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Quarto anno di crescita per il mercato aftermarket, con un fatturato in rialzo del 2,4% nel 2024

Secondo i dati del Barometro Aftermarket – rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti ANFIA che fornisce un trend indicativo dell’andamento del mercato dei ricambi automotive su base mensile, sia a livello consolidato, sia a livello di singole famiglie prodotto – il fatturato aftermarket, inteso come fatturato della filiera IAM, ovvero dei produttori di componenti verso il mondo della distribuzione IAM, registra una crescita del 2,4% nel 2024 rispetto all’anno precedente, che aveva chiuso in rialzo dell’11,6% rispetto al 2022.

L’incremento più significativo è avvenuto nel secondo trimestre (+6,3%). Variazione positiva, ma più contenuta anche nel primo (+2,3%) e nel quarto (+1,1%) trimestre, mentre il terzo registra una lieve flessione (-0,3%). Guardando all’andamento delle singole famiglie prodotto, tutte e cinque presentano una variazione positiva. L’aumento più significativo è quello dei componenti di carrozzeria e abitacolo (+8,5%) – che avevano chiuso il 2023 a +10,4% – seguiti dai componenti elettrici ed elettronici (+6,3%), a +8,3% nel 2023, e dai componenti motore (+5,6%), che avevano registrato un aumento del 13,9% nel 2023, mentre il rialzo è stato più contenuto per i componenti undercar (+2%), dopo il +28,3% del 2023, e per i materiali di consumo (+0,5%), che avevano chiuso il 2023 a +5,7%.

Nel 2024, il mercato auto italiano ha totalizzato circa 1,56 milioni di immatricolazioni, lo 0,5% in meno rispetto al 2023 e il 18,7% in meno rispetto ai livelli del 2019 pre- pandemia. In tema di alimentazioni, nel 2024 le immatricolazioni di auto a benzina aumentano dell’1,9% e quelle delle auto diesel calano del 21,4%, rispettivamente con quote di mercato del 29,2% e del 13,8%. Le autovetture mild e full hybrid aumentano del 10,1%, con una quota del 40%. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili (BEV e PHEV) calano del 12,9% e hanno una quota del 7,5% (in calo di 1,1 punti percentuali rispetto al cumulato annuo del 2023). Nel dettaglio, le auto elettriche (BEV) registrano una flessione dell’1%, con una quota del 4,2%, mentre le ibride plug-in (PHEV) calano del
24,4%, rappresentando il 3,3% delle immatricolazioni da inizio anno. Infine, le auto a gas crescono dell’1,2%, mentre le sole vetture a GPL aumentano dell’1,7%; insieme, nel 2024, le due alimentazioni costituiscono il 9,4% del mercato. Il mercato delle auto usate, infine, al netto delle minivolture ai concessionari, ha chiuso il 2024 in crescita del 6,5% rispetto al 2023.


“Grazie ad un rialzo sia nel primo (+4,2%) che nel secondo semestre, seppur lieve (+0,4%), il fatturato italiano dei ricambi automotive si conferma positivo per il quarto anno consecutivo. Si stabilizza la crescita (+2,4% contro il +11,6% del 2023), scontando definitivamente i rimbalzi post pandemici dovuti sia alla domanda per la ricostituzione degli stock nei magazzini dell’intera filiera IAM, che gli effetti inflazionistici legati alle materie prime ed ai trasporti via mare – afferma Massimo Pellegrino, Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA.

A fronte di un mercato delle auto nuove in stallo e di un incremento delle vendite dell’usato, l’età media del parco circolante nel nostro Paese rimane alta: a fine 2023, in peggioramento rispetto al 2022 per tutte le alimentazioni, era di 12 anni e 10 mesi, con il 25% circa di Euro 0-3, ovvero auto che hanno almeno 14 anni1. Le necessità di manutenzione dei veicoli in circolazione non può quindi che favorire le attività di officina, che, a detta degli operatori2, a giugno, luglio e agosto 2024 hanno registrato i più alti livelli degli ultimi cinque anni.

E’ un momento di grande e rapida trasformazione per tutta la filiera automotive, che, stretta dalle regolamentazioni europee per la decarbonizzazione della mobilità, è alle prese con la riconversione produttiva e con ingenti investimenti in R&I e capitale umano. L’elettrico rimarrà una tecnologia centrale per la mobilità del futuro, pur trovandoci ora in una fase interlocutoria con le istituzioni UE che speriamo possa introdurre delle flessibilità utili a valorizzare tutti i carbon neutral fuels, secondo il paradigma della neutralità tecnologica.

Per l’aftermarket – che, oltretutto, intercetta più lentamente rispetto alla componentistica di primo impianto questo tipo di cambiamenti – data anche l’età media del parco auto italiano ormai prossima ai 13 anni, è difficile avere un quadro chiaro circa l’impatto di queste novità, anche considerando che, in Italia, i numeri delle auto elettriche in manutenzione e riparazione presso operatori indipendenti sono ancora bassi, per via dei livelli di mercato e anche delle estensioni di garanzia applicate dalle Case auto. Sapendo, tuttavia, che il futuro sarà sicuramente diverso dall’oggi, perlomeno in UE, il comparto non può che continuare ad evolversi, per mantenersi competitivo. Il post-vendita sta quindi investendo sia in tecnologie digitali sia in tecnologie green, con l’obiettivo di rispondere ad una nuova generazione di automobilisti-consumatori offrendo una sempre più ampia gamma di prodotti e servizi – anche di formazione e supporto per i clienti – di qualità ed economicamente
sostenibili”.

Per maggiori informazioni sulle aziende della Sezione ANFIA-Aftermarket e sulle attività ad essa correlate: www.anfia.it/it/imprese-associate/anfia-aftermarket.


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