Pirelli: il finanziario del terzo trimestre
Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa ha approvato i risultati al 30 settembre 2022, che mostrano una crescita dei principali indicatori economici, pur a fronte della volatilità dello scenario esterno (inflazione, difficoltà lungo la catena di fornitura, effetti del lockdown in Cina, conflitto russo-ucraino), grazie alla resilienza del modello di business e all’implementazione dei “programmi chiave” del Piano industriale 2021-2022|2025.
In particolare:
Programma Commerciale
I primi nove mesi 2022 hanno visto un ulteriore consolidamento dell’High Value, in particolare dei pneumatici Car ≥ 19’’, di quelli per i veicoli elettrici e delle Specialties. Nel periodo si è rafforzato ulteriormente il posizionamento sul canale Ricambio Car ≥18”, con volumi in crescita del +10,1% (+5,3% il mercato), nonostante gli aumenti di prezzo, anche grazie al rinnovamento del portafoglio prodotti. L’andamento del Primo Equipaggiamento Car ≥18” è stato selettivo (+8,5% i volumi Pirelli rispetto al +9,2% del mercato), con una crescente focalizzazione sui calettamenti più elevati (in crescita di circa 5 punti percentuali il peso dei volumi ≥19” che rappresentano quasi il 77% di quelli del Primo Equipaggiamento ≥18”) e sull’elettrico (14% il peso sui volumi Primo Equipaggiamento ≥18”, più del doppio rispetto ai primi nove mesi 2021). In ulteriore riduzione, viceversa, l’esposizione sullo Standard (-6,4% i volumi Pirelli Car ≤17” rispetto al -1,4% del mercato) con un mix sempre più orientato sul canale Ricambio e su prodotti a maggiore calettamento
Programma Innovazione
Nel corso dei primi nove mesi 2022 sono state conseguite circa 230 nuove omologazioni tecniche con i principali produttori di auto Prestige e Premium, concentrate principalmente sui calettamenti ≥19” e sulle Specialties. È inoltre proseguito il rinnovo della gamma prodotto con l’introduzione di 8 nuove linee di cui 4 dedicate al segmento SUV, con particolare focus per le auto elettriche e le ibride plug-in. È stata inoltre ampliata l’offerta Winter con l’introduzione di una linea dedicata alle temperature più rigide (Ice Zero Asimmetrico) e di altre linee a carattere regionale.
Programma Competitività
Nel corso dei nove mesi sono stati conseguiti benefici lordi per 85,6 milioni di euro, pari a circa il 60% dell’obiettivo annuale di 140 milioni, rivisto rispetto ai 150 milioni iniziali per effetto delle nuove attese sui volumi e sui conseguenti livelli di produzione. Il programma Competitività ha riguardato il costo del prodotto (modularity e design-to-cost), il manufacturing (completamento dell’ottimizzazione del footprint industriale e azioni di efficientamento), i costi SG&A
(ottimizzazione del network logistico dei magazzini e azioni di negoziazione sugli acquisti) e quelli di organizzazione.
Programma Operations
Nel corso dei primi nove mesi 2022 la saturazione degli impianti è stata pari a circa il 90%. Nello stabilimento di Bollate è stata avviata la produzione cycling, mentre per quello messicano di Silao è stato confermato il piano di crescita della capacità – a servizio dell’intero Nord America – che raggiungerà gli 8,5 milioni di pneumatici High Value entro il 2025, in linea con il piano industriale (7,2 milioni a fine 2022). A fronte della volatilità innescata dalla crisi ucraina, da quella
dei semi conduttori e da quella energetica, è stato inoltre implementato un piano di azioni di mitigazione volto ad assicurare la continuità delle attività produttive.
Programma Digitalizzazione
Nel corso dei primi nove mesi è stato adottato il nuovo CRM che consente una gestione integrata dei clienti, è stata avviata la copertura delle principali fabbriche con la tecnologia Industrial Internet of Things per migliorare ulteriormente l’efficienza dei processi di produzione ed è stata completata la Cloud Strategy per garantire la continuità del business, la riduzione dei rischi di cyber security, minori costi di gestione e una riduzione di emissioni di CO2 (-40% rispetto alla precedente infrastruttura)
I ricavi nei primi nove mesi sono stati pari a 5.033,3 milioni di euro, con una crescita del 26,5% rispetto al corrispondente periodo 2021. La crescita organica è stata del +20% (+6,5% l’effetto derivante dai cambi e dall’iperinflazione in Argentina e Turchia). I ricavi High Value rappresentano il 71,4% del fatturato totale, in linea con i primi nove mesi 2021.
Nel terzo trimestre 2022 i ricavi sono stati pari a 1.836,3 milioni di euro, con una crescita del 29,8% rispetto al terzo trimestre 2021 (+21,2% la variazione organica escludendo l’effetto cambi pari a +8,6%)
Nei primi nove mesi 2022 i volumi complessivi sono risultati invariati per effetto di un diverso trend tra l’High Value (+6,6%) e lo Standard (-7,6%) sia sul Car sia sul Moto. Nel terzo trimestre 2022 i volumi complessivi sono stati pari a+1,8% (+8,2% High Value e -5,7% Standard).
Sul Car la crescita dei volumi nei nove mesi è stata pari a +2,2% (+0,2% il mercato). Sul Car ≥18”, in particolare, la crescita dei volumi è stata pari a +9,4%, a fronte di un mercato in crescita del +6,8%. Nel dettaglio:
▪ +10,1% nel canale Ricambi (mercato +5,3%), con un rafforzamento in Nord America e in Apac;
▪ +8,5% nel Primo Equipaggiamento (+9,2% il mercato) per effetto di una maggiore selettività a favore del Car ≥19” e dell’elettrico.
Sul Car ≤17” è proseguita la riduzione dell’esposizione sullo Standard (-6,4% i volumi Pirelli rispetto a -1,4% del mercato) con una maggiore focalizzazione sul mix di prodotto e di canale. Stabile il trend sul canale Ricambi (-0,4% i volumi Pirelli, -2,8% il mercato) per effetto delle vendite sui calettamenti più elevati. Sul Primo Equipaggiamento i volumi sono calati del -23,9% (+3,4% il mercato) per effetto sia della maggiore selettività su tale canale sia dell’impatto della crisi russa a seguito del blocco della produzione auto da parte dei principali produttori.
I volumi Car nel terzo trimestre 2022 sono cresciuti del +4% (+3,1% il mercato), grazie a un rafforzamento sul Car ≥18” (+12,2% i volumi Pirelli rispetto al +9,5% del mercato), in particolare sul canale Ricambio (+4,5% i volumi Pirelli, +0,7% il mercato). Sostenuta la crescita sul Primo Equipaggiamento (+24,3% i volumi Pirelli, +25,2% il mercato) che beneficia della forte ripresa della produzione auto.
Sul Car ≤17’’ nel terzo trimestre 2022 la flessione dei volumi Pirelli è stata pari a -5,6% (+1,6% il mercato), con un calo del 4,7% sul canale Ricambi (-3,1% il mercato) e del 9,1% sul Primo Equipaggiamento (+21,2% il mercato).
Negativo il trend dei volumi Moto (-7,5% i volumi nei primi nove mesi, -3,5% nel terzo trimestre) per effetto del calo delle vendite sullo Standard (-19,4% nei primi nove mesi, -8,8% nel terzo trimestre) a seguito della riduzione dell’esposizione su tale segmento con la chiusura – nel terzo trimestre 2021 – della fabbrica brasiliana Moto di Gravataì. Positivo, invece, il trend dei volumi sull’ High Value Moto (+5% nei nove mesi, +2,5% nel terzo trimestre), in particolare in Europa e Nord America grazie alla rinnovata gamma di prodotti Road e Touring.
Il price/mix ha registrato nei nove mesi un significativo incremento pari a +20% supportato da:
- gli aumenti di prezzo in tutte le Region per contrastare la crescente inflazione dei fattori produttivi;
- il miglioramento del mix di prodotto, legato alla progressiva migrazione da Standard ad High Value e al miglioramento del micro-mix di entrambi i segmenti.
Il price/mix nel terzo trimestre è stato pari a +19,4% (di poco inferiore rispetto a quello dei trimestri precedenti) ma con un maggior contributo della componente prezzo.
L’impatto cambi è stato positivo del 6,5% nei nove mesi (+8,6% nel terzo trimestre) per effetto dell’apprezzamento delle principali valute rispetto all’euro (nei nove mesi +12% il Dollaro Usa, +10% il Renminbi, +16,5% il Real e +19% il Rublo).
L’Ebitda adjusted nei primi nove mesi 2022 è stato pari a 1.079,2 milioni di euro, in crescita del +20,7% rispetto a 894,0 milioni di euro del corrispondente periodo 2021.
L’Ebit adjusted nei primi nove mesi 2022 è pari a 753,5 milioni di euro (598,8 milioni di euro nel corrispondente periodo 2021), con un margine Ebit adjusted pari al 15%, stabile rispetto allo stesso periodo 2021. Il contributo delle leve interne (price/mix ed efficienze) ha più che compensato le negatività dello scenario esterno (materie prime e inflazione). Più in particolare l’Ebit Adjusted riflette:
- il positivo effetto del price/mix (+677,4 milioni di euro) e del Piano di Competitività (+85,6 milioni di euro), che ha più che compensato l’incremento del costo delle materie prime (-364,7 milioni di euro) e l’impatto negativo dell’inflazione dei costi produttivi (-226,7 milioni di euro), l’incremento degli ammortamenti (-19,8 milioni di euro) e degli altri costi (-24,9 milioni di euro, concentrati questi ultimi nel terzo trimestre);
- il positivo effetto dei cambi per 27,7 milioni di euro, mentre risulta non materiale il contributo dei volumi (+0,1 milioni di euro).
Nel terzo trimestre l’Ebit adjusted è stato pari a 271,9 milioni di euro, in crescita del 22,8% rispetto ai 221,4 milioni del terzo trimestre 2021 grazie al forte contributo delle leve interne. L’Ebit margin adjusted si attesta al 14,8%, in calo rispetto al terzo trimestre 2021 per l’effetto diluitivo sulla marginalità dovuto all’impatto dei cambi e per l’incremento degli altri costi legati principalmente all’impatto della riduzione delle scorte e a maggiori accantonamenti per il piano di incentivazione del management a breve termine.
L’Ebit nei primi nove mesi 2022 è stato pari a 632,2 milioni di euro, in crescita del 48,3% rispetto ai 426,3 milioni di euro nel corrispondente periodo 2021 e include ammortamenti di intangible asset identificati in sede di PPA per 85,3 milioni di euro (in linea con i primi nove mesi 2021) e oneri non
ricorrenti, di ristrutturazione e altro per 36 milioni di euro, in decisa flessione rispetto al dato dei primi nove mesi 2021 (-87,2 milioni di euro).
Il risultato da partecipazioni è stato positivo per 3,1 milioni di euro (+1,6 milioni nei primi nove mesi 2021).
Gli oneri finanziari netti dei primi nove mesi 2022 sono aumentati di 38,2 milioni di euro a 145,1 milioni (106,9 milioni nei primi nove mesi 2021).
Le mutate condizioni di mercato e gli interventi da parte delle banche centrali hanno portato a un incremento del costo del debito su base annua (calcolato come media degli ultimi dodici mesi) al 3,51% al 30 settembre 2022 dal 2,38% del 31 dicembre 2021. Tale incremento riflette in particolare l’aumento dei tassi d’interesse legati alla copertura dei rischi in Brasile e in Russia, parzialmente controbilanciato da una riduzione degli oneri finanziari della capogruppo, grazie al miglioramento delle condizioni economiche previste contrattualmente per la riduzione della leva finanziaria.
Le imposte nei primi nove mesi sono state pari a -130,9 milioni di euro a fronte di un utile ante imposte di 490,2 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 26,7%.
L’utile netto nei primi nove mesi 2022 è stato pari a 359,3 milioni di euro, in crescita del +52,1% rispetto ai 236,2 milioni di euro dei primi nove mesi 2021, che riflette principalmente il miglioramento della performance operativa.
Nel terzo trimestre 2022 l’utile netto è stato pari a 126,3 milioni di euro, in crescita del +20,7% rispetto ai 104,6 milioni di euro del terzo trimestre 2021.
Il flusso di cassa netto ante dividendi nei primi nove mesi 2022 è stato pari a -323,2 milioni di euro, in miglioramento di 53,5 milioni di euro rispetto ai -376,7 milioni di euro dei primi nove mesi 2021.
Il flusso di cassa netto della gestione operativa nei primi nove mesi è stato positivo per 87,4 milioni di euro, in miglioramento di 171,9 milioni di euro rispetto ai -84,5 milioni di euro del corrispondente periodo 2021, e riflette:
- la crescita dell’Ebit adjusted;
- minori investimenti materiali e immateriali per 24,6 milioni di euro (188,7 milioni di euro nei primi nove mesi 2022, rispetto a 213,3 milioni del corrispondente periodo 2021) legati sia alla ripianificazione e riallocazione geografica dei progetti di investimento – per effetto del mutato contesto esterno – sia ai ritardi nella consegna di alcuni macchinari per effetto della disponibilità della componentistica elettronica;
- un maggior assorbimento di cassa legato al capitale di funzionamento e altro per 47,0 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi 2021 (pari a -752,6 milioni di euro dai precedenti -705,6 milioni di euro) riconducibile all’aumento delle scorte (22,9% l’incidenza sui ricavi, 20,5% al 31 dicembre 2021), principalmente di materie prime. Tale dinamica riflette gli effetti dell’inflazione e le azioni di riduzione dei rischi legati alla supply chain in un contesto economico e di mercato volatile. Ottimizzate le scorte di prodotto finito (16% il peso sui ricavi, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2021) per effetto della significativa riduzione della scorta di prodotto finito Car in riduzione di circa 600 mila pezzi nel terzo trimestre (-0,4 punti percentuali la riduzione dell’incidenza delle scorte di prodotto finito sui ricavi rispetto al 30 giugno 2022).
- Il capitale circolante è stato inoltre influenzato:
• dall’incremento dei debiti commerciali (25,5% il peso sui ricavi al 30 settembre 2022, in aumento di circa 4 punti percentuali rispetto al 30 settembre 2021) che riflettono la crescita dell’attività di business nonché l’aumento delle scorte;
• dalla crescita dei crediti commerciali in valore assoluto, ma con un peso sui ricavi sostanzialmente in linea al dato al 30 settembre 2021 (18,3%).
Il flusso di cassa netto ante dividendi nel terzo trimestre 2022 è stato positivo per 140,5 milioni di euro, in miglioramento di 36,2 milioni rispetto a +104,3 milioni di euro del corrispondente periodo 2021 grazie al trend del flusso di cassa netto della gestione operativa.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2022 è pari a -3.390,5 milioni di euro (-3.714,9 milioni al 30 settembre 2021 e -2.907,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021), con un assorbimento di cassa netto ante dividendi pari a -323,2 milioni di euro (-376,7 milioni nei primi nove mesi 2021) per effetto della consueta stagionalità del business.
Il margine di liquidità al 30 settembre 2022 è pari a 2.532,2 milioni di euro che garantisce la copertura delle scadenze sul debito fino al primo trimestre 2024.
Sul fronte della sostenibilità, nei primi nove mesi 2022 nell’ambito delle misure a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è proseguito il Progetto globale Excellence in Safety, insieme alle costanti attività di miglioramento in tutte le fabbriche.
Dal punto di vista ambientale è proseguito il percorso verso la decarbonizzazione, che ha visto:
• la formalizzazione lo scorso giugno del proprio Net Zero Commitment a Science Based Target initiative (SBTi);
• la validazione da parte di SBTi dei nuovi obiettivi dell’azienda sulla riduzione delle emissioni di gas serra, a fronte del raggiungimento dei precedenti obiettivi di Scopo 1 e 2 con quattro anni di anticipo rispetto al target. I nuovi target prevedono azioni coerenti con l’obiettivo di contenimento della temperatura media globale entro +1,5°C, oltre alla riduzione delle emissioni della catena di fornitura delle materie prime (Scopo 3).
A livello di prodotto, in linea con la propria strategia di Eco&Safety Design, Pirelli ha lanciato a febbraio il nuovo Scorpion Summer, pneumatico con labelling di classe A / B – i massimi livelli di performance definiti dagli standard europei – per quanto riguarda la resistenza al rotolamento, l’aderenza sul bagnato e la rumorosità.
La Ricerca e Sviluppo sui materiali innovativi sta beneficiando dell’introduzione di processi virtuali che utilizzano intelligenza artificiale, dal disegno all’industrializzazione dei materiali, con una riduzione dei tempi di sviluppo del 30%. Tali processi consentono, inoltre, la riduzione dei prototipi di materiali del 20%, con un conseguente risparmio di materie prime.
Rilevanti anche i risultati raggiunti nella riduzione del tasso di usura (cd wear rate) del pneumatico, con miglioramenti fino al 33% per le nuove linee di prodotto rispetto alle linee precedenti.
È, inoltre, aumentato il peso degli obiettivi ESG a livello di remunerazione variabile del management con un focus sull’equilibrio di genere, sui ricavi da prodotti Eco & Safety performance[1], sulla riduzione delle emissioni assolute di CO2 e sul posizionamento di Pirelli nel Dow Jones Sustainability World Index ATX Auto Component sector.
L’impegno di Pirelli sul fronte della Sostenibilità è stato riconosciuto in data 21 ottobre 2022 dalla conferma della posizione di Leader globale di Sostenibilità per il settore ATX Auto Components nell’ambito del Corporate Sustainability Assessment 2022 di S&P Global con un punteggio pari a 85 punti (+8 punti sul 2021) rispetto alla media di settore pari a 24 punti. Molteplici le aree di gestione in cui Pirelli ha ottenuto top score tra cui Governance e Due Diligence in ambito diritti umani, gestione delle risorse naturali e riduzione delle emissioni di CO2. Massimo punteggio anche in ambito innovazione e cyber security, oltre che per la completezza e la trasparenza della rendicontazione sociale e ambientale.
OUTLOOK DI MERCATO/TARGET
In uno scenario economico estremamente volatile, si prevede per il mercato globale dei pneumatici Car una domanda in leggera flessione (-0,4% rispetto al 2021, flat la precedente indicazione) a causa del rallentamento della domanda Ricambio (-2% rispetto al -1% precedentemente indicato), in particolar modo in Europa, dove l’avvio della campagna Winter è previsto in ritardo per le elevate temperature, e in Cina, dove proseguono i lockdown. In miglioramento, invece, il trend sul Primo Equipaggiamento (+5% i volumi di mercato rispetto al +4% indicato precedentemente) grazie alla ripresa della produzione auto sullo Standard.
Confermata la resilienza della domanda High Value, con un mercato Car ≥18’’, atteso in crescita del +6% (+7% la precedente indicazione). In particolare:
- sul Primo Equipaggiamento confermata la crescita del +10%, guidata dalla Cina, per effetto degli aiuti governativi, e dall’Europa;
- sul Ricambio i volumi sono attesi in crescita di circa il +4% (circa +5% la precedente indicazione) per il citato rallentamento della domanda in Europa e in Cina.
Per il Car ≤17’’ si prevede un calo dei volumi di circa il -2% (in linea con la precedente indicazione), con il Primo Equipaggiamento in crescita di circa il +2% (circa +1% in precedenza) e con il canale Ricambio atteso in flessione di circa il -3% (circa -2,5% in precedenza).
PIRELLI AGGIORNA I TARGET 2022
Sulla base della solida performance operativa dei primi nove mesi, Pirelli aggiorna i target 2022.
Ricavi attesi a circa 6,5 miliardi di euro (tra ~6,2 e ~6,3 miliardi di euro il precedente target), per effetto di:
- price/mix in miglioramento a ≥+17% (~+13,5% / ~+14,5% la precedente indicazione) grazie all’implementazione degli aumenti di prezzo e a un miglior andamento del mix di prodotto;
- volumi totali attesi invariati rispetto al 2021 (tra ~+0,5% e ~+1,5% la precedente indicazione) quale risultante tra volumi in crescita di circa il +5% sull’High Value e la progressiva riduzione dell’esposizione sullo Standard (volumi in calo di circa il -6%);
- effetto cambi in miglioramento e atteso ora positivo a circa +5% (circa +2,5% la precedente stima)
Ebit Margin Adjusted atteso pari a ~15% (in linea con la precedente indicazione), con un miglioramento in valore assoluto grazie al crescente contributo del price/mix che compensa il maggior impatto delle materie prime e dell’inflazione
- Generazione di cassa netta ante dividendi attesa a circa 480 milioni di euro (tra ~450 e ~470 milioni di euro la precedente indicazione) grazie al miglioramento della performance operativa e a un’efficace gestione del circolante
- Investimenti confermati pari a circa 390 milioni di euro (~6% dei ricavi)
- Posizione finanziaria netta confermata pari a ~-2,6 miliardi di euro con un rapporto fra Pfn/ Ebitda Adjusted atteso a circa 1,9 volte (≤ 2 volte la precedente indicazione)
- ROIC atteso a ~19%, in linea con la precedente indicazione
Aggiornamento del Piano Industriale
Con l’esercizio 2022 si chiude la prima fase del Piano Industriale 2021-2022|2025 presentato al mercato il 31 marzo 2021. Sulla base dei risultati dei primi nove mesi e dei target 2022 sopra indicati, e della performance conseguita nel 2021, il biennio si chiuderà con risultati nettamente superiori alle attese. In particolar modo la generazione di cassa cumulata ante dividendi del biennio 2021-2022 è prevista pari a ~910 milioni di euro rispetto ai ~700/~800 milioni di euro indicati a marzo 2021.
La società comunicherà i target 2023 in occasione della pubblicazione dei risultati preliminari 2022, previsti nel mese di febbraio 2023, e aggiornerà nel secondo trimestre 2023 i target per il triennio 2023- 2025, confermando l’obiettivo di deleverage con un rapporto Posizione Finanziaria Netta/Adjusted Ebitda pari a circa 1 volta a fine 2025.
Attività in Russia
Come già reso noto in occasione della pubblicazione dei risultati del primo semestre 2022, Pirelli ha sospeso gli investimenti nelle proprie fabbriche in Russia con eccezione di quelli destinati alla sicurezza. La Russia nel 2021 rappresentava il 3% del fatturato – circa il 4% nei primi nove mesi 2022 – e circa l’11% della capacità car di gruppo, principalmente standard e per circa la metà dedicata all’export.
Pirelli ha attivato una serie di iniziative per mitigare gli effetti del conflitto nell’ambito del contingency plan preannunciato a febbraio. Nel rispetto delle sanzioni internazionali imposte dall’Ue che prevedono il divieto di import di prodotti finiti russi in Ue e il divieto di esportazione di alcune materie prime in Russia a partire dal secondo semestre, Pirelli ha:
- orientato la produzione al mercato domestico;
- identificato fonti alternative sui flussi import/export, con la progressiva attivazione delle forniture
di prodotti finiti dalla Turchia e dalla Romania in sostituzione dell’export russo verso i mercati
europei e il ricorso a fornitori di materie prime prevalentemente locali in sostituzione dei fornitori
europei; - diversificato i fornitori di servizi logistici al fine di assicurare la continuità delle forniture di
prodotti finiti e di materie prime; - garantito il supporto finanziario attraverso banche locali.
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