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Continental: le grandi flotte sono il futuro del trasporto, la sostenibilità un driver

Durante la presentazione dei nuovi pneumatici Conti Eco Gen 5, avvenuta ad Hannover, Continental ha presentato i risultati di una ricerca di Boston Consulting, realizzata per la European Association of Automotive Suppliers (CLEPA), che mostra come stia cambiando in Europa il settore del trasporto.

Secondo lo studio, le grandi flotte costituiscono già il 60% del totale dei camion e rimorchi su strada, ma nel 2030 questa cifra arriverà addirittura al 70%, con alcune differenze in termini di mercato, naturalmente. Le difficoltà per i fleet manager oggi sono diverse: la mancanza di camionisti, si parla di 80-90mila nella sola Germania e 400mila in tutta Europa, i margini sempre più ridotti, i regolamenti sempre più stringenti su emissioni e sicurezza e la ridotta efficienza delle operazioni, su tutte.

In un ambiente operativo come questo, è evidente che ridurre il costo totale di proprietà è fondamentale ed è ancora il principale fattore decisionale, ma fattori come la sostenibilità stanno acquisendo sempre più importanza come criterio di acquisto – sia nell’OE che nel mercato della sostituzione, e continueranno a crescere come fattore decisionale. Questo perchè la sostenibilità non è più fine a se stessa, ma ha ricadute immediate sul business, ad esempio con la tassonomia, un sistema di classificazione progettato dall’Unione Europea per indirizzare gli ordini e gli investimenti verso attività economiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Le aziende di trasporto che preparano ora la propria flotta di veicoli per il futuro in conformità con le disposizioni della tassonomia possono utilizzare la ridotta impronta di carbonio della propria flotta come punto di vendita con i clienti, mentre tra qualche anno questo farà la differenza tra ottenere un contratto o no.

Scegliere i giusti pneumatici può portare a risparmiare l’1-3% dei costi totali, ma questi prodotti hanno un impatto diretto sul 50% dei costi totali della flotta: i consumi di benzina, la manutenzione, i tempi di fermo, i pedaggi e via dicendo. I pneumatici possono anche ridurre del 50% le emissioni di CO2 o di 60 grammi al km queste emissioni. L’approccio di Continental, però è olistico e coinvolge non solo i pneumatici, ma anche la sensoristica, che li monitora costantemente e ne ottimizza durata e rendimento, e la ricostruzione, che prolunga la vita della carcassa e riduce ulteriormente il costo di possesso. Tutto insieme, questo approccio a 360 gradi è chiamato LODC, ovvero “costi di guida complessivi più bassi”.

Ma a chi si affida la flotta come partner strategico per l’acquisto di parti e pezzi di ricambio e per la manutenzione? Il 65% delle flotte vede i fornitori come partner strategico, grazie alla possibilità di offrire un servizio a 360 gradi, ai vantaggi di costo e all’accesso diretto agli sviluppi tecnologici. Il 50% delle flotte (erano possibili risposte multiple, ndr) vede i produttori di camion come partner principali, il 25% indica i distributori e il 20% sceglie le catene di officine. Continental, naturalmente, fa parte della prima categoria, ma anche della quarta: il network Conti360 è il “braccio” dell’offerta Continental sul territorio, e come dice il nome è in grado di offrire un servizio completo che va dai pneumatici al servizio in caso di fermo macchina, 24 ore e 7 giorni su 7, con oltre 6.500 officine partner in tutta Europa.

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