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Pirelli: i risultati finanziari 2023 superiori ai target

Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa ha approvato i risultati al 31 dicembre 2023, superiori agli obiettivi indicati nel novembre 2023, già rivisti al rialzo nel corso dell’anno. Tali risultati confermano l’efficacia del modello di business e l’implementazione dei programmi strategici in accordo con il Piano industriale.

Nel 2023 i ricavi sono stati pari a 6.650,1 milioni di euro (~6,6 miliardi di euro il target), con una crescita dello 0,5% rispetto al 2022 grazie al forte miglioramento del price/mix. La crescita organica dei ricavi è stata pari a +6,8% (-6,3% l’impatto derivante dai cambi e dall’iperinflazione in Argentina e Turchia). L’High Value è pari al 75% del fatturato totale (71% nel 2022).

Nel 2023 l’andamento dei volumi è stato pari a -1,8% (~ -2% il target) e riflette la strategia di riduzione dell’esposizione sullo Standard a fronte della conferma del posizionamento sull’High Value, che ha visto una crescita dei volumi Car ≥18’’ del +5%, in linea con il mercato ma con un diverso trend per canale:

– +4% il Ricambio (rispetto al +3% del mercato);

– +6% il Primo equipaggiamento (+8% il mercato) per effetto di una maggiore selettività a favore dei calettamenti più elevati.

Il price/mix ha registrato un incremento pari a +8,6% nel 2023 (~+8% il target) supportato dagli aumenti di prezzo per contrastare la crescente inflazione dei fattori produttivi e dal miglioramento del mix di prodotto, legato alla progressiva migrazione da Standard ad High Value e al miglioramento del mix di entrambi i segmenti.

L’impatto cambi è stato negativo per il -6,3% nel 2023 per l’indebolimento del dollaro, del Renminbi e delle valute dei paesi emergenti rispetto all’euro.

L’Ebitda adjusted nel 2023 è stato pari a 1.446,1 milioni di euro, in crescita del +2,7% rispetto ai 1.408,3 milioni di euro del 2022.L’Ebit adjusted è stato pari a 1.001,8 milioni di euro (~985 milioni di euro il target implicito di novembre), in miglioramento rispetto ai 977,8 milioni del 2022, con un margine Ebit adjusted pari al 15,1% (14,8% nel 2022). Il contributo delle leve interne (price/mix ed efficienze) ha più che compensato le negatività dello scenario esterno (materie prime e inflazione).

Più in particolare l’Ebit Adjusted riflette il positivo effetto del price/mix (+486,2 milioni di euro) e delle efficienze (+92,0 milioni di euro), che ha più che compensato:

  • la flessione dei volumi (-51,4 milioni di euro), l’incremento del costo delle materie prime (-15,8 milioni di euro includendo il relativo effetto cambi), l’impatto negativo dell’inflazione dei costi dei fattori produttivi (-230,0 milioni di euro) e il negativo effetto dei cambi per -193,5 milioni di euro;
  • l’incremento degli ammortamenti (-32,0 milioni di euro) e degli altri costi (-31,5 milioni di euro) principalmente legati alle attività di marketing, R&D e alla riduzione delle scorte.

L’Ebit è stato pari a 808,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 791,5 milioni di euro del 2022 e include:

  • ammortamenti di intangible asset identificati in sede di PPA per 113,7 milioni di euro (in linea con il 2022);
  • oneri one-off, non ricorrenti e di ristrutturazione e altro (incluse svalutazioni di immobilizzazioni) per -79,8 milioni di euro (rispetto ai -72,6 milioni del 2022).

Il risultato da partecipazioni è pari a +15,9 milioni di euro (+5,8 milioni di euro nel 2022).

Gli oneri finanziari netti del 2023 sono stati pari a 194,1 milioni di euro, in lieve flessione rispetto ai 201,7 milioni di euro dell’esercizio 2022 per effetto dell’aumento degli oneri legati al debito in seguito al rialzo dei tassi, controbilanciato da una maggiore valutazione a fair value di altre attività finanziarie in Argentina per la gestione del rischio. Il costo del debito al 31 dicembre 2023, calcolato come media degli ultimi dodici mesi, è risultato pari al 5,08% (4,04% al 31 dicembre 2022) per effetto dell’aumento dei tassi di interesse nell’Eurozona.

Gli oneri fiscali nel 2023 ammontano a 134,2 milioni di euro a fronte di un utile ante imposte di 630,1 milioni di euro con un tax rate che si attesta al 21,3%. Il valore degli oneri fiscali include il beneficio, registrato a partire dal terzo trimestre, derivante dall’applicazione del regime di tassazione agevolato Patent Box per effetto dell’accordo preventivo sottoscritto in data 3 agosto 2023 con l’Agenzia delle Entrate italiana e pari a 41,4 milioni di euro per il triennio 2020-2022, oltre al beneficio relativo al 2023 pari a 20,9 milioni di euro.

L’utile netto nel 2023 è stato pari a 495,9 milioni di euro, in crescita del 13,8% rispetto a 435,9 milioni di euro nel 2022 e riflette il miglioramento della performance operativa e i benefici derivanti dal Patent Box.

L’utile netto della Capogruppo Pirelli & C. Spa è stato pari a 242,9 milioni di euro, rispetto ai 252,5 milioni di euro dell’esercizio 2022. Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,198 euro per azione per un totale complessivo di 198 milioni di euro. Il dividendo relativo all’esercizio 2023 sarà posto in pagamento a partire dal 26 giugno 2024 (stacco cedola il 24 giugno 2024 e record date il 25 giugno 2024).
Il flusso di cassa netto ante dividendi nel 2023 è stato positivo e pari a +508,9 milioni di euro (superiore al target indicato a novembre compreso fra ~450 e ~470 milioni di euro) rispetto ai +515,5 milioni di euro del corrispondente periodo 2022. Il dato 2023 non include l’acquisizione di Hevea-Tec, il cui closing è stato siglato il 3 gennaio 2024 a un Enterprise Value di circa 21 milioni.

Il flusso di cassa netto della gestione operativa del 2023 è stato pari a +1.024,6 milioni di euro (+1.008,8 milioni di euro nel 2022) e riflette:

  • la crescita dell’Ebitda adjusted;
  • investimenti materiali e immateriali per 405,7 milioni di euro nel 2023 (rispetto a 397,7 milioni del corrispondente periodo 2022) destinati principalmente alle attività High Value, al costante miglioramento del mix e della qualità di tutte le fabbriche e all’incremento della capacità produttiva in Messico e Romania;
  • un “incremento dei diritti d’uso” legati a nuovi contratti di leasing pari a 101,2 milioni di euro (79,7 milioni di euro nel 2022);
  • un miglioramento della generazione di cassa legata al “capitale di funzionamento e altro” per 7,5 milioni di euro (a +85,4 milioni di euro nel 2023 dai 77,9 milioni di euro del 2022), grazie anche a un’attenta gestione delle scorte (20,6% il peso sui ricavi 2023) in riduzione di 1,4 punti percentuali rispetto a dicembre 2022.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 è pari a -2.261,7 milioni di euro (-2.552,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022) meglio del target pari a ~-2,33 miliardi di euro. Rapporto Pfn/Ebitda adjusted pari a ~1,56x (meglio del target tra ~1,60 /~1,65 volte).

Il margine di liquidità al 31 dicembre 2023 è pari a 2.981,6 milioni di euro e garantisce la copertura delle scadenze sul debito verso banche e altri finanziatori fino al primo trimestre 2028.
Nel corso dell’esercizio 2023 le spese in Ricerca & Sviluppo sono state pari a 288,5 milioni di euro (4,3% delle vendite), di cui 269,4 milioni destinati alle attività High Value (5,4% dei ricavi High value).

Il PDF con i risultati finanziari completi

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