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BKT e CSR: siamo tutti responsabili

In un episodio speciale sulla sua piattaforma TV, BKT racconta le esperienze più importanti di questo ultimo biennio in ambito sociale. Dai progetti sulla malnutrizione all’istruzione, dal sostegno in ambito sanitario fino alle iniziative educative-sportive. Sono davvero tanti i volti della filosofia “We Care”.

Ci vorrebbe un documentario di molte ore per raccontare l’altra BKT, non quell’azienda che parla alla comunità business, ma che rivolge la sua attenzione alle persone comuni, a quelle in particolare che vivono la difficoltà nel loro quotidiano.

In questo documentario potremo vedere i bambini che grazie a BKT hanno un pasto completo garantito al giorno e che possono andare a scuola; oppure conoscere da vicino coloro che si adoperano per la realizzazione dei progetti della BKT Foundation. Viaggeremo dal Sudafrica all’India, per poi passare dalla foresta amazzonica e tornare in Italia, perché la solidarietà non ha confini.

BKT sta raccogliendo tutte queste testimonianze negli episodi in onda sulla sua TV digitale, il BKT Network. Nel primo appuntamento si parla soprattutto di impegno verso il sociale, mentre nei prossimi si affronteranno le iniziative messe in atto da BKT nell’emergenza pandemica e per la salvaguardia ambientale.

Ospiti speciali della prima puntata: Viyailaxmi Poddar, Presidentessa di BKT Foundation, Rajiv Poddar, Joint Managing Director di BKT e Gabriella Usiello, Marketing Manager & Communication di BKT Europe.

Sig.ra Poddar, oggi molte aziende sono coinvolte in progetti CSR; in questo contesto, BKT ha creato la BKT Foundation. Potrebbe presentarci la Fondazione?

BKT Foundation è nata circa dieci anni fa con l’obiettivo di aiutare i bambini. Siamo consapevoli degli squilibri sociali che colpiscono i più deboli, i non protetti e i più vulnerabili. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei nostri progetti sostiene direttamente i bambini o le loro famiglie.

I bambini sono la nostra risorsa, hanno bisogno della nostra protezione speciale e tutti loro meritano la libertà, una vita dignitosa e un futuro dignitoso.

Tutto questo concetto può essere riassunto nel significativo motto della fondazione “We Care”, che è pienamente in linea anche con la filosofia aziendale di BKT.

“We Care”, solo due semplici parole, ma riproducono un messaggio molto forte e importante. Gabriella, i progetti di CSR sono una parte essenziale della filosofia di BKT, è così?

Naturalmente. Come azienda multinazionale riteniamo di avere un’enorme responsabilità e dobbiamo essere un esempio. E desideriamo svolgere un ruolo attivo contribuendo quanto più possibile.

La responsabilità sociale è sempre stata al centro della nostra visione aziendale. Il nostro modello di business può anche essere definito come un modello sociale poiché BKT è realmente coinvolta nelle attività sociali, che sono una delle nostre massime priorità.

BKT si prende cura delle persone, del loro benessere e dell’ambiente in cui vivono.

BKT Foundation è nata proprio con questo l’auspicio di andare oltre il business. “We Care” è un claim pienamente in linea con la filosofia aziendale di BKT.

Due parole molto profonde e significative.

Rajiv, so che la Fondazione sostiene progetti nell’ambito della salute e dell’istruzione, ci puoi dare una visione più approfondita in merito?

Abbiamo attivato molte iniziative. Non solo sosteniamo oltre 800 ragazze fornendo loro istruzione scolastica gratuita nello Stato del Rajasthan, vicino agli stabilimenti BKT di Bhiwadi e Chopanki, ma sosteniamo anche gli studi post-laurea a brillanti studenti di college e università, sia in India che all’estero. Oltre a questo, in collaborazione con la Fondazione Akshaya Patra, supportiamo da anni un importante programma di mense scolastiche che fornisce pasti a oltre 1,4 milioni di bambini in 10.000 scuole situate in dieci regioni, per combattere fame e malnutrizione.

Alcuni dei vostri progetti sono realizzati in collaborazione con il governo indiano?

Esattamente. Sempre in collaborazione con la Fondazione Akshaya Patra, abbiamo sostenuto un progetto che ha consentito la costruzione di una cucina della mensa comunitaria nella città di Bhuj, che ospita il più recente impianto produttivo di BKT.

La nuova cucina della mensa comunitaria, che è stata ufficialmente aperta nel gennaio 2019, di fatto fa parte dei programmi del governo locale nell’ambito nutrizione. La mensa può fornire pasti a 50mila studenti appartenenti alle scuole locali.

Lo scopo è incoraggiare le famiglie svantaggiate a mandare i propri figli a scuola, ottenendo il supporto concreto di un pasto gratuito. Il progetto combina e incarna due pilastri essenziali per il futuro: alimentazione e istruzione.

L’impegno di BKT non si limita all’India, ma si spinge oltre i confini che si estendono a tutti i continenti. Gabriella, puoi raccontarci qualcosa sulle iniziative internazionali di BKT?

A livello internazionale abbiamo sostenuto e organizzato tante attività per i bambini e le famiglie. Ad esempio, la nostra iniziativa di Natale dello scorso anno, “Dona un Momento”, è nato sull’idea che il tempo sia il regalo più prezioso che possiamo condividere. Diciamo che il regalo perfetto è condividere momenti d’amore.

Con questa iniziativa abbiamo sostenuto due ONG: la prima in Francia, Play International. Abbiamo raccolto e donato 12mila euro coinvolgendo le persone attraverso la nostra campagna: per ogni foto condivisa con l’hashtag “donate a moment”, abbiamo donato 1 euro. La seconda ONG è qui in Italia, Dynamo Camp. Anche per loro abbiamo raccolto la stessa cifra.

Supportiamo anche molte iniziative simili nel mondo dello sport.

BKT e lo sport sono una coppia inseparabile. L’azienda e il freestyler di calcio Iya Traoré hanno una collaborazione che va ben oltre la presenza dell’atleta alle fiere e ai principali eventi aziendali di BKT in tutto il mondo. Iya, originario della Guinea, sostiene il suo Paese con la sua fondazione aiutando i ragazzi di età compresa tra 8 e 28 anni attraverso programmi sportivi ed educativi. Gabriella, qual è il ruolo di BKT in tutto questo?

BKT svolge un ruolo attivo nel progetto fornendo alla scuola della Fondazione IYA il materiale necessario agli studenti. L’azienda supporta anche alcuni piccoli ospedali attraverso la fornitura di strumentazione medica e pannelli solari per la produzione di corrente elettrica necessaria per i servizi ospedalieri.

Avete anche organizzato attività di raccolta fondi con una grande star del calcio, Paolo Rossi, l’indimenticabile Campione del mondo di calcio del 1982 – cha ha donato tre magliette autografate con il numero 20 indossate durante la Coppa del Mondo 82.

Nel 2018 BKT ha organizzato una cena di gala con Paolo Rossi come guest star, che nell’occasione ha messo all’asta tre delle sue maglie della nazionale. Sono stati raccolti e donati complessivamente oltre 15mila euro all’associazione no profit Parada Italia, che offre aiuti ai bambini che vivono nelle strade di Bucarest in condizioni di grave difficoltà.

Tutti gli ospiti presenti hanno gareggiato in un’asta incredibile piena di emozioni, facendo offerte sempre più alte fino all’ultimo. In questo modo è stato raccolto un totale di 7.700 euro. BKT ha deciso poi di raddoppiare l’importo per sostenere pienamente le iniziative di Parada Italia.

È forte dunque il senso di responsabilità che BKT sente nei confronti della comunità. Non solo una scelta etica, ma una profonda convinzione che un brand riconosciuto possa (e debba) influenzare positivamente il pubblico, spingendo così altri a continuarne l’esempio: “We care” più che una filosofia, è uno stile di vita, perché indica un atteggiamento che coinvolge allo stesso tempo i cuori, le menti e le mani di chi sceglie di farlo proprio (Mrs. Viyailaxmi Poddar, Presidentessa di BKT Foundation).

Qui la puntata originale e completa:

https://www.bkt-network.com/we-care-corporate-social-responsibility
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