Nokian resta in Russia, azioni giù del 13%
Lunedì 21 le azioni di Nokian Tyres all’Helsinki Stock Exchange sono scese del 13%, in seguito alla dichiarazione da parte del produttore finlandese di pneumatici di voler continuare a produrre in Russia, nonostante il ritiro di molti dei suoi concorrenti a causa dell’offensiva militare del Paese contro l’Ucraina. L’azienda si aspetta infatti che la domanda superi l’offerta, proprio in esito alla decisione di sospendere la produzione da parte di aziende come Bridgestone, Continental e Michelin.
Nokian Tires non ha tuttavia intenzione di trarre vantaggio dalla situazione, bensì condanna la guerra in tutti i modi possibili e rimane dalla parte della pace. Tuttavia il fatto di avere una enorme fabbrica a San Pietroburgo le impone di riflettere attentamente su cosa fare su come “evitare che finisca nelle mani sbagliate“. E’ vero infatti che il Ministro delle finanze russo ha dichiarato alcuni giorni fa l’intenzione di varare la procedura di fallimento accelerato e vendita delle società che decidono di lasciare la Russia.
La situazione è indubbiamente delicata per Nokian Tyres, che l’anno scorso ha prodotto oltre l’80% dei suoi pneumatici in Russia. Secondo gli analisti, abbandonare il Paese potrebbe ridurre le entrate di Nokian Tyres di circa il 50%, pari a 750-850 milioni di euro, e il risultato operativo del 66%, pari a 200 milioni di euro.

