Gommisti

Le 3 priorità di Calì, confermato alla guida dei gommisti di CNA

Giuseppe Calì sarà per altri quattro anni il rappresentante dei gommisti italiani della CNA. Sabato 2 ottobre si è svolta infatti l’elezione, che ha confermato il ruolo alla guida del comparto di Calì, che dice: “riprendiamo il percorso da dove si era interrotto, dopo questi due anni purtroppo contrassegnati dal Covid”.

Giuseppe Calì riparte con rinnovato entusiasmo, per cercare di tutelare la categoria che rappresenta e di affrontare quelli che considera i tre problemi più urgenti: lo smaltimento dei PFU, l’inadempienza di molti siti di vendita online relativamente al contributo PFU e il trend delle officine multi-servizio, che necessita di formazione e monitoraggio professionale.

“Oggi il problema chiave per il gommista riguarda i PFU e il loro smaltimento. E’ il punto debole più critico, che deve assolutamente essere affrontato e risolto”, afferma Calì“Con CNA stiamo già lavorando da tempo e molto seriamente ad un progetto di tracciabilità, che tuteli le aziende che sono in grado di dimostrare che acquistano regolarmente i pneumatici e che pertanto hanno il diritto di avere il servizio di ritiro puntuale dei PFU”.

Per quanto riguarda lo smaltimento dei pneumatici venduti online in Italia da aziende estere, Calì sottolinea che il nuovo D.M. 182 prevede già che ci sia un rappresentante legale in Italia, che ha l’obbligo di versare il contributo ai consorzi e alle strutture che si occupano del ritiro. “La legge c’è, ma purtroppo non tutte le aziende di e-commerce lo stanno applicando”,dice Calì. “In questo modo, non solo mettono in difficoltà i gommisti tradizionali, ma contribuiscono anche ad aumentare il quantitativo di pneumatici immessi sul mercato in eccedenza, rispetto a quanto si dovrebbe raccogliere.”

Ultimo obiettivo del nuovo mandato di Calì è regolamentare il settore autoriparazione. In occasione infatti del convegno CNA che si è svolto a Roma il 3 ottobre, si è discusso del fatto che il mercato delle officine si sta trasformando da centri specializzati a centri multi-servizio. “Questo è un passaggio che si deve fare nei tempi e nei modi più corretti e professionali”, conclude Calì. “Chi decide di ampliare l’attività, inserendo ad esempio il servizio di gommista, di meccatronico o di carrozziere, ha solo due strade: o far frequentare un corso di formazione ai responsabili dell’attività o assumere un operatore qualificato. Ritengo che sia importante monitorare con attenzione questo passaggio, perché non venga meno la professionalità del settore e dei servizi erogati alla clientela. Dobbiamo affrontare seriamente gli elementi più critici, come la formazione e la dotazione di attrezzature e strumentazioni minime, magari anche con una revisione della legge che regolamenta la nostra professione, la n. 122/1992 “Disposizioni in materia di sicurezza della circolazione stradale e disciplina dell’attività di autoriparazione”.


Giuseppe Calì, primo da sinistra, è stato riconfermato alla guida dei gommisti di CNA

“Mi aspetto grande partecipazione, di fare sistema, di fare rete, di fare squadra” così Francesca Soardi, neoeletta presidente nazionale coordinatore di CNA Servizi alla Comunità in occasione del consiglio elettivo dell’Unione, preceduto dallo svolgimento dei consigli elettivi dei mestieri che compongono la stessa unione.

Nel corso del consiglio ampio spazio è stato dato agli scenari che interessano il settore dell’automotive, uno dei più rappresentati tra i mestieri dell’unione. Dalla panoramica di Marc Aguettaz, Country Manager per il mercato italiano di GIPA, dedicata alla ricerca e all’innovazione dei motori sono emerse criticità e prospettive che coinvolgono molti dei settori: dal meccatronico ai pneumatici.

“E’ attraverso la partecipazione e il gioco di squadra che speriamo di centrare i nostri obiettivi. Dobbiamo portare molto supporto alle imprese, dimostrare di saperle rappresentare, far percepire il nostro spirito di appartenenza” ha osservato Soardi. Un filo conduttore attraversa i mestieri, dalla cura del verde alle officine, dalle tintolavanderie alle carrozzerie: “vedo possibilità di interazione, anche laddove sembra che alcune attività non collimino” ha aggiunto poi.

Nel corso del consiglio è intervenuto il presidente nazionale CNA, Daniele Vaccarino: “molti mestieri sono in ripresa, altri meno”, ha osservato. “I vostri mestieri sono ancora in affanno, ma dobbiamo guardare con fiducia ad alcune questioni nuove”. In particolare, Vaccarino ricorda le nuove politiche europee in tema di conti pubblici e le risorse senza precedenti stanziate, che “ci permetteranno quella crescita di cui da tempo avevamo bisogno, purché sia strutturale e continua” è stato l’auspicio. E allo stesso tempo il monito: “Non possiamo accontentarci di questi sei punti di crescita, perché ne abbiamo persi 9. Dobbiamo correre in modo continuativo e strutturale, e per farlo è necessario che le risorse dell’Europa siano indirizzate bene”. Vaccarino ha ricordato l’impegno di CNA affinché le risorse siano indirizzate con un’attenzione particolare al mondo delle piccole imprese. “La seconda grande sfida è sul terreno delle riforme” ha detto. Riforme indispensabili su fisco, giustizia, concorrenza e burocrazia. Quanto agli investimenti, Vaccarino ha ricordato che la trasformazione dell’auto è uno degli aspetti più evidenti emersi in questi mesi: “la decisa spinta verso auto elettriche è una tendenza forte, quasi una moda, ma è il segno del cambiamento in atto, evidente anche negli altri settori che qui oggi sono rappresentati. Auguro buon lavoro a tutti” ha concluso Vaccarino.

I presidenti nazionali di mestiere, eletti in occasione dei singoli consigli elettivi sono:

Francesco Circosta– Meccatronici

Daniele Tarenzi – Carrozzerie

Giuseppe Calì – Gommisti

Maurizia D’Agostino– Tintolavanderie

Rinaldo Favilli – Operatori giardini e verde

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