BKT entra nel futuro: one stop shop per il segmento OTR
La BKT del 2026 sarà un’azienda molto diversa da quella di oggi. Le fondamenta saranno sempre le stesse, ma la gamma di prodotti sarà molto più ampia, per non parlare dello stabilimento di Bhuj, che quasi raddoppierà nelle dimensioni, e anche del numero di dipendenti, che abiteranno nella colonia dello stabilimento insieme alle famiglie.
A metà febbraio BKT ha presentato il piano industriale 2026, un piano che prevede il raddoppio del fatturato, a 2 miliardi di euro, e la capacità di produzione a 600.000 tonnellate metriche all’anno. Il nome dell’evento era calzante: Enter the Future.
Rajiv Poddar, Joint Managing Director di BKT, annunciando questi obiettivi ha commentato: “Sono target sfidanti, ma sono sicuro che possiamo raggiungerli. Se guardo ai piani iniziali per lo stabilimento di Bhuj, non avrei mai pensato di raggiungere lo stato attuale, sia dal punto di vista finanziario che fisico. Oggi questa non è solo una fabbrica di pneumatici, ma è molto di più. È uno stabilimento di carbon black, un produttore di energia, ma anche una casa per tante persone. Oggi abbiamo l’esperienza, il cuore e il potenziale per arrivare a questo risultato, nonostante le sfide di un mercato molto aggressivo, le incertezze globali sociali politiche e quelle economiche.”
E’ scontato che l’obiettivo del raddoppio del fatturato in 4 anni comporterà grandi cambiamenti in azienda. BKT sta lavorando sulla digitalizzazione dei processi, sull’organizzazione, sull’espansione della capacità, della gamma e dei clienti, sul futuro della sua forza lavoro.
Ma andiamo con ordine. Il primo passo è l’acquisto del terreno intorno allo stabilimento di Bhuj: nel 2022 gli ettari erano 258, mentre entro la fine del 2023 la previsione è di raggiungere una superficie totale di 323 ettari.
Sul terreno acquisito BKT costruirà nuovi stabilimenti, sia per la produzione di pneumatici che per quella di carbon black, ma anche case e strutture per i dipendenti.
Oltre ai pneumatici agricoli e mining che tutti conosciamo, BKT su questi nuovi terreni produrrà pneumatici solidi, forestali, truck OTR e cingoli. A presentare tutte le novità è stato Dilip Vaidya, senior president & director of technology di BKT.
La prima novità è rappresentata dai pneumatici industrial, disponibili a partire dalla seconda metà dell’anno. “Avremo una gamma completa, per carrelli elevatori, ma anche per macchine che lavorano nel settore minerario. Forniremo più informazioni a tempo debito, ma per ora posso dire che il prodotto sarà caratterizzato da un “Cuchioning effect”, che permetterà di avere meno vibrazioni, migliorando il comfort e riducendo i danneggiamenti ai macchinari, cosa che a sua volta aumenterà la durata di vita dei pneumatici stessi.”
La seconda news sono i pneumatici forestali. BKT offre già una gamma per harvester e forwarder, ma ha annunciato l’arrivo dei nuovi pneumatici agro-forestry radiali, che si chiameranno Forestmax. Saranno pneumatici per trattori forestali, che hanno bisogno di grande stabilità e di minimizzare i downtime: carcassa a 8 strati e 3 cinture in acciaio per loro. Le prime dimensioni saranno disponibili nel terzo trimestre 2023. Sempre per la linea forestale, verranno ampliate le dimensioni a tele incrociate, anche queste nel terzo trimestre 2023.
Capitolo cingoli. “Abbiamo mostrato i cingoli a Sima e Eima, suscitando grande entusiasmo sul mercato e superando le nostre più rosee aspettative. Siamo in una fase di continuo sviluppo: il prossimo passo è lavorare ai cingoli per mietitrebbie. Le prime dimensioni disponibili per i test usciranno dalla fabbrica a maggio 2023.”
Passiamo al mining. Vaidya ha annunciato 3 nuove dimensioni dell’Earthmax SR468, la 40.00R57, la 37.00 R57 e la 46/90 R57. Non solo: è in arrivo anche Earthmax SR53 in dimensione L5 60/80 R57, misura per gommare le macchine Caterpillar e Komatsu più grandi.
“Una categoria occupata solo da produttori di pneumatici premium, che rappresenta un grande step per la nostra azienda. Riceveremo gli stampi a maggio, e per agosto saremo pronti alla vendita. Stiamo anche lavorando a un sistema di gestione del consumo del pneumatico specifico per il settore mining: sarà la soluzione più efficiente soluzione sul mercato. Non possiamo rivelare troppo ora, ma segnalerà la condizione del pneumatico ogni 24 ore, e quella del percorso ogni ora.”
E ora, la novità più grande: BKT entrerà nel segmento dei pneumatici OTR per camion. Sarà disponibile una ampia gamma di misure a partire dai primi mesi del 2025. I pneumatici, come tutte le altre novità, saranno prodotti a Bhuj. “Si tratta di un’opportunità unica per la nostra azienda: capitalizziamo l’espansione della nostra gamma mining, avendo la tecnologia, l’esperienza e la conoscenza del settore grazie ad anni di lavoro. Siamo pronti per questa sfida.”
Ovviamente, per incrementare così tanto la produzione, serve energia e carbon black. BKT sui nuovi terreni intende ampliare la centrale elettrica, che passerà dai 40 megawatt attuali a 60 megawatt, una volta ultimato il progetto.
La nuova espansione della centrale elettrica sarà alimentata da gas naturale e non da carbone. Oggi, inoltre, è già installato un impianto fotovoltaico che produce 1 mw di energia, ma ci sono piani per portare l’energia solare a 5.5 mw.
Per quel che riguarda il carbon black, si tratta di una materia prima altamente strategica per BKT. Nel 2019 l’impianto ha prodotto 65.000 tonnellate metriche all’anno, ma già nel 2020 sono state 110.000 tonnellate, coprendo le necessità dello stabilimento.
La svolta è arrivata nel 2021, quando l’azienda ha prodotto 148.000 tonnellate e ha iniziato a vendere l’eccedenza ad altri produttori di pneumatici. Nel 2022 sono state 165.000 le tonnellate metriche prodotte, e l’obiettivo per il 2023 è di 200.000.
Con l’espansione, BKT punta ad aggiungere altre 300.000 tonnellate. In pratica, come detto all’inizio, Bhuj non è più solamente una fabbrica di pneumatici, perché il carbon black nel corso degli anni è diventato un business alternativo, che dovrebbe arrivare a contare il 5% del fatturato totale di BKT.
Per aumentare la capacità produttiva serve spazio, energia, materia prima e… persone. BKT anche dal punto di vista delle risorse umane ha piani importanti. Già oggi ci sono case per i dipendenti, ma anche negozi, scuole, medici, una palestra. Oggi nello stabilimento di Bhuj vi lavorano 3.600 persone e vi abitano altre 1.000 circa. Con l’espansione, si arriverà a circa 5.000 lavoratori e 1.240 famiglie presenti nella struttura.
E non è tutto: al già presente training center, una struttura che può ospitare circa 80 persone dove si organizzano corsi tecnici, motivazionali e di leadership, si aggiungerà la scuola internazionale, un vero e proprio “investimento sul futuro” per BKT, che metterà a disposizione un programma completo di formazione e sportivo, con strutture dedicate, educazione di alta qualità in diverse lingue, come spagnolo e tedesco e anche programmi di studio all’estero.
Verranno anche organizzati programmi di formazione per adulti, in questo caso nelle lingue locali. Questa scuola sarà anche una spinta importante all’economia locale, perché nasceranno posti di lavoro per staff e insegnanti.