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Goodyear apre la procedura di conciliazione dopo il mancato accordo sul piano sociale di Fulda

Dopo che Goodyear, tre mesi fa, aveva annunciato l’intenzione di tagliare circa 550 dei 1.100 posti di lavoro nello stabilimento di pneumatici di Fulda, dietro le quinte erano in corso le trattative sul piano sociale.

Alla fine della scorsa settimana, Goodyear Germania ha dichiarato che i negoziati erano arrivati a un punto di stallo, pertanto ha chiesto di avvalersi della procedura di conciliazione.

I rappresentanti del comitato aziendale e del sindacato IGBCE hanno espresso alla stampa locale il loro disappunto per il comportamento del produttore di pneumatici. Ciò è “incomprensibile” e “senza scrupoli”, ha affermato la presidente del comitato aziendale Ines Sauer, mentre Anne Weinschenk, direttrice operativa di Goodyear e responsabile del distretto dell’Assia centrale dell’IGBCE, ha affermato che “annullare ora senza parlare delle proposte è un’incredibile impudenza”.

Goodyear ha dichiarato: “Dopo oltre tre mesi di discussioni con il comitato aziendale di Fulda, non abbiamo raggiunto un risultato soddisfacente per le parti coinvolte. La proposta ricevuta dalle nostre parti sociali si discosta in modo significativo dagli standard dell’industria – per questo, verrà avviata la procedura di conciliazione. Crediamo fortemente che i nostri dipendenti meritino di conoscere il responso delle consultazioni il prima possibile e speriamo che il processo di conciliazione fornisca un percorso più rapido per raggiungere un accordo.”

Come è noto, non è la prima volta nel recente passato che il sito produttivo Goodyear di Fulda si trova a dover affrontare tagli di post: si va verso l’arbitrato

Il produttore aveva già tagliato 450 posti di lavoro a livello locale nel 2019 e all’epoca aveva negoziato un piano sociale. Entrambe le parti sembravano considerare questo come un punto di riferimento per i negoziati attualmente in corso. Tuttavia, le condizioni presentate ora dal team di negoziatori Goodyear sono decisamente peggiori di quelle del piano sociale del 2019. Una situazione che sembra al comitato aziendale “insostenibile”, per cui ha presentato la sua controproposta che, invece, “fornisce condizioni significativamente migliori” rispetto al 2019.

Anche Goodyear Germania ritiene che questa controproposta non sia sostenibile. Come sottolinea il produttore, la “proposta che abbiamo ricevuto dai nostri partner sociali si discosta notevolmente dallo standard del settore” tanto che una soluzione negoziata amichevolmente non appare più possibile e il produttore ritiene invece che il “percorso attraverso un collegio arbitrale” sia “ormai “inevitabile”.

Ad oggi non sono noti al pubblico i dettagli delle due proposte, ma è logico pensare che la proposta dei rappresentanti dei dipendenti fosse così oltre la portata del negoziabile che Goodyear non l’ha vista come base di discussione per raggiungere i risparmi previsti dai tagli di posti di lavoro.

È ovvio che il sindacato e il comitato aziendale sono ora pronti a lottare, poiché vogliono anche realizzare un piano sociale che sia giustificabile (per loro). Anne Weinschenk (IGBCE) ha affermato: “Vale ancora: lotteremo per ogni posto di lavoro.”

Ines Sauer del comitato aziendale aggiunge: “Naturalmente siamo molto delusi. Ma siamo ancora pronti per trattative eque.”

Anche Goodyear è della stessa idea: “Allo stesso tempo, manteniamo aperti tutti i canali di comunicazione con le nostre parti sociali in Fulda, qualora volessero riprendere il dialogo. Il nostro impegno a trattare in modo equo e responsabile tutti i dipendenti coinvolti rimane invariato.”

Goodyear Germany impiega 5.000 dipendenti in Germania nelle sue sette sedi a Philippsburg, Colonia, Hanau, Fulda, Fürstenwalde, Riesa e Wittlich – le ultime cinque per la produzione. I tagli di posti di lavoro previsti a Fulda rappresentano una riduzione di circa il 10% della forza lavoro in questo paese.

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