Saturazione linea ferroviaria del Brennero – Baumgartner: “Si rischia di invertire il trend verso l’intermodale, se la ferrovia non può soddisfare la domanda di trasporto merci l’Austria sospenda i divieti”
La linea ferroviaria del Brennero, che costituisce una via di transito cruciale per il trasporto merci da e verso l’Europa, ha ormai raggiunto un livello critico di saturazione. Da anni la linea è al limite della propria capacità, come lo sono anche i terminali per il trasbordo dei mezzi a sud e nord delle Alpi. Il recente blocco di prenotazione attuato per il terminale ferroviario di Colonia, che comprende anche trasporti intermodali da e per il Quadrante d’Europa di Verona, rappresenta un ultimo emblematico esempio di tale critica situazione.
“Sempre più spesso ci troviamo nella condizione di non riuscire ad imbarcare semirimorchi e container sul sistema ferroviario – ha dichiarato il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner – cancellazioni dei treni, lunghe attese ai terminali ferroviari per il trasbordo e l’ impossibilità di trovare spazio anche sull’autostrada viaggiante ROLA stanno mettendo in seria difficoltà i nostri associati e più in generale tutti coloro che hanno deciso di sposare il trasporto intermodale”.
“La situazione è molto rischiosa in quanto potrebbe invertire il trend in atto di spostamento di traffico dalla strada alla ferrovia – prosegue Baumgartner – Se la ferrovia non riesce a soddisfare la domanda di trasporto merci attraverso il Brennero occorre che l’Austria sospenda i blocchi per i veicoli pesanti attuati negli anni, così da poter usufruire dell’infrastruttura stradale per l’intero arco della giornata ed evitare il congestionamento della tratta ferroviaria, senza arrecare danni al sistema di interscambio delle merci con il resto d’Europa”.
Secondo uno studio congiunto condotto dai Ministeri dei trasporti di Italia, Austria e Germania, infatti, il volume di traffico ferroviario di merci nell’asse del Brennero dovrebbe aumentare tra il 53% e il 95% nei prossimi otto anni, raggiungendo un incremento percentuale di circa il 215% entro il 2040, rendendo di fatto necessario un potenziamento infrastrutturale della tratta che ad oggi non risulta sufficiente per garantire un’efficace circolazione delle merci.
Gli aumenti del traffico dovuti allo spostamento delle merci dalla strada alla ferrovia, incrementati anche dai divieti settoriali per i veicoli pesanti imposti dal Tirolo, e la costante necessità di manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria stanno di fatto mettendo in difficoltà le società di trasporto che negli ultimi anni hanno puntato sul trasporto intermodale di merci, spostando quote sempre maggiori di traffico dalla strada alla ferrovia