Mercato

I produttori coreani di pneumatici verso il collasso?

Il campanello d’allarme arriva da The Korea Times che, analizzando i bilanci semestrali dei tre player coreani dell’industria dei pneumatici, Hankook Tire, Kumho Tire e Nexen Tire, vede all’orizzonte un possibile “collasso“.

Il fatturato delle tre aziende insieme, nel primo semestre del 2020, è sceso a 4,53 trilioni di won, in calo del 18,8%, rispetto allo stesso periodo del 2019. Le vendite di Hankook da gennaio a giugno sono calate del 17,2%, quelle di Kumho del 18% e quelle di Nexen del 24,9%. In pratica nel primo semestre si è perso oltre 1 trilione di won, pari a 842 milioni di dollari, di vendite.

La causa principale è sicuramente il protratto declino del mercato automotive globale, a causa della pandemia. Ma, secondo il quotidiano coreano, ci sono altri elementi che aggravano la situazione delle tre aziende: calo degli ordini, conflitti familiari e dispute sindacali.

Gli ordini delle Cause auto per i primi equipaggiamenti sono drasticamente diminuiti e la ripresa, secondo gli analisti, è lenta. In particolare pesa sulle tre aziende il calo degli ordini delle case automobilistiche nazionali. Inoltre Hyundai, che un tempo usava le gomme d’importazione solo per i modelli di punta, ora utilizza Michelin, Goodyear, Pirelli, Continental e altri pneumatici di importazione per i suoi nuovi modelli Hyundai e Kia.

Ci sono poi i problemi interni delle aziende.

La famiglia proprietaria di Hankook Tire è coinvolta in un conflitto per il controllo del gruppo. La scorsa settimana, Cho Hyun-sik, vice presidente di Hankook Technology Group e primo figlio del presidente Cho Yang-rai, ha rilasciato una dichiarazione in cui metteva in dubbio la recente decisione di suo padre di cedere la sua quota del 23,59% in Hankook Technology al secondo figlio. Nella dichiarazione, il figlio maggiore ha espresso dubbi sulla capacità di suo padre di prendere decisioni giuste e ha dichiarato che si unirà a una causa intentata da sua sorella Cho Hee-kyung per la tutela legale del padre.

Se Hankook Tire è coinvolta in una faida familiare, Kumho Tire è invece in disputa con il sindacato dei lavoratori temporanei. A luglio, infatti, con l’obiettivo di trasformare i lavoratori a termine in dipendenti full time a tempo indeterminato, il sindacato ha presentato a un tribunale locale una richiesta di sequestro dei conti bancari della società. La richiesta è stata accolta e l’azienda si è trovata nell’impossibilità di pagare i dipendenti, fornitori e partner. Il 25 agosto un altro tribunale ha sospeso l’esecuzione dell’ordinanza di sequestro. In alcuni casi, però, era ormai troppo tardi, perché alcuni fornitori avevano già chiuso i loro contratti con il produttore di pneumatici, lasciando l’azienda in difficoltà.

Insomma, il quotidiano coreano vede foschia all’orizzonte. Se il declino delle vendite accomuna un po’ tutte le aziende del settore, a livello globale, le problematiche interne potrebbero infatti minare la ripresa dei player coreano. Secondo l’industria automobilistica coreana, la ripresa sarà lenta e le incertezze pesano sul settore, determinando una pressione al ribasso anche sui prezzi delle azioni.

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