ATU vuole ritirarsi dall’Austria
ATU intende ritirarsi dall’Austria. L’azienda è alla ricerca di investitori che vogliano continuare a gestire la società nazionale austriaca e secondo il network, sono già in corso trattative con le parti interessate per proseguire l’operazione “nella stessa forma o in forma modificata con un nuovo proprietario”.
Le discussioni sono già in fase avanzata e dovrebbero concludersi presto: sono interessate 25 filiali con circa 400 dipendenti. Secondo un portavoce dell’azienda, il ritiro è stato causato da “ragioni strategiche”.
Come riferisce la catena di officine, “né la decisione attuale né le misure risultanti hanno alcun impatto sull’ATU Germania”.
L’azienda è stata fondata negli anni ’80 a Weiden, nell’Alto Palatinato come Autoteile Unger (ATU). Negli ultimi anni si sono verificati ripetuti squilibri. Nel 2008 e nel 2009 in Germania sono stati licenziati circa 2.000 dipendenti, nel 2014 sono stati tagliati altri 900 posti di lavoro e nel 2015 la catena di officine si è ritirata dalla Repubblica Ceca e dai Paesi Bassi, dopo aver lasciato l’Italia.
Nel 2016 l’azienda è stata rilevata dal concorrente francese Mobivia e in Svizzera nel 2020, è stato dichiarato fallimento. La divisione vetri per auto è stata venduta a Carglass nel 2021.