Mercato

Michelin Francia, il sindacato sul piede di guerra

L’annuncio della chiusura degli stabilimenti Michelin di Cholet e Vannes, che mette in pericolo 1.400 posti di lavoro, arriva dopo una serie di chiusure di fabbriche in Europa, negli Stati Uniti e in Cina, con la motivazione, che i sindacati definiscono “pretesto”, della necessità di ridurre la produzione e migliorare competitività. Ma le ragioni addotte dal management francese, come la concorrenza asiatica e il crollo delle vendite, per il sindacato CGT (Confédération Générale du Travail) “sono solo scuse, per giustificare le cancellazioni posti di lavoro”. “L’unica cosa che conta per i leader del Gruppo – continua un comunicato – sono i profitti e dividendi pagati agli azionisti. A loro non importa che centinaia di vite e famiglie siano distrutte.”

Mercoledì 13 novembre si svolgerà a Clermont-Ferrand una riunione straordinaria del CSEC (Comitato Centrale Economico e Sociale) in merito alla chiusura degli stabilimenti di Cholet e Vannes. Quel giorno, i lavoratori di Cholet e Vannes, ma, secondo il sindacato, anche quelli dii tanti altri siti Michelin, manifesteranno per dire che l’azienda “deve garantire tutti i posti di lavoro e gli stipendi. Ed ha ampi mezzi per farlo”.

Il ritrovo dei manifestanti mercoledì è previsto all 12 in Piazza 1° maggio, per iniziare la manifestazione in direzione dell’headquarter di Michelin alle 14. Questi gli slogan del manifesto de La CGT Michelin:

-> La lotta di questi compagni che rifiutano di finire al Centro per l’impiego deve essere anche la nostra!

-> Dobbiamo essere vigili perché questi annunci non riguardano solo gli altri. Noi, dipendenti di Clermontois, dobbiamo essere molto numerosi il 13 novembre per manifestare con loro la nostra rabbia, la nostra solidarietà e dire NO AI LICENZIAMENTI.

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