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Ricerca Luiss: gli automobilisti sono pronti ad entrare nell’era dell’Automobile Sapiens

Più della metà dei potenziali utilizzatori si vede già pronta ad entrare nell’era dell’Automobile Sapiens, ovvero il veicolo dotato di tecnologia IA capace di prendere decisioni autonome per migliorare la sicurezza, ottimizzare l’esperienza di guida e semplificare la gestione delle attività quotidiane. L’intenzione di utilizzo di veicoli simili è manifestata del 55,2% degli intervistati da un indagine condotta dall’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School.

Il 67,9% ha espresso un livello di familiarità medio-alto e otto su dieci (75,8%) hanno definito la tecnologia come altamente innovativa.

La base per lo studio, intitolato “Dall’Automobile Sapiens, all’Automobilista Sapiens – Reazioni, aspettative e timori nei confronti dell’auto della nuova specie ed analisi della sua diffusione sul mercato”, è rappresentata dal concept “Automobile Sapiens”.

Si tratta di un modello teorico di veicolo: innovativo e dotato di tecnologie avanzate di IA capaci di prendere decisioni autonome per migliorare la sicurezza, ottimizzare l’esperienza di guida e semplificare la gestione delle attività quotidiane.

Le resistenze verso questa novità tecnologica sono legate ai possibili costi di manutenzione e aggiornamento in caso di problemi tecnici o vulnerabilità informatiche, con l’83,2% degli intervistati che ha espresso preoccupazioni significative.

Riguardo alla delega totale dal punto di vista decisionale, solo il 28% degli interpellati si è detto favorevole.

Lo studio Automobile Sapiens ha delineato anche ostacoli e opportunità per integrare sistemi di intelligenza artificiale in altri settori, ponendo al centro il ruolo attivo e consapevole dell’utilizzatore.

Per la ricerca è stato somministrato un questionario ad un campione rappresentativo di automobilisti, selezionato su una piattaforma online di provata affidabilità in ambito accademico e aziendale.

Il campione analizzato comprende adulti di età compresa tra i 18 e i 60 anni (età media di circa 34 anni) ed è stato equamente distribuito per genere. Oltre il 57% dei partecipanti ha dichiarato di possedere una laurea, il 91,5% ha affermato di utilizzare regolarmente o possedere un veicolo, il 32,4% ha espresso familiarità con sistemi di guida assistita.

Prima della compilazione del questionario, i partecipanti hanno visionato un video, generato dal gruppo di ricerca con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, che ha il compito di introdurre il concept di Automobile Sapiens: un veicolo ipotetico progettato per integrare tecnologie avanzate di IA, capaci di prendere decisioni autonome e migliorare sicurezza ed esperienza di guida.

La sicurezza è emersa come aspetto convincente, con il 53,5% di fiducia nella capacità di prevenire incidenti e il 62,3% di tranquillità sul fatto che l’Automobile Sapiens sia progettata per evitare collisioni.

Questo – per un prodotto identificato chiaramente come rivoluzionario e ancora non disponibile nella sua interezza sul mercato – rappresenta indubbiamente un punto di partenza molto avanzato.

Michele Crisci, Presidente di UNRAE, ha commentato durante la presentazione della ricerca: “oggi siamo di fronte a una trasformazione epocale nel mondo dell’automotive. L’Automobile Sapiens non è semplicemente un veicolo, ma un ecosistema tecnologico intelligente che ridefinisce il concetto di mobilità. Comprendiamo le aspettative e le curiosità dei nostri clienti. La sicurezza è il nostro primo obiettivo: l’intelligenza artificiale non sostituisce il conducente, ma lo potenzia, creando un’interazione intelligente e collaborativa. Ogni innovazione tecnologica mira a ridurre gli incidenti stradali e aumentare l’efficienza della mobilità.” – ha chiarito Crisci

“Le sfide che affrontiamo sono chiare: ottimizzare i costi, garantire l’affidabilità dei sistemi e gestire l’impatto energetico dell’intelligenza artificiale. Per questo stiamo investendo massivamente in ricerca e sviluppo, lavorando fianco a fianco con esperti di tecnologia e ingegneri per sviluppare soluzioni sostenibili. Siamo all’inizio di un viaggio emozionante, dove tecnologia, sostenibilità e user experience si incontrano.” – ha concluso il presidente dell’UNRAE.

Analisi della diffusione sul mercato dell’Automobile Sapiens

Il World Economic Forum (WEF) afferma che la capacità di calcolo destinata all’IA a livello globale sta raddoppiando ogni cento giorni. La Semiconductor Industry Association segnala, nel suo rapporto 2024, che l’automotive è salita dal 14% al 17% del mercato dei semiconduttori negli USA ed è l’unico settore a presentare un aumento (+15% sull’anno precedente).

Tutto questo con un mercato mondiale dei semiconduttori valutato in 611 miliardi di dollari, 92 miliardi dei quali riguardano i chip AI by design, ovvero il 15%.

In questo scenario altamente espansivo per l’IA, sono già undici le piattaforme lanciate sul mercato in Europa, progettate per essere alla base di modelli appartenenti alla famiglia degli SDV (Software defined vehicle – Veicoli definiti da software).

Nei prossimi due anni se ne aggiungeranno almeno altre diciotto, numero destinato con ogni probabilità a crescere man mano che arriveranno ulteriori rivelazioni da parte dei marchi auto, visto che ben dodici di quelle già note sono programmate per l’arrivo su strada a brevissimo termine, entro il 2025.

Le chatbot, cioè i software in grado di dialogare in forma scritta e parlata con l’utilizzatore, sono l’espressione attualmente più riuscita, semplice e diffusa dell’Intelligenza Artificiale all’interno di tutti i processi dell’industria automotive.

Sono stati analizzati trentotto marchi auto e tutti propongono un assistente vocale proprietario a bordo e permettono di utilizzare in vettura Google Assistant e Siri.

Ben tredici permettono ad Alexa di accedere e comandare funzioni di bordo all’interno della stessa vettura, sei marchi utilizzano (o possono utilizzare) Alexa built-in (incorporato e delegato dal sistema), cinque Google Assistant built-in.

Sono quattro le case che associano ai loro assistenti vocali un avatar e quattordici quelle che già incorporano ChatGPT.

La crescita dell’Intelligenza Artificiale sta, inoltre, portando nuovi concetti e nuovi approcci nello sviluppo dei sistemi di sicurezza a bordo dell’Automobile Sapiens: si prevede che il giro d’affari per i sistemi di In-Cabin Sensing crescerà dagli attuali 2,5 miliardi di dollari a 6-8 miliardi entro il 2030, anche sotto la spinta di standard di omologazione sempre più severi.

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