Farnese Pneumatici: respinto il concordato
E’ stata respinta dal tribunale di Viterbo la proposta di concordato depositata lo scorso aprile da Farnese Pneumatici. La non ammissibilità della domanda, già comunicata ai dipendenti, è stata dichiarata con decreto del tribunale stesso il 17 dicembre 2019.
Dopo la richiesta di concordato, lo scorso giugno Farnese Pneumatici, insieme a Cgil, Cisl e Uil, aveva raggiunto un accordo ministeriale per 12 mesi di cassa integrazione per i 57 dipendenti.
Secondo quanto riporta la testata locale Tusciaweb, Farnese Pneumatici avrebbe proposto al Tribunale di Viterbo di pagare ai creditori il 25% del debito totale, che si aggirerebbe attorno ai 40 milioni di euro.
Secondo i sindacati, sentiti da Tusciaweb, l’azienda rischia ora di andare verso il fallimento. I dirigenti delle sigle sindacali, che dichiarano di non avere ancora ricevuto notizia ufficiale del non accoglimento del concordato da parte del Tribunale, si metteranno in contatto con l’azienda e nel frattempo hanno fatto le conciliazioni per la cassa integrazione per 45 lavoratori su 57 che sono stati licenziali.
Se dovesse essere decretato il fallimento, verrebbe licenziata anche la decina di dipendenti rimasti sul posto, con l’obiettivo di vendere i 52.000 pneumatici a magazzino e recuperare i crediti aperti.