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Pirelli P Zero su misura per le Ferrari 296 Challenge e 499P Modificata

Per celebrare lo storico ritorno nella top class delle corse endurance a partire dalla stagione 2023, durante le Finali Mondiali Ferrari all’Autodromo Internazionale del Mugello Ferrari ha presentato la 499P Modificata, una vettura in serie strettamente limitata per l’uso non competitivo in pista.

La 499P Modificata è una versione con modifiche sostanziali della 499P, che ha trionfato alla 24 Ore di Le Mans del Centenario, lo scorso mese di giugno, che ha l’obiettivo di stabilire un nuovo punto di riferimento per le emozioni di guida in pista.

Ideata per un pubblico di clienti selezionato, la 499P Modificata rappresenta un nuovo tipo di progetto per Ferrari: un prodotto sviluppato da una vettura da competizione, e non da un modello di produzione, che non è soggetto ai limiti imposti da un regolamento tecnico. Sebbene la 499P Modificata sia basata sulla 499P, il fatto di non dover rispettare i parametri sportivi e tecnici del FIA WEC ha permesso al team di ingegneri Ferrari di introdurre una serie di modifiche significative che aumentano le emozioni di guida e rendono le prestazioni della vettura più accessibili.

La 499P Modificata è equipaggiata con pneumatici specifici – nelle misure 310/710-18 all’anteriore e 340/710-18 al posteriore – sviluppati da Pirelli a partire da simulazioni virtuali. Basandosi sulle normative FIA, il disegno slick presenta una struttura dedicata e una mescola del battistrada che deriva dalla tecnologia impiegata in F1, con l’obiettivo di esaltare le doti di guida della vettura e massimizzarne il divertimento in ottica non competitiva, privilegiando la fruibilità della prestazione attraverso un’ottimizzazione della fase di warm up (più veloce) e un degrado limitato della prestazione massima durante l’utilizzo su più giri (long run). È stata introdotta, inoltre, una specifica “Rain” dedicata, con disegno del battistrada e mescole ottimizzati per massimizzare la sicurezza di guida in condizioni di semi-wet e full-wet.

Il powertrain ibrido della 499P Modificata combina un motore termico dislocato in posizione centrale-posteriore e un motore elettrico sull’asse anteriore. Il sistema può erogare a terra una potenza massima di 640 kW (870 cv), in quanto non è limitato dai regolamenti FIA-ACO. L’unità a combustione interna (ICE) condivide l’architettura del propulsore montato sulla 296 GT3, ma è stata sottoposta a una completa rivisitazione da parte degli ingegneri Ferrari finalizzata allo sviluppo di soluzioni dedicate e all’alleggerimento complessivo.

Una caratteristica specifica è il fatto che il sei cilindri a ‘V’ della 499P Modificata sia di tipo portante e quindi svolga una preziosa funzione strutturale, rispetto alle versioni che equipaggiano le granturismo da competizione, dove il motore è montato sul telaietto della vettura.

La seconda anima del motopropulsore è rappresentata dall’ERS – Energy Recovery System – che ha una potenza massima di 200 kW (272 cv), un motore elettrico dotato di differenziale la cui batteria si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata. Il pacco batterie con tensione nominale di 800V beneficia dell’esperienza maturata in Formula 1. Il motopropulsore è accoppiato a un cambio sequenziale a sette rapporti.

Pirelli equipaggerà anche la Ferrari 296 Challenge, il nono modello destinato a competere nel campionato monomarca della Casa di Maranello, proseguendo così un rapporto che dura fin dalla prima edizione della famosa serie, nel 1992.

La nuova 296 succede alla 488 Challenge Evo, introdotta nel 2019, e Pirelli ha nuovamente sviluppato una famiglia di pneumatici da corsa su misura per l’ultimo modello, con nuove misure per l’anteriore e il posteriore. La fase di progettazione e sviluppo ha seguito la stessa metodologia impiegata nella definizione dei pneumatici che Pirelli utilizza nel FIA Formula One World Championship, utilizzando in maniera sempre più estesa le simulazioni e il lavoro al simulatore, in costante collaborazione coi tecnici di Maranello.

Sulla vettura 296 Challenge del prossimo anno, presentata alle Finali Mondiali Ferrari al Mugello questo fine settimana, saranno montati due nuovi disegni di pneumatici: un P Zero slick per condizioni asciutte e un Cinturato scanalato per superfici bagnate o miste. Tutti questi nuovi pneumatici sono stati progettati per massimizzare l’aderenza, la guidabilità, la consistenza e la finestra di utilizzo sull’ampia varietà di circuiti e condizioni che il Ferrari Challenge affronta durante la stagione agonistica in tutto il mondo.

Il nuovo Ferrari Challenge P Zero slick (nelle misure 280/680-19 all’anteriore e 300/720-19 al posteriore) è più rigido, con maggiore aderenza e tempi sul giro costantemente più veloci rispetto al suo predecessore, grazie anche a un pneumatico anteriore più largo che favorisce l’ingresso in curva. L’ultimo Cinturato disperde il 5% di acqua in più e ha un’area di contatto residua superiore del 6% rispetto al pneumatico precedente, con lamelle ridisegnate per migliorare il riscaldamento e la trazione sul bagnato.

Tutti questi pneumatici sono stati realizzati su misura per adattarsi alle notevoli evoluzioni che caratterizzano l’ultimo modello di Ferrari Challenge, tra cui la potenza record di 700 cavalli del primo motore a sei cilindri mai utilizzato nella serie, oltre a 870 chilogrammi di deportanza generata a 250 km/h (il 18% in più rispetto al modello precedente) e a un sistema frenante derivato dalla Formula 1.

La filosofia “perfect fit” di Pirelli descrive come i pneumatici siano realizzati specificamente per esaltare le caratteristiche particolari di ogni vettura su cui vengono montati. Questo approccio è particolarmente evidente sulle auto ad altissime prestazioni, con Pirelli che equipaggia circa il 50% del mercato prestige a livello globale.

Mario Isola, responsabile Motorsport di Pirelli, ha commentato: “Siamo estremamente orgogliosi di continuare il rapporto che ci lega al Ferrari Challenge da oltre 30 anni, da quando nel 1992 abbiamo equipaggiato la prima vettura, la 348 Challenge, con pneumatici da 17 pollici su misura. In questo periodo la tecnologia delle auto e dei pneumatici ha fatto passi da gigante, ma sia Pirelli che Ferrari sono rimaste fedeli alla filosofia di utilizzare il motorsport come laboratorio a cielo aperto per convalidare le soluzioni tecniche che poi vengono introdotte su strada, anche in termini di modalità di progettazione e sviluppo. Il 296 Challenge – strettamente legato al suo equivalente da salone – e la splendida 499P Modificata sono gli ultimi potenti simboli della stretta collaborazione di Pirelli con Ferrari: sia su strada che su pista”.

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