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Importazione di ruote di alluminio dal Marocco: nuova indagine della Commissione europea

La Commissione europea ha avviato un’indagine antisovvenzione sulle importazioni di alcune ruote in alluminio originarie del Marocco. L’atto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE. Nel gennaio 2024, l’Associazione dei produttori europei di ruote (EUWA) ha presentato una denuncia a Bruxelles. L’accusa: le ruote in alluminio provenienti dal Marocco vengono sovvenzionate.

Sono state presentate prove riguardo a questa affermazione. L’obiettivo è dimostrare che i produttori delle ruote sotto inchiesta hanno beneficiato di una serie di sussidi concessi dal governo marocchino.

Come indicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, le presunte sovvenzioni consistono, nel trasferimento diretto di fondi e in potenziali trasferimenti diretti di fondi o obbligazioni, nella rinuncia della pubblica amministrazione ad entrate altrimenti dovute o nella mancata riscossione delle stesse e nella fornitura, da parte della pubblica amministrazione, di beni o servizi per un
corrispettivo inferiore all’importo che sarebbe adeguato.

Il denunciante ha tra l’altro sostenuto che esistono, ad esempio, sovvenzioni e regimi di esenzione o di sgravio delle imposte dirette. Ha sostenuto anche che la pubblica amministrazione
fornisce terreni per un corrispettivo inferiore all’importo che sarebbe adeguato.

La denuncia sostiene inoltre che uno dei produttori del prodotto oggetto dell’inchiesta beneficia anche di sovvenzioni nel contesto della cooperazione tra i governi del Marocco e della Repubblica popolare cinese, finalizzata a sostenere gli investimenti in Marocco nell’ambito dell’iniziativa «Nuova via della seta», oltre alle sovvenzioni concesse direttamente dal governo marocchino. La denuncia contiene elementi di prova della cooperazione tra il governo marocchino e il governo cinese, della concessione di sovvenzioni dirette da parte del governo della Repubblica popolare cinese o di altre amministrazioni regionali (compresi gli enti pubblici), della concessione diretta o indiretta di finanziamenti agevolati al produttore esportatore in Marocco da parte di entità cinesi statali o controllate dallo Stato, nonché della fornitura di beni o servizi per un corrispettivo inferiore all’importo che sarebbe adeguato. Considerato il contesto di tale cooperazione, la denuncia asserisce che tali regimi avvantaggiano il produttore esportatore cinese stabilito in Marocco. Tale affermazione è accompagnata da una descrizione della cooperazione tra il governo cinese e il governo marocchino e dei progetti concreti.

Il denunciante sostiene che dette misure costituiscono sovvenzioni poiché comportano un contributo finanziario del governo del Marocco o di altre amministrazioni regionali (compresi gli enti pubblici) e conferiscono un vantaggio ai produttori del prodotto oggetto dell’inchiesta. Tali sovvenzioni sarebbero specifiche per un’impresa o un’industria la cui mattività è incoraggiata e sarebbero quindi specifiche e compensabili

L’Associazione dei produttori europei di ruote ha dimostrato che le importazioni dal Marocco sono complessivamente aumentate in modo significativo in termini assoluti e in termini di quota di mercato, e ciò ha avuto un impatto negativo sui volumi venduti, sul livello dei prezzi praticati e sulla quota di mercato di questo paese. effetti dell’industria nell’UE.

Ora le parti possono commentare. La commissione ha complessivamente 13 mesi per completare le indagini.

L’Unione Europea aveva già imposto tariffe punitive nel gennaio 2023. Gli esperti del settore si aspettano che la nuova procedura si traduca in dazi più elevati per le ruote importate nell’UE dal Marocco.

Scarica il PDF dell’avviso di apertura dell’indagine

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