Mercato

Rajiv Poddar si racconta su BKT Network

È andato in onda su BKT Network il terzo episodio degli Inspiring Talks, la serie di interviste inedite trasmesse sulla TV digitale BKT che portano gli spettatori dietro le quinte della grande famiglia dei professionisti BKT.

Ospite di questa inedita puntata è Rajiv Poddar, Joint Managing Director di BKT.

Il lavoro, la famiglia, lo sport, il cibo e altre passioni: questi e molti altri i temi toccati nel talk, a partire proprio dalla sua esperienza nella gestione del business di BKT.

Rajiv, lei fa parte della terza generazione del management team di BKT, è così?

Esatto, proprio così. Fu mio nonno, Mr. Mahabirprasad Poddar, a fondare l’azienda assumendo poi il ruolo di presidente, mentre ora a gestirla c’è Mr. Arvind Poddar, mio padre. Quindi si, io rappresento la terza generazione della famiglia Poddar nella gestione dell’attività.

Che ricordi ha di suo nonno?

Sicuramente lo ricordo come un pioniere, un grande leader e un innovatore. Le persone lo chiamavano “il Padre dell’industria delle gomme” per il suo contributo visionario a questo settore.  Sono davvero orgoglioso di tutto quello che ha fatto, e ancora di più perché ancora oggi viene ricordato con affetto e rispetto dalle persone che operano nell’industria degli pneumatici.

So che prima di lavorare presso l’Headquarter ha lavorato presso gli stabilimenti BKT. Ci potrebbe raccontare qualcosa di queste esperienze?

Certo, ho iniziato il mio percorso presso gli stabilimenti produttivi di BKT dove ho lavorato per quasi un anno, acquisendo così nozioni sui diversi processi di ciascun dipartimento.

Ho lavorato nel reparto di Engineering & Maintenance per poi passare alle Risorse Umane e infine alla Produzione, dove ho avuto l’opportunità di costruire in prima linea gli pneumatici. È stata un’esperienza fondamentale per la mia crescita personale e professionale.

Cosa significa invece crescere in una famiglia di imprenditori?

Sicuramente gli affari entrano a far parte nella vita quotidiana già da quando si è molto giovani.

In questo modo è davvero facile assimilare attitudini e abilità imprenditoriali che normalmente si acquisiscono solo dopo molti anni di esperienza e di lavoro. Nella mia famiglia sono questi gli asset che si tramandano di generazione in generazione e che rappresentano perfettamente il nostro motto, ovvero “Together is Perfect”.

A proposito di questo, “Together is Perfect” è anche il motto che utilizzate per le vostre attività di sponsorizzazione sportiva. Lei è una persona sportiva?

Chi mi conosce sa che sono un grande appassionato di sport, che sia kabaddi, cricket, calcio o qualsiasi altro sport di squadra. Credo che lo sport abbia molto da insegnare alle persone: in primis come lavorare in squadra e supportare i tuoi compagni, rispettando allo stesso tempo i propri avversari. Questa grande passione che ho per lo sport si riflette in effetti nelle sponsorizzazioni di BKT.

Deve essere fantastico per lei conciliare gli affari con la sua passione.

Certamente è così, anche se la realtà è molto più articolata. Mi spiego meglio: restare competitivi al giorno d’oggi è possibile solo grazie al coinvolgimento di professionisti che svolgono le loro attività con passione per raggiungere gli obiettivi dell’azienda. Competizione, passione e il desiderio di raggiungere gli obiettivi prefissati sono i valori che accomunano BKT e lo sport. Quello sportivo è un mondo davvero affascinante: i tifosi diventano un tutt’uno con la loro squadra del cuore quando si tratta di sostenerla in un match importante. 

Quindi, in realtà, non si tratta solo di conciliare affari e passione: si tratta davvero di condividere i valori.

E lo sport può essere considerato come un modello quando parliamo di condivisione di valori?

Sono sicuro che rappresenti un’importante vetrina per la promozione di valori positivi all’interno della società in generale. Dimostrando questi valori sul campo e al di fuori del campo, gli sportivi possono diventare dei veri e propri modelli positivi da seguire, in particolare per i giovani.

A proposito di ragazzi, sicuramente il fatto che lei abbia iniziato a lavorare così giovane può essere d’ispirazione per molti di loro. Cosa vorrebbe dire a questo proposito?

Iniziare a lavorare quando si è giovani offre sicuramente una serie di vantaggi. Uno di questi è che le persone con molta più esperienza di solito tendono a condividere le loro conoscenze e abilità e i trucchi del mestiere. Poi, con il passare del tempo e con l’esperienza, si diventa sempre più autonomi e si trova la propria strada.

Chi sono le persone a cui lei si ispira di più, sia da un punto di vista professionale che personale?

Devo ammettere che entrambi mio nonno e mio padre sono fonti di grande ispirazione per me, soprattutto per il modo in cui hanno interagito e interagiscono con le persone sia all’interno che al di fuori del contesto lavorativo. Ho ancora molto da imparare da loro.

Ora qualche domanda più personale. So che ha due figlie meravigliose. Cosa significano per lei?

Significano tutto per me, come tutti i padri le adoro. I momenti migliori per me sono quelli passati insieme a loro.

Immagino il suo ruolo in BKT comporti frequenti viaggi e trasferte. Come riesce a conciliare la sua vita lavorativa con quella privata?

È vero, viaggio molto e in diverse parti del mondo per lavoro, ma non posso lamentarmi: durante le trasferte ho l’opportunità di conoscere molte persone e vedere molti luoghi. Ammetto però che in quelle occasioni sento davvero la mancanza di mia moglie e delle mie bambine. È vero anche che la tecnologia aiuta molto però: spesso utilizziamo video call per rimanere in contatto. In questo modo riesco ad essere vicino a loro ovunque io sia.

E cosa ci dice di sua moglie? Lavora anche lei in azienda? Da quanto tempo siete sposati?

Io e mia moglie Khusboo siamo sposati da oltre 12 anni. Si, anche lei lavora in azienda. In effetti lei ha avuto un ruolo fondamentale nell’implementazione dei software gestionali in BKT.

Un’altra curiosità: la sua città preferita.

Senza dubbio Londra. Ho vissuto in questa metropoli per sei anni e per me è come una seconda casa.

Parliamo ora di cibo: le piace cucinare?

Si, soprattutto cibo italiano: pasta e risotto sono i due piatti che mi riescono meglio.

È più un tipo da Netflix o da TV? E qual è il suo film preferito?

Decisamente Netflix. Come genere preferisco le commedie. Sarei capace di vedere tutti gli episodi della serie Friends in soli due giorni, ad esempio.

Grazie. Un’ultima domanda, ormai un must per i nostri Inspiring Talks.

Qual è la sua più grande passione?

Molto facile, le mie più grandi passioni sono la mia famiglia, il mio lavoro e lo sport.

Qui la puntata originale e completa

© riproduzione riservata
made by nodopiano