In arrivo l’omologazione europea per le macchine mobili non stradali circolanti su strada
Finora le macchine da costruzione e le altre attrezzature mobili destinate principalmente all’uso non stradale hanno richiesto omologazioni individuali per ciascun Paese dell’UE, qualora destinate alla circolazione stradale nell’ambito del loro utilizzo. Questo requisito ha comportato per i produttori barriere d’ingresso nel mercato, oltre a sforzi enormi e costi elevati. Da decenni gli esperti di omologazione chiedono l’armonizzazione delle norme; le prime iniziative in questa direzione sono state prese già nel 1992. Ora è finalmente imminente una legislazione standardizzata per l’omologazione all’interno dell’Unione Europea. È probabile che venga adottata nei prossimi mesi per la nuova categoria di veicoli U, che verrà contemporaneamente introdotta. TÜV SÜD è già ben preparato per la procedura armonizzata.
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un’intesa sul regolamento che disciplina l’omologazione e la sorveglianza del mercato delle macchine mobili non stradali (NRMM) che transitano su strade pubbliche. I mezzi NRMM erano infatti precedentemente esclusi dai Regolamenti armonizzati. Le differenze nei processi di omologazione nei 27 Stati membri dell’UE hanno però creato una situazione di enorme complessità.
La nuova legislazione stabilirà requisiti uniformi in tema di sicurezza stradale per questa categoria di veicoli quali ad esempio macchine semoventi, tosaerba, raccoglitori meccanici e bulldozer, che devono circolare su strade pubbliche. Finora, la regolamentazione era gestita a livello nazionale dai singoli Stati membri. Questo regolamento sostituirà i diversi quadri normativi nazionali, contribuendo a ridurre costi, oneri burocratici e tempi di attesa per le aziende.
L’intesa raggiunta introduce una nuova categoria di veicoli, denominata “categoria U”, dedicata in modo specifico alle macchine mobili non stradali, che si va ad aggiungere alle categorie già esistenti, come la categoria L per ciclomotori e motociclette, la categoria M per le autovetture e pullman, e la categoria N per i furgoni e camion. Inoltre, il testo specifica i diversi tipi e configurazioni inclusi in questa nuova categoria, basandosi su criteri quali le caratteristiche fondamentali di costruzione e progettazione.
Un’analisi svolta nel 2019 ha evidenziato che l’introduzione di requisiti armonizzati a livello europeo potrebbe permettere al settore di ridurre i costi di conformità tra il 18% e il 22%. Si stima che, nell’arco di 10 anni, questa proposta possa generare risparmi complessivi fino a 846 milioni di euro per tutti i soggetti coinvolti. Considerando che i costi amministrativi rappresentano il 4% del totale, il risparmio annuo calcolato per questa voce ammonta a 3,38 milioni di euro. Secondo le stime, il valore della produzione annua dell’UE di macchine mobili non stradali raggiunge i 12,5 miliardi di euro. Il settore è un attore di rilievo nella produzione e nell’esportazione globale di queste macchine. Del valore complessivo annuale, il 42% è destinato all’esportazione verso paesi terzi, il 54% è distribuito all’interno dell’UE e solo il 4% è venduto nel Paese membro in cui è avvenuta la produzione.
Secondo Christian Krumbein-Schulze del TÜV Technische Überwachung Hessen, “la prevista standardizzazione del processo consentirà all’industria di godere di numerosi vantaggi. Ad esempio, in futuro i produttori non dovranno più sottoporsi a un processo di approvazione separato in ogni Paese dell’UE”. Ciò accelererà notevolmente l’ingresso sul mercato di nuovi prodotti e ridurrà la complessità dei requisiti relativi all’omologazione o, in una fase successiva, alla circolazione transfrontaliera dei macchinari in funzione. Alcuni studi hanno dimostrato che questa semplificazione potrebbe comportare un risparmio potenziale di circa un miliardo di euro nei prossimi dieci anni. Il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno già approvato la bozza di Regolamento. L’esperto di TÜV SÜD prevede che la pubblicazione avverrà a breve.
Tuttavia, mancano ancora molti dettagli che potranno essere definiti solo nei Regolamenti attuativi o atti delegati. Secondo la bozza di Regolamento, le prime approvazioni potranno essere concesse tre anni dopo la pubblicazione. Allo stesso tempo, durante i primi 11 anni dalla pubblicazione, l’applicazione del Regolamento sarà ancora facoltativa per i produttori di mezzi mobili, in modo che l’omologazione dei veicoli in base alla legislazione nazionale rimanga ancora possibile.
Come per gli attuali Regolamenti sull’omologazione dei veicoli, i Servizi Tecnici svolgeranno un ruolo importante nell’intero processo. Noi di TÜV SÜD siamo preparati: “Siamo in grado di fornire un supporto completo grazie alla nostra rete internazionale di specialisti esperti”, afferma Andreas Schäffler, Business Development Manager Mobility Industry di TÜV SÜD.
La nuova classe di veicoli U si applica alle macchine mobili che non sono progettate per il trasporto di merci o persone, ma che sono omologate per la circolazione su strade pubbliche fino a velocità massime comprese tra 6 e 40 km/h, come le macchine da costruzione e alcuni tipi di veicoli agricoli. L’obiettivo è quello di evitare la duplicazione dei processi di omologazione per i veicoli che già richiedono l’omologazione ai sensi del Regolamento Macchine o dei regolamenti quadro di omologazione veicoli stradali.