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Sutna versus Bridgestone e Fate: la crisi dei lavoratori del pneumatico in Argentina continua

Il sindacato che riunisce i lavoratori del pneumatico in Argentina, il SUTNA (Sindicato Único de Trabajadores del Tire Argentino) guidato da Alejandro Crespo, continua la sua lotta contro Fate e Bridgestone, che hanno già avviato pratiche per la dichiarazione di crisi dell’impianto di Llavallol, nella provincia di Buenos Aires.

Il sindacato ha confermato che marcerà il 7 agosto, nel giorno di San Cayetano, giornata in cui in Argentina si celebra la “festa del pane e del lavoro”, insieme alla CGT (Confederazione Generale del Lavoro) e alla CTA (Central de Trabajadores de la Argentina) e i movimenti sociali, in Plaza de Mayo, piazza principale della capitale Argentina.

Questa iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare le autorità locali e le aziende, l’idea della SUTNA è di rinegoziare i termini attuali dei contratti di lavoro e indire uno sciopero nazionale contro la riforma del lavoro proposta dal governo di Javier Milei.

“Con le ultime proposte, Bridgestone intende imporre il licenziamento di 452 lavoratori, la riduzione dei salari e la flessibilità delle condizioni di lavoro”, ha dichiarato il sindacato argentino dei lavoratori del pneumatico. La SUTNA manifesterà anche davanti alla sede di Bridgestone per chiedere il reintegro dei lavoratori sospesi.

Secondo fonti sindacali, la Fate, azienda di costruzione ed esportazione di pneumatici, il cui amministratore delegato è Javier Madanés, ha deciso di riorganizzare il proprio organico invitando i dipendenti a negoziare dei pensionamenti volontari anticipati. Gran parte dei dipendenti non ne vuole sapere ed ha informato Fate che non intende accettare questo tipo di offerta.

Dopo questa manovra, Fate ha cercato di imporre un cambiamento nello schema dei turni per passare dall’attuale 7×2 (7 giorni di lavoro e 2 giorni di riposo) al 6×1.

Dal lato delle imprese, Bridgestone e Fate hanno chiarito che, se questa modifica della settimana lavorativa venisse accettata, sarebbero disposte a rinegoziare il tema dei licenziamenti e della riduzione degli organici. La SUTNA ha già fatto sapere che questa proposta non verrà presa in considerazione.

La SUTNA ha detto no alla proposta avanzata da Madanes poiché genererebbe importanti cambiamenti nella vita dei lavoratori, abbreviando i periodi di riposo e riducendo i loro salari.

Il Governo argentino ha approvato la richiesta della procedura preventiva di crisi, una risorsa che consente la sospensione o il licenziamento di un gran numero di personale in caso di diminuzione del lavoro per “cause di forza maggiore”, sono previste nuove udienze presso la Segreteria del Lavoro per ridiscutere il tema tra le parti coinvolte.

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