Bridgestone Spagna: continua cassa integrazione in quattro stabilimenti
Bridgestone ha annunciato l’estensione del piano di cassa integrazione ERTE (Expediente de Regulación Temporal de Empleo) nei suoi quattro stabilimenti in Spagna, che interesserà tutti i circa 3.000 dipendenti che ha nel Paese.
La sezione sindacale dell’azienda riporta che i giorni di chiusura saranno distribuiti in maniera diversa in ciascun stabilimento: Usansolo (Vizcaya) si fermerà per 48 giorni nei mesi di novembre e dicembre; Basauri (Vizcaya) si fermerà 34 giorni a novembre e dicembre; nel caso dello stabilimento di Puente San Miguel (Cantabria) l’arresto sarà superiore a 60 giorni tra ottobre, novembre e dicembre, mese in cui anche l’attività dello stabilimento di Burgos sarà paralizzata per 31 giorni.
L’azienda attribuisce questa decisione al rallentamento del settore automobilistico in Europa e all’incertezza, che circonda la domanda di pneumatici nei prossimi mesi.
I sindacati avvertono che l’ERTE può essere prorogato fino al 31 marzo.
Le difficolta di Bridgestone rientrano in una complessiva crisi del settore automotive in Europa e segue gli annunci di Volkswagen, che ha intenzione di chiudere due stabilimenti in Germania, e di BMW che pochi giorni fa ha rivisto al ribasso le previsioni per il 2024, a seguito di un problema del sistema frenante che ha stoppato le consegne di 1,5 milioni di vetture. La crisi cha parte dai costruttori auto coinvolge, naturalmente, anche tutto il mondo della componentistica, dai produttori di pneumatici ad altre aziende come ZF, che sta valutando ampi tagli di posti di lavoro, e Bosch, che è già pronta a licenziare.