Oltre il 40% degli automobilisti non è in grado di gestire autonomamente la foratura di un pneumatico
Secondo un sondaggio commissionato da Apollo Tyres, il 43% degli automobilisti italiani non sarebbe in grado di gestire la foratura di un pneumatico autonomamente. Il 57% dichiara che utilizzerebbe la ruota di scorta o il kit di gonfiaggio in dotazione, mentre il 22% chiamerebbe un servizio di assistenza stradale e il 14% chiederebbe aiuto a un familiare, un amico o un collega. Il restante 7% ha risposto diversamente o si è dichiarato non sicuro di come avrebbe affrontato la situazione.
Il 6% dei 1.000 automobilisti intervistati ha dichiarato inoltre di non sapere nemmeno se sul proprio veicolo è presente una ruota di scorta o un kit di gonfiaggio di emergenza.
Gli automobilisti che guidano da più anni gestirebbero con maggiore probabilità una soluzione da soli. Dal sondaggio è infatti emerso che il 73% degli automobilisti di età compresa tra 55 e 64 anni utilizzerebbe la ruota di scorta o il kit di gonfiaggio, rispetto al 54% di coloro che hanno tra 25 e 34 anni. Le donne sono meno propense ad affrontare una foratura da sole: il 43%, rispetto al 70% degli uomini, afferma che proverebbe a utilizzare uno pneumatico di scorta o un kit di gonfiaggio.
I pneumatici Vredestein per autovetture, prodotti in Europa da Apollo Tyres, sono composti da strati multipli di materiali rinforzati, resistenti ai tagli e alla foratura da parte di oggetti appuntiti.
Yves Pouliquen, Group Head of Sales and Marketing di Apollo Tyres, afferma: “In alcune situazioni potrebbe non essere possibile per un automobilista contattare qualcuno per chiedere assistenza in caso di foratura, quindi è importante disporre delle conoscenze basilari e delle attrezzature per poter proseguire il proprio viaggio. Dal nostro sondaggio è emerso che i conducenti più giovani sono meno propensi ad affrontare autonomamente una foratura, quindi, potrebbe essere molto utile formare in tal senso tutti coloro che imparano a guidare e valutare tali conoscenze nell’ambito dei test finali”.