BKT: l’innovazione è scienza, ma anche arte

Il nostro Istituto Tecnico UDCT era proprio come un’impresa: avevamo a che fare con 7 diverse tecnologie e quindi era come lavorare nella realtà. Il mio progetto dell’ultimo anno è stato quello di produrre lattice acrilico mediante processo di polimerizzazione in laboratorio per l’uso di leganti nel rivestimento della carta. Quell’esperienza mi ha probabilmente indirizzato verso la Ricerca e l’Innovazione.

Come descriverebbe la sua presenza in azienda, intendo come persona, rispetto al ruolo di responsabile R&D?

Ovviamente non posso separare rigorosamente la mia persona dal mio ruolo. La Ricerca & Sviluppo è la spina dorsale di ogni processo innovativo. Oltre alla cura e alla preoccupazione per le persone, BKT, che considero la mia famiglia, ha un focus sul lungo termine e si impegna per la qualità. Sento che il mio lavoro quotidiano è apprezzato e molto supportato dal management – non solo per gli ingenti investimenti nella nostra divisione, ma anche per il clima molto favorevole, aperto e ricettivo alle novità. Questo mette me e il mio team in grado di anticipare le tendenze tecnologiche – vera chiave dell’innovazione.

Quindi si considera più un innovatore che un ricercatore?

Secondo me la ricerca è uno strumento, uno strumento essenziale. Ma nessuno fa ricerca solo per il gusto di fare ricerca. L’obiettivo generale è l’innovazione e questo significa un processo di apprendimento senza fine. Anche una buona parte della curiosità naturale è essenziale. Mi considero decisamente un innovatore.

Ho parlato con alcuni dei suoi colleghi e lei è considerato come una mente molto brillante. Qual è il suo segreto personale?

Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere. Perché non esiste un pulsante che ti faccia emergere un’idea. Il brainstorming è senza dubbio importante. In qualche modo le idee escono dal nostro cervello e ci conducono alla realizzazione del nostro compito. A volte hai queste idee quando sei al lavoro, quando sei immerso nel tuo mondo tecnologico e parli con i tuoi colleghi.

Ma ad essere sincero, sento che la maggior parte delle mie idee emergono solitamente durante i momenti di relax. Potrebbe accadere mentre si cena con la famiglia o si guarda un film, quando si va a fare una passeggiata o si fa qualsiasi altra attività nel tempo libero.

Mr. Vaidya, so che lei ha un hobby speciale parlando di relax…

Amo fare ritratti a matita e dipingere. Ho iniziato a fare ritratti a matita quando avevo 17 anni. A quell’età ero affascinato dal ritrarre le star del cinema. Ma recentemente ho ricominciato a dipingere durante la pandemia e ora amo dipingere i paesaggi.

Per me la pittura è anche un antidoto allo stress. Adoro usare linee, punti, macchie e colori per creare qualcosa che posso vedere nella mia mente e fissarlo su una tela. Quando crei una piccola opera d’arte, è come mettere in pausa tutta il resto. L’arte è bella e meditativa.

È bello scoprire come una mente scientifica come la sua sia anche quella di un artista che condivide le sue emozioni attraverso i suoi dipinti.

Penso che questo non sia affatto sorprendente. Ci sono stati molti grandi scienziati, che sono stati anche artisti ispiratori. Basta prendere Leonardo da Vinci e il suo famoso dipinto Monna Lisa. Samuel Morse, l’inventore del codice morse, era un pittore. Albert Einstein era un violinista. Puoi persino tornare indietro nel tempo a Isaac Newton o persino a Socrate.

Ad essere onesti non era mia intenzione paragonarmi a menti così straordinarie. È solo per dire che scienza e arte non sono una contraddizione, perché si tratta sempre di creatività.

Vorrei farle alcune domande rapide e personali. C’è un Paese dove non è mai stato e che vorrebbe visitare? E perché?

Vorrei viaggiare per vedere le antiche piramidi in Egitto. Non ci sono mai stato prima. Mi piacerebbe anche fare un safari africano, in un ambiente selvaggio.

Ha figli o nipoti?

Ho una figlia e un figlio. Mia figlia ha 40 anni, è sposata con 2 figli di 12 e 5 anni e vive nel New Jersey, USA. Mio figlio ha 34 anni e lavora per Intel in California, USA.

Le piace lo sport, Mr. Vaidya?

Giocavo a badminton durante i miei giorni al college e infatti ero anche campione del college. Mi piace il cricket che è molto popolare in India e adoro anche guardare il tennis. Attualmente non pratico nessuno sport, ma mi piace guardarlo.

È una persona così impegnata, ha tempo per guardare la tv o un film?

Una volta tornato a casa dal lavoro, mi diverto a guardare le serie TV o i film su Netflix dopo cena.

Passiamo alla nostra ultima domanda che è imperativa in tutti i nostri inspiring talk: a parte la pittura, qual è la sua più grande passione, Mr. Vaidya?

Mi appassiona esplorare nuove strade. È così che abbiamo lanciato gli pneumatici radiali per agricoltura, poi per applicazioni mining e infine anche pneumatici solidi. Sono anche molto attento alla perfezione in qualunque cosa sviluppi. Il risultato deve essere il migliore. Voglio che anche i miei junior seguano questa strada, quindi mi piace insegnare e spiegar loro nei dettagli, fino al punto in cui tutto è assolutamente chiaro.