Sulky, Sky e Prolog diventano SKY Agriculture
Svelando il nuovo nome che raggruppa i suoi tre marchi storici sotto la stessa bandiera, ovvero SKY Agriculture, il gruppo familiare francese Burel porta a termine una trasformazione le cui prime fondamenta sono state gettate 10 anni fa. Un’evoluzione che, oltre il semplice cambiamento di identità, apre a un’interessante dinamica in termini di innovazione al servizio dell’agricoltura in Europa.
Mentre il gruppo familiare proprietario dei marchi storici Sulky, Prolog e Sky registra risultati record per la campagna 2022-2023 con un fatturato consolidato da 85 milioni di euro per l’esercizio 2022-2023, i suoi dirigenti continuano a lavorare alla sua evoluzione. L’obiettivo prefissato per SKY Agriculture? Essere al fianco degli agricoltori di domani con un’ampia offerta di equipaggiamenti innovativi, adatti ai nuovi bisogni dell’agricoltura in Europa. Non si tratta solo di una modifica del nome, ma è il frutto di una riflessione maturata intorno a una strategia “monomarca” e al suo posizionamento, in quanto le prime fondamenta della trasformazione di questo solido gruppo sono state gettate 10 anni fa.
Julien BUREL, presidente del gruppo, spiega: “Dedicare tempo, senza affrettare le cose, per realizzarle con ordine è parte della nostra essenza. Nel 2018 abbiamo creato la Baseline “Farming together” che permetteva, in un primo momento, di concretizzare il legame tra i nostri tre marchi Sulky, Prolog e Sky. Nel 2020 l’evoluzione è proseguita internamente con la ristrutturazione giuridica del gruppo e con la riorganizzazione di servizi commerciali, post-vendita, ricambi, ecc. Abbiamo, per così dire, iniziato rinnovando l’interno della casa prima di ridipingere i muri esterni. E oggi possiamo annunciare il frutto del nostro lavoro, con la nascita del marchio SKY Agriculture”.
“SKY” di SKY Agriculture deriva da SULKY (SULKY) e sottolinea l’orientamento al futuro attraverso un nome più facile da pronunciare fuori dalla Francia e la volontà di restare efficienti per i prossimi 20 anni. David Guy, direttore generale del gruppo analisi, afferma: “Non bisogna pensare che, siccome tutto procede bene, non occorra cambiare nulla. Il nostro gruppo è solido e ha registrato eccellenti risultati questi ultimi anni, ma le cose possono cambiare velocemente. L’abbiamo visto con la pandemia da Covid-19, la guerra in Ucraina… Dobbiamo essere prudenti. Riunendo i nostri tre marchi sotto un’unica bandiera, l’obiettivo è garantire la nostra futura presenza per poter accompagnare al meglio gli agricoltori verso un’agricoltura positiva, che sappia fornire risposte alle sfide ambientali e sociali”.
Sottolineiamo che questa strategia monomarca permette anche a SKY Agricolture di adattarsi al nuovo volto della distribuzione di attrezzature agricole in Europa: il mercato si concentra, le ristrutturazioni della rete di concessionari avanzano rapidamente, con numeri in continua diminuzione da diversi anni. La nascita di SKY Agriculture intende anche accompagnare la crescita del gruppo nelle esportazioni. Attualmente il 40% delle vendite viene effettuata fuori dalla Francia e SKY Agriculture punta ad aumentare questa percentuale fino al 50%, basandosi in particolare sulla strategia del suo reparto “Ricerca e Sviluppo”, fondato su quattro assi: precisione, tecnologia, efficacia energetica e agronomia.
Con SKY Agriculture niente più blu, verde e rosso nei cortili agricoli! Tutte le attrezzature del marchio sfoggeranno le tinte grigio grafite e bianco titanio, che hanno il vantaggio di abbinarsi perfettamente a tutti i colori dei trattori. David Guy aggiunge: “Niente più attacchi colorati! Scegliendo questi colori associati all’alta tecnologia abbiamo pensato agli agricoltori che indipendentemente dalla tinta del loro trattore, potranno essere soddisfatti del proprio attacco”.
A partire dal 16 agosto sono uscite le prime macchine SKY Agriculture da quattro siti di produzione del gruppo. Per scoprire tutta la gamma dai nuovi colori, visitare lo stand SKY Agriculture all’Agroshow (Polonia) dal 22 al 24 settembre 2023, al Sommet de l’élevage (Francia) dal 3 al 6 ottobre 2023, all’Agritechnica (Germania) dal 12 al 18 novembre 2023 (Hall 12, Stand C37) e al SIMA (Francia) dal 24 al 28 novembre 2024.
La solidità storica delle fondamenta di SKY Agriculture
Gruppo industriale familiare e francese, composto da 350 donne e uomini, che realizza 85 milioni di euro di faturatto nel 2022-2023.
4 siti di produzione: Carvin, Fontenay e Chateaubourg in Francia e Osasco in Piemonte. Dal 1936 nelle fabbriche del gruppo sono state progettate e prodotte più di 450.000 attrezzature.
Centro di formazione SKY Agriculture aperto ai professionisti nell’azienda agricola di La Conillais.
Un marchio per tre famiglie di prodotto al servizio dell’agricoltura di domani:
- Lavoro del suolo: Esperto del lavoro superficiale del suolo per ridurre il consumo energetico, preservare il suolo, rendere possibile il diserbo meccanico.
- Semina: Orientato all’agricoltura rigenerativa e all’impianto di coperture da 10 anni. Precursore con il lancio della prima seminatrice combinata multi-tramoggia. Ancora oggi è l’unico marchio a proporre l’equipaggiamento delle sue seminatrici con 1, 2, 3 o 4 tramogge. Lo stesso vale per la scelta dell’elemento di semina: 6 differenti in funzione della pressione esercitata al suolo, dell’area e del tipo di agricoltura.
- Fertilizzazione: Pioniere della fertilizzazione di precisione, oggi il marchio propone una tecnologia integrata per fertilizzare con la massima accuratezza.