Marchisagomme, titolare assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta
Gianfranco Marchisa, ex titolare di Marchisagomme di Cuneo, è stato assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta distrattiva, collegata al fallimento del punto vendita nel maggio 2008. Per Marchisa il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 6 anni e per il coimputato Angelo Debono 2 anni, ma il tribunale di Cuneo ha ritenuto che le prove erano insufficienti, assolvendo i due perchè “il fatto non sussiste”.
Marchisa stesso, nel 2011, aveva accusato di concussione un ufficiale della Guardia di Finanza, che era stato assolto l’anno seguente. Secondo Marchisa, infatti il colonnello Gerardo Imbimbo aveva preteso nel 2001 un pagamento di 450 milioni di lire in cambio un rimborso Iva di 4,5 miliardi di lire.
Fu poi proprio il colonnello della Guardia di Finanza di Cuneo a consegnare nel 2012 alla Procura il rapporto sulle indagini relative al fallimento di Marchisagomme, secondo cui non tornavano i conti riguardo a 1,7 milioni di euro fatturati da Debono, titolare della società Linea Gomme, aperta nel luglio 2007 e chiusa nel dicembre 2008, con funzione, secondo l’accusa, di “cartiera” che avrebbe aiutato Marchisa a uscire dal fallimento, grazie alle fatture per prestazioni inesistenti. Nelle indagini erano finiti anche molti prelevamenti e 17 assegni incassati da persone vicine all’imputato. La difesa ha invece sostenuto che la cessione delle gomme era realmente avvenuta, portando a dimostrazione i documenti di trasporto.