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Da PFU a materie prime, la partnership di Michelin con Enviro

Per l’industria dei pneumatici e per la società in generale, i pneumatici fuori uso rappresentano un problema significativo. Ogni anno infatti circa 1 miliardo di pneumatici raggiunge la fine vita ed è fondamentale trovare soluzioni per avviarli a una seconda vita, trasformandoli in nuove materie prime. E’ con questo scopo che Michelin ha acquisito una partecipazione del 20% in Enviro, una giovane azienda svedese di 20 persone, per un totale di 32.526.262 di corone svedesi, pari a circa 3 milioni di euro.

Enviro svilupperà e industrializzerà su larga scala una tecnologia innovativa di pirolisi che consente dare una nuova vita ai PFU. Tramite un processo chimico caratterizzato da un consumo energetico minimo, infatti è possibile ottenere dei nuovi prodotti di qualità, come il nerofumo, oli di pirolisi e gas di sintesi, che possono essere riutilizzati, come materie prime rigenerate, nei processi produttivi di diversi settori industriali.

L’accordo prevede che Enviro renda disponibile la sua tecnologia innovativa di pirolisi, pur mantenendone i diritti di brevetto, mentre Michelin mette a disposizione il know-how e le risorse di ricerca e sviluppo.

Con questa partnership, siglata il 15 aprile, Michelin deterrà 116.165.223 azioni dell’azienda svedese fondata nel 2001, diventandone il principale azionista. E’ prevista la costruzione di una fabbrica per l’industrializzazione della tecnologia, di cui verranno comunicati i dettagli in un secondo momento, e vi è un accordo di fornitura congiunta tra le due aziende.

“La partnership che abbiamo appena firmato con Enviro si adatta perfettamente alla visione “All Sustainable” di Michelin. Dopo l’acquisizione di Lehigh Technologies nel 2017, specialista in micro-polveri ad alta tecnologia derivate da pneumatici riciclati, questa è un’ulteriore prova dell’impegno a lungo termine di Michelin per il riciclaggio e la mobilità sostenibile”, ha dichiarato Sonia Artinian-Fredou, Business Director Services and Solutions per la divisione High Technology Materials.

Tra le due società sono ancora in corso di definizione i dettagli dell’accordo, che dovrebbe essere finalizzato entro la metà del 2020.

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