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Bertolotti: servono sostegni all’industria della gomma

La guerra tra Russia e Ucraina sta avendo importanti conseguenze sull’industria dei pneumatici, come vi abbiamo riportato in numerosi articoli. Quasi un mese fa il direttore generale della German Rubber Industry Association (WdK), Boris Engelhardt, affermava: “Il nerofumo è un materiale indispensabile per la produzione e finora più di un terzo proviene dalla Russia. Le consegne russe stanno sparendo e le capacità europee non sono sufficienti a coprire la domanda. Inoltre, le produzioni europee [di carbon black] sono in gran parte alimentate con gas russo, quindi c’è una situazione di doppio rischio”, ha continuato Engelhardt.

Ora, anche Assogomma, a margine di una comunicazione sul cambio gomme, dà la sua opinione sul tema, spingendosi anche a dire che sono necessari interventi di sostegno all’industria per compensare i pesanti rincari subiti.

“Siamo in un momento di grandi tensioni che producono anche una mancanza di materie prime e conseguente innalzamento dei costi di produzione, come non si è mai registrato negli ultimi decenni” dice Fabio Bertolotti – Direttore di Assogomma – “il 40% del carbon black consumato nella UE, indispensabile per la produzione di articoli in gomma, pneumatici compresi, proveniva da Russia e Bielorussia: un flusso interrotto da quasi due mesi. Stesso discorso per i rinforzi metallici utilizzati nei pneumatici, nei tubi, nei nastri trasportatori, ecc. Non ci sono alternative praticabili a breve termine. A ciò si aggiungano i costi energetici con rincari di 3/4 volte rispetto al 2021. Sono quindi necessari interventi di sostegno all’industria della gomma affinché si possano compensare gli aumenti dei costi produttivi ormai fuori controllo. Inevitabilmente si avranno effetti sulla disponibilità e sui rincari dei prodotti finiti.”

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