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Strage del bus a Mestre: i pneumatici sotto inchiesta

Potrebbero esserci anche i pneumatici tra gli elementi che hanno provocato la strage (22 morti e 17 feriti) dello scorso 3 ottobre, quando un autobus elettrico è precipitato dal cavalcavia di Marghera, in provincia di Venezia.

La stampa veneta riporta infatti, in questi giorni, una dichiarazione dell’azienda tedesca ZF, che ha prodotto il sistema sterzante per il produttore cinese dell’autobus Yutong, secondo cui la ruota/gomma da montare sul mezzo avrebbe dovuto avere la dimensione 275, mentre quella montata al momento dell’incidente era 305. Anche il sistema di fissaggio dei cerchi non sarebbe stato a regola d’arte.

L’autopsia del medico legale ha escluso l’ipotesi di un malore dell’autista, deceduto nello schianto, e la perizia tecnica ha invece stabilito che a determinare l’incidente è stata la rottura dello sterzo. Le autorità stanno dunque indagando tutte le possibile anomalie, incluso quel sistema ruota di dimensioni superiori a quanto previsto dalla scheda tecnica, per capire cosa abbia causato “l’improvvisa rottura dell’asta di rinvio dello sterzo” e, in particolare, se il componente fosse già difettoso o danneggiato in precedenza o se si tratti di una “rottura per fatica”.

Rimane, in ogni caso, valida la responsabilità del guardrail che, non essendo in condizioni ottimali, non è riuscito ad arrestare la marcia del mezzo, ma soprattutto risulta, ancora una volta, evidente che, come suggerisce in un commento Paolo Pellegrini, un nostro affezionato lettore, “la scelta, il montaggio e la manutenzione dei pneumatici sia un compito di grande responsabilità, che richiede attenzione e professionisti qualificati”.

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