In Spagna frode carosello sui pneumatici per oltre 23,5 milioni di euro, Italia coinvolta
L’Agenzia delle Entrate e la Polizia spagnole hanno scoperto una frode Iva intracomunitaria nel settore dei pneumatici di oltre 23,5 milioni di euro. 22 persone sono state arrestate e 9 perquisizioni sono state effettuate nelle abitazioni dei principali indagati e in varie sedi aziendali in Spagna. Il comunicato del Ministero spagnolo delle Finanze e della Pubblica Amministrazione non specifica come, ma sarebbero coinvolti anche altri Paesi, tra cui anche l’Italia.
Gli indagati avrebbero simulato una serie di operazioni di acquisto e vendita di pneumatici nuovi tra aziende, mettendo in atto la solita ‘frode carosello’ per evadere l’IVA. In questo modo è stato possibile abbassare il prezzo delle gomme significativamente al di sotto del prezzo di mercato, monopolizzando l’attività di vendita ai distributori e rendendo più difficile la concorrenza, dal momento che nessun fornitore, operante in regime di legalità, può competere con i prezzi generati detraendo la percentuale Iva frodata.
L’accusa è di reati contro la finanza pubblica, il riciclaggio, la falsificazione di documenti e l’appartenenza a ben tre organizzazioni criminali che hanno agito in maniera coordinata sul territorio spagnolo tra il 2017 e il 2020.
L’operazione, come dettagliato dall’Agenzia delle Entrate, è iniziata nel 2018, quando l’Unità di ispezione regionale di Valencia, in coordinamento con l’Ufficio nazionale per le indagini sulle frodi (ONIF) dell’Agenzia delle Entrate, insieme all’Unità per la criminalità economica e fiscale della Polizia nazionale (UDEF), ha rilevato l’esistenza di una rete commerciale internazionale, il cui obiettivo era frodare la tesoreria pubblica, per eludere l’Iva e ottenere rimborsi fiscali indebiti .
In questa frode sono stati coinvolti diversi Paesi dell’Unione Europea, come Italia, Francia e Portogallo.

