Nuovo Decreto: gommisti e officine tra le attività essenziali
Ieri sera Conte ha firmato il decreto che definisce le attività essenziali che potranno continuare a essere aperte (sotto l’elenco completo). Il decreto è in vigore da oggi 23 marzo, ma le aziende avanno tempo per completare la chiusura fino a mercoledì 25.
La lista delle attività comprende la manutenzione e riparazione di autoveicoli (codice ATECO 45.2) e il Commercio di parti e accessori di autoveicoli (codice ATECO 45.3). Gommisti e officine, quindi, possono restare aperti. L’apertura non è, chiaramente, obbligatoria, come già scritto in questo articolo. Chi preferisce rimanere chiuso lo può fare, come anche rimanere disponibile solo per le emergenze.
La lista delle attività essenziali
- Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali
- Pesca e acquacoltura
- Estrazione di carbone
- Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale
- Attività dei servizi di supporto all’estrazione di petrolio e di gas naturale
- Industrie alimentari
- Industria delle bevande
- Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali
- Fabbricazione di spago, corde, funi e reti
- Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento)
- Confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro
- Fabbricazione di imballaggi in legno
- Fabbricazione di carta
- Stampa e riproduzione di supporti registrati
- Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
- Fabbricazione di prodotti chimici
- Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
- Fabbricazione di articoli in gomma
- Fabbricazione di articoli in materie plastiche
- Fabbricazione di vetrerie per laboratori, per uso igienico, per farmacia
- Fabbricazione di apparecchi per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche
- Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici e di apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità
- Fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura
- Fabbricazione di macchine per l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco (incluse parti e accessori)
- Fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori)
- Fabbricazione di macchine per l’industria delle materie plastiche e della gomma (incluse parti e accessori)
- Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche
- Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza
- Fabbricazione di casse funebri
- Riparazione emanutenzione installazione di macchine e apparecchiature
- Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
- Raccolta, trattamento e fornitura di acqua
- Gestione delle reti fognarie
- Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali
- Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti
- Ingegneria civile
- Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni
- Manutenzione e riparazione di autoveicoli
- Commercio di parti e accessori di autoveicoli
- Per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori
- Commercio all’ingrosso di materie prime agricole e animali vivi
- Commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, bevande e prodotti del tabacco
- Commercio all’ingrosso di prodotti farmaceutici
- Commercio all’ingrosso di libri riviste e giornali
- Commercio all’ingrosso di macchinari, attrezzature, macchine, accessori, forniture agricole e utensili agricoli, inclusi i trattori
- Commercio all’ingrosso di altri mezzi ed attrezzature da trasporto
- Commercio all’ingrosso di strumenti e attrezzature ad uso scientifico
- Commercio all’ingrosso di articoli antincendio e infortunistici
- Commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti per autotrazione, di combustibili per riscaldamento
- Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte
- Trasporto marittimo e per vie d’acqua
- Trasporto aereo
- Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti
- Servizi postali e attività di corriere
- Alberghi e strutture simili
- Servizi di informazione e comunicazione
- Attività finanziarie e assicurative
- Attività legali e contabili
- Attività di direzione aziendali e di consulenza gestionale
- Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
- Ricerca scientifica e sviluppo
- Attività professionali, scientifiche e tecniche
- Servizi veterinari
- Servizi di vigilanza privata
- Servizi connessi ai sistemi di vigilanza
- Attività di pulizia e disinfestazione
- Attività dei call center
- Attività di imballaggio e confezionamento conto terzi
- Agenzie di distribuzione di libri, giornali e riviste
- Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
- Istruzione
- Assistenza sanitaria
- Servizi di assistenza sociale residenziale
- Assistenza sociale non residenziale
- Attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali
- Riparazione e manutenzione di computer e periferiche
- Riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari
- Riparazione e manutenzione di altre apparecchiature per le comunicazioni
- Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa
- Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico
Il testo del Decreto in PDF: clicca qui
Il testo del discorso del Presidente Conte
Buonasera a tutti, sin dall’inizio ho scelto la linea della trasparenza, la linea della condivisione, ho scelto di non minimizzare, non nascondere la realtà che ogni giorno è sotto i nostri occhi. Ho scelto di rendere tutti voi partecipi della sfida che siamo chiamati ad affrontare, è la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo Dopoguerra. In questi giorni durissimi, siamo chiamati a misurarci con immagini, con notizie che ci feriscono, ci lasciano un segno che rimarrà sempre impresso nella nostra memoria, anche quando questo, ci auguriamo presto, sarà finito.
La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova, questi decessi per noi, per i valori con cui siamo cresciuti, per i valori che ancora oggi noi condividiamo, non sono semplici numeri, quelle che piangiamo sono persone, sono storie di famiglie che perdono gli affetti più cari.
Le misure sin qui adottate, l’ho già detto, richiedono tempo prima che possano spiegare i loro effetti, dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole con pazienza, con responsabilità, con fiducia. Sono misure severe, ne sono consapevole, rimanere a casa, rinunciare a radicate abitudini, non è affatto facile ma non abbiamo alternative, in questo momento dobbiamo resistere perché solo in questo modo riusciremo a tutelare noi stessi e a tutelare le persone che amiamo.
Il nostro sacrificio di rimanere a casa è per altro minimo, se paragonato al sacrificio che stanno compiendo altri concittadini, negli ospedali, nei luoghi cruciali per la vita del Paese c’è chi rinuncia, chi rischia molto di più. Penso in particolare innanzitutto ai medici, agli infermieri ma penso anche alle Forze dell’ordine, alle Forze armate, agli uomini e alle donne della Protezione Civile, ai commessi dei supermercati, ai farmacisti, agli autotrasportatori, ai lavoratori dei servizi pubblici, anche ai servizi dell’informazione, donne e uomini che non stanno andando semplicemente a lavorare, ma compiono ogni giorno un atto di grande responsabilità verso l’intera nazione. Compiono un atto di amore verso l’Italia intera.
Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo: la decisione assunta dal Governo è quella di chiudere, nell’intero territorio nazionale, ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria, cruciale, indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali.
Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati, con le associazioni di categoria, per stilare una lista dettagliata in cui sono indicate le filiere produttive delle attività dei servizi di pubblica utilità, quelli che sono più necessari per il funzionamento dello Stato in questa fase di emergenza.Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Quindi, fate attenzione, non abbiamo previsto nessuna restrizione sui giorni di apertura dei supermercati. Invito tutti a mantenere la massima calma, non c’è ragione di fare una corsa agli acquisti, non c’è ragione di creare code che in questo momento non si giustificano affatto. Continueranno a rimanere aperte anche farmacie, parafarmacie, continueranno a venire assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari. Assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali, ad esempio i trasporti. Assicureremo ovviamente anche tutte le attività connesse, accessorie, funzionali a quelle consentite, a quelle essenziali.Assicureremo ovviamente anche tutte le attività connesse, accessorie, funzionali a quelle consentite, a quelle essenziali.
Al di fuori delle attività ritenute essenziali, consentiremo solo lo svolgimento di lavoro modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale.
Rallentiamo il motore produttivo del Paese, ma non lo fermiamo.
È una decisione non facile, ma è una decisione che ci consente, ci predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio.
È una decisione che si rende necessaria, oggi in particolare, per poter contenere quanto più possibile la diffusione dell’epidemia.
L’emergenza sanitaria – ma lo avevamo previsto – sta tramutando in piena emergenza economica, ma a voi tutti dico: “Lo Stato c’è. Lo Stato è qui”. Il Governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa e ripartire quanto prima.
Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte, come una catena a protezione del bene più importante: la vita. Se dovesse cedere anche solo un anello, questa barriera di protezione verrebbe meno, esponendoci a pericoli più grandi, per tutti.
Quelle rinunce che oggi vi sembrano un passo indietro, domani ci consentiranno di prendere la rincorsa e ritornare presto nelle nostre fabbriche, nei nostri uffici, nelle nostre piazze, fra le braccia di parenti, di amici.
Stiamo rinunciando alle abitudini più care, lo facciamo perché amiamo l’Italia, ma non rinunciamo al coraggio e alla speranza nel futuro. Uniti ce la faremo