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Sostenibilità agricola: dalla partnership tra xFarm Technologies e dss+ una nuova soluzione per la riduzione delle emissioni delle filiere agroalimentari

xFarm Technologies, tech company che si propone di digitalizzare il settore agroalimentare, e l’azienda di consulenza dss+ annunciano la partnership con l’obiettivo di portare sul mercato nuove soluzioni per la rendicontazione delle emissioni legate alla produzione agroalimentare, anche quelle di Scopo 3. Questa tipologia di emissioni indirette, provenienti da attività lungo la filiera, fino ad ora rappresentava lo scoglio insuperato verso la completa trasparenza e sostenibilità delle produzioni.

L’attenzione nei confronti della sostenibilità è sempre maggiore, sia da parte delle aziende, che iniziano a comprenderne il valore strategico nel breve e lungo periodo, che da parte dei clienti finali sempre più attenti a premiare realtà che si dimostrano virtuose. Soprattutto nel mondo della produzione agroalimentare, quindi, le imprese si muovono sempre più verso la riduzione delle emissioni. xFarm Technologies, grazie al supporto progettuale di dss+, si pone oggi al loro fianco. La quantificazione delle emissioni può infatti aiutare ad aumentare l’efficienza delle aziende, ridurre l’impatto ambientale e ottenere prodotti con un maggiore valore aggiunto.

Emissioni Scopo 3: cosa sono e perché è fondamentale tracciarle

Secondo il rapporto ESG di Kraft-Heinz del 2022 le emissioni di scopo 3 rappresentano più del 90% delle emissioni totali dell’azienda. In questo contesto, le tecnologie di Agricoltura 4.0 possono giocare un ruolo importante sia in termini di monitoraggio che di riduzione.

“Come riportato nel protocollo GHG (GreenHouse Gas Protocol), le emissioni di scope 1 sono generate da fonti direttamente controllate dall’azienda, ad esempio dai macchinari utilizzati per la trasformazione della materia prima o per il confezionamento. Le emissioni di scope 2 sono invece emissioni di gas serra indirette, associate alla produzione di elettricità acquisita dall’azienda da realtà terze. Infine, ci sono le emissioni di scope 3, le più difficili da tracciare in quanto sono il risultato di attività non possedute o sotto il controllo dall’azienda, ma che sono comunque collegate alla produzione e al trasporto delle materie prime. Per le aziende agroalimentari, queste sono in gran parte generate dalle aziende agricole tramite le lavorazioni, l’utilizzo dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari.” – commenta Matteo Peyron, Sustainability Manager di dss+.

Quali sono le conseguenze di queste emissioni? All’aumentare della concentrazione di gas serra presenti nell’atmosfera terrestre, aumenta anche la temperatura globale e l’incertezza climatica. A partire dagli anni Ottanta, ogni decennio ha visto un aumento delle temperature fino al periodo 2011-2020, il più caldo mai registrato. Bisogna quindi correre ai ripari: i cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti, sono tra le cause dell’insicurezza alimentare e serve un impegno generale per tutelare la produzione agricola. Se non verranno ridotte le emissioni, il rischio è quello di un clima sempre più ostile e un’agricoltura sempre meno produttiva.

L’obiettivo dell’accordo tra dss+ e xFarm Technologies

Grazie all’app per la gestione dell’azienda agricola sviluppata da xFarm Technologies e agli algoritmi per il calcolo della sostenibilità di dss+, ogni azienda agricola ha a disposizione un database dettagliato e puntuale, da cui estrarre facilmente tutte le informazioni necessarie a calcolare le emissioni legate alle proprie coltivazioni. Attraverso la piattaforma, è possibile tenere traccia di tutte le attività svolte all’interno dell’azienda, registrando automaticamente ogni operazione agricola, corredata del relativo consumo di carburante ma anche dalle quantità di fertilizzanti e prodotti fitosanitari utilizzati. Queste importanti informazioni (in inglese dette “farm level insights”) possono poi essere utilizzate direttamente dall’agricoltore, oppure condivise con tutta la filiera agroalimentare. “Se davvero l’intenzione è quella di dimezzare le nostre emissioni entro il 2030, come indicato da Agenda 2030, abbiamo la necessità di capire su quali aspetti possiamo agire con maggiore efficacia. Solo con la digitalizzazione delle filiere agroalimentari possiamo ottenere dati chiari e oggettivi che permettano di comprendere dove e come intervenire. Insieme a dss+, stiamo già lavorando con importanti realtà dell’agroalimentare italiano e internazionale, come Tomato Farm, Andriani, Molini Pivetti e Cereal Docks. L’obiettivo nei prossimi anni è di supportare sempre più realtà in questo percorso verso produzioni sempre più sostenibili.” – commenta Giovanni Causapruno, Head of B2B di xFarm Technologies.

Grazie agli strumenti 4.0 gli agricoltori hanno modo di registrare nel quaderno di campagna, in modo totalmente automatico, le attività compiute all’interno dell’azienda agricola. I dati raccolti, estremamente precisi, permettono di produrre una stima sempre più accurata dell’impronta carbonica dei singoli prodotti del settore agrifood. In particolare, attraverso la piattaforma xFarm Analytics, le aziende agroalimentari possono consultare in tempo reale i dati caricati autonomamente dagli agricoltori o provenienti direttamente dai sensori posti in campo, così da avere il polso di tutta la filiera sempre in tempo reale. Col modulo Sostenibilità, una funzione dedicata all’interno della piattaforma xFarm, si possono infine calcolare l’impatto ambientale specifico di tutte le attività e quello globale della filiera

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