Macchine agricole: mercato in crescita nell’area mediterranea
Il mercato delle macchine agricole è in crescita in tutta l’area mediterranea, e promette un forte sviluppo nei prossimi anni. Questo il quadro descritto da Mariateresa Maschio, la Presidente dell’associazione costruttori italiani FederUnacoma, nel corso della conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio alla fiera di Bari, alla vigilia di Agrilevante, la grande rassegna della meccanica agricola per il Mediterraneo.
Nei Paesi dell’Europa meridionale (Spagna, Francia, Grecia e Italia) le vendite di trattrici hanno mantenuto livelli elevati negli ultimi anni. Il numero di trattrici vendute nell’Europa mediterranea – è stato evidenziato nel corso delle conferenza – è ormai pari alla metà dell’intero mercato continentale (91 mila nel 2021 su un totale europeo di 176 mila, e 84 mila nel 2022 su un totale di 165 mila). Incrementi consistenti si registrano in particolare nell’area balcanica: nel primo semestre di quest’anno le vendite di trattrici in Bosnia Erzegovina hanno superato le 700 unità, con una crescita del 59% rispetto allo stesso periodo del 2022; in Croazia si registrano oltre 600 unità nel semestre con una crescita del 29% rispetto al 2022; e in Serbia e Montenegro si conta un totale di 1.250 unità, pari ad un aumento di poco superiore al 9%.
Tra i Paesi africani – dove le importazioni di trattrici coprono la quasi totalità della domanda interna – si sono distinti in questi ultimi anni il Marocco, che registra una crescita dell’import pari al 26% nel 2021 e al 24% nel 2022; la Tunisia, dove gli acquisti di macchinario estero sono cresciuti del 39% nel 2021 e del 30% nel 2022; e l’Egitto, che ha visto una crescita delle importazioni nel 2022 pari al 23,9%. Tra i Paesi mediorientali si segnalano l’Iraq, dove le importazioni sono cresciute del 78% nel 2022, e Israele, che segna incrementi del 21,7% nel 2021 e del 12,4% nel 2022. “Nel futuro il mercato delle macchine agricole è destinato a crescere in modo omogeneo in tutta la regione mediterranea – ha sostenuto la Presidente Mariateresa Maschio – giacché l’Europa comunitaria punta su un modello di agricoltura sempre più avanzato che necessita di una radicale sostituzione del parco macchine, e perché nella fascia balcanica, così come nei Paesi dell’area danubiana, si punta a raggiungere gli stessi standard dei principali Paesi europei”. “Anche nell’area nordafricana – ha aggiunto la Presidente – le indagini previsionali vedono una crescita consistente delle importazioni di macchinari nei prossimi anni: le proiezioni ExportPlanning indicano per il Marocco, per l’Algeria e la Tunisia incrementi intorno al 5% annuo nei quattro anni dal 2023 al 2026“. “In questo contesto la rassegna di Agrilevante ha un ruolo strategico – ha concluso Mariateresa Maschio – perché offre tecnologie di nuova generazione, adatte ai differenti modelli di agricoltura presenti nel Mediterraneo, e in grado di rispondere alle sfide severe di questo secolo: l’aumento demografico, il mutamento climatico, la massiccia urbanizzazione che leva all’agricoltura manodopera e terreni coltivabili”.