Yokohama aderisce a Fry to Fly Project: l’olio usato in cucina diventerà carburante per aerei
Yokohama ha annunciato che, come parte delle sue misure per mitigare il cambiamento climatico, ha aderito al “Fry to Fly Project”, progetto avviato nell’agosto 2024 dalla JGC Holdings Corporation, che persegue la decarbonizzazione del settore aereo attraverso le attività di riciclo. Più precisamente, Fry to Fly Project prevede la raccolta di olio da cucina esausto prodotto da privati e da esercizi commerciali e il suo riutilizzo nella produzione di carburante sostenibile per alimentare gli aerei. Al 31 luglio 2024, 143 aziende, municipalità e organizzazioni giapponesi erano coinvolte nel progetto.
Yokohama partecipa al progetto fornendo olio da cucina esausto dalle mense dei dipendenti presso la sua sede centrale e la fabbrica di Hiratsuka, nella prefettura di Kanagawa, e prevede di espandere queste attività per includere altre strutture in futuro. Questa è la prima volta che un’azienda nel settore della produzione di prodotti in gomma prende parte al progetto.
L’allineamento tra lo scopo del progetto e la dichiarazione sul “contributo a una società decarbonizzata e orientata al riciclo” di Yokohama, è stata una delle ragioni per cui l’azienda ha deciso di unirsi al progetto. Un altro motivo è stato lo stretto legame di Yokohama Rubber con il settore delle compagnie aeree attraverso lo sviluppo e la vendita di prodotti come serbatoi per acqua potabile e componenti per interni di cabina per aerei commerciali.
Con lo slogan di sostenibilità “Caring for the Future”, Yokohama sta creando valore condiviso affrontando questioni sociali attraverso le sue attività commerciali.