po’ come un ghost writer, che, ad un certo punto, desidera uscire allo scoperto. Siamo orgogliosi del lavoro fatto in questi anni, del team e del prodotto che ne risulta. Va da sé che ci sentiamo forti e desiderosi di mostrare il nostro volto apertamente.

L’evento di lancio ad Istanbul, a ottobre 2024, è stato un significativo passo in avanti in questo senso, perché adesso il marchio Prometeon guida la nostra proposta.

Qual è la strategia di prodotto in Europa, in termini di prestazioni, posizionamento e marchi?

La nostra strategia in Europa è sicuramente di continuare a migliorare la performance dei nostri pneumatici. Siamo consapevoli che non ci sia mai un punto di arrivo, e che si tratti di un percorso di miglioramento continuo. Non vi è dubbio, però, che il prodotto rimanga sempre la nostra priorità. Vogliamo, infatti, continuare a offrire al cliente una gamma completa, che non solo sia multi-brand, ma anche multi-tier.

Alcuni dei nostri competitor hanno smesso di investire sulla terza fascia, mentre noi, essendo l’unica azienda di pneumatici focalizzata esclusivamente sul settore industriale, riteniamo sia nostro dovere rendere disponibile una gamma completa, dalla prima alla terza fascia. Siamo in grado di perseguire questa politica commerciale anche grazie alle fabbriche posizionate in location strategiche. Questo è un notevole vantaggio, anche se non è sempre facile gestire tutte le variabili socio-economiche, talvolta imprevedibili, legate a Paesi esteri.

Siete presenti anche nel canale del primo equipaggiamento?

Fino a qualche anno fa eravamo presenti nel canale dell’Original Eqipment in Europa in modo poco tangibile. Negli ultimi anni, invece, abbiamo intrapreso una strategia per aumentare la collaborazione con tutti i principali produttori di veicoli, che oggi ci vedono presenti al loro fianco. Questo ci dà anche l’opportunità di ragionare su quali saranno gli sviluppi futuri del mondo dell’autotrasporto, lavorando alle soluzioni per quelle che saranno le necessità future dei nostri clienti, anticipandole.

Qual è l’approccio al cliente di Prometeon Tyre Group?

Il cliente è al centro della nostra cultura aziendale e del pensiero di tutte le nostre persone. Ogni giorno, in qualsiasi attività, il nostro obiettivo è rendere più facile la vita ai nostri clienti. Il cliente per noi è sicuramente la flotta di autotrasporto, ma lo sono anche il gommista e il distributore, perché ognuno gioca un ruolo determinante.
In Europa abbiamo strategie dedicate per i singoli Paesi, perché non tutti i mercati sono uguali e non è quindi possibile affrontarli con un’unica strategia. In alcuni casi, ad esempio, è necessario approcciare direttamente la flotta, ma ciò non toglie che il nostro partner di riferimento principale sia il dealer, che è per noi fondamentale in quanto in grado di garantire alle flotte un servizio che noi non offriamo, perché abbiamo una professionalità diversa. Più che un cliente, il dealer è per noi un partner.

Qual è il bilancio dell’esperienza del consorzio SuperTruck, di cui è stato presidente fin dalla costituzione nel 2019?

Sono ancora molto orgoglioso di aver partecipato alla costituzione del consorzio SuperTruck in Italia, perché resta, secondo me, l’esempio perfetto di come vogliamo lavorare con i nostri partner: sederci con loro, attorno ad un tavolo, per condividere idee, ma soprattutto ascoltare quali sono le necessità di tutti e cercare insieme di costruire delle soluzioni.

Una caratteristica importante che ci distingue dai competitor è, infatti, la facilità con cui i nostri clienti possono comunicare con i diversi responsabili aziendali e, in particolare, con il Chief Technical Officer Alexandre Bregantim, che oltre alle sue competenze tecniche ha acquisito nel tempo anche una forte sensibilità alle necessità dei nostri clienti. Costruire relazioni di fiducia con i clienti è il nostro più grande orgoglio e anche un forte vantaggio competitivo.

Che quote di mercato ha oggi Prometeon in Europa?

Posso dire che già dall’anno scorso abbiamo raggiunto una quota di mercato che ci consente di avere un ruolo di rilievo nel mercato europeo, ma abbiamo una continua ambizione di crescere sempre più nei prossimi anni. Il merito è ovviamente di tutta la squadra Prometeon e dei nostri partner, perché il lavoro coinvolge tutti, a partire dal team di ricerca & sviluppo per arrivare fino all’ultimo venditore. È stato un grande lavoro di squadra, reso possibile da un attento lavoro di selezione, valorizzazione e motivazione delle persone.

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