Lo slittamento dei volumi dei pneumatici vettura nell’ultimo decennio
Il mercato nell’ultimo decennio è molto cambiato, con l’entrata in Europa di nuovi player dal Far East, che hanno eroso quote di mercato ai produttori europei, giapponesi e nordamericani. In particolare, lo slittamento è significativo in termini di volumi, anche se, nell’ultimo anno il trend sembra essersi interrotto.

Gli ultimi dati, pubblicati nello studio di Astutus Research, mostrano che i protagonisti tradizionali, storici e leader del settore pneumatici hanno visto diminuire i volumi di vendita in Europa, mentre i produttori cinesi, quelli dell’area ASEAN e alcuni altri player li hanno visti aumentare.
L’azienda specializzata nell’analisi del mercato pneumatici afferma che, complessivamente, i dieci principali produttori di gomme vettura e trasporto leggero con sede in Giappone, Europa e Nord America hanno perso quasi 6 punti percentuali della quota di mercato dalla fine del 2011 (dato relativo ai volumi di pneumatici OE e aftermarket). In parte ciò riflette una scelta strategica di alcuni player di concentrarsi sui segmenti premium di maggior valore del mercato.
Nel giungere a questa conclusione, Astutus Research classifica i vari attori del mercato globale dei pneumatici in gruppi che presentano caratteristiche simili.
Il gruppo più grande, detto J-E-NA, comprende dieci produttori di pneumatici con sede in Giappone, Europa e Nord America, tutte aziende affermate nel tempo, con un’impronta produttiva globale, inclusa una quota significativa al di fuori della loro regione di origine. Queste aziende hanno anche reti di distribuzione globali, marchi forti e prezzi medi di vendita più elevati. Player come Bridgestone, Michelin e Goodyear operano nella maggior parte dei segmenti dell’industria dei pneumatici, ma il gruppo comprende anche aziende più focalizzate su una gamma ristretta di applicazioni, come Cooper e Pirelli.

All’interno del gruppo J-E-NA ci sono state negli anni performance significativamente diverse: Sumitomo Rubber Industries (SRI) e Continental hanno effettivamente ottenuto miglioramenti significativi, mentre Goodyear e Cooper Tire hanno registrato il calo più marcato della quota di mercato.
In Goodyear, la riduzione dei volumi è stata in parte strategica, in quanto l’azienda si è ‘spostata’ per ridurre le vendite di pneumatici meno redditizi e concentrarsi su pneumatici di diametro maggiore che consentono dei margini superiori. Dal punto di vista produttivo, Goodyear ha eliminato alcune capacità costose o incentrate su segmenti non premium, aggiungendo invece capacità produttive nel segmento premium. Allo stesso modo, Cooper Tire ha dichiarato l’intenzione e sta quasi completando il processo di ridurre le vendite di pneumatici a marchio privato all’ingrosso, su cui genera margini inferiori.
Collettivamente, il gruppo J-E-NA sembra aver frenato la perdita di quote di mercato dal secondo trimestre del 2018 e nel 2019.
La quota di mercato dei coreani
I tre produttori coreani formano un secondo gruppo di player che, complessivamente, sono quelli più focalizzati sul segmento dei pneumatici vettura e light truck. Sebbene la stragrande maggioranza della loro capacità produttive si trovi in Corea e Cina, queste aziende hanno anche aperto sedi produttive anche in ‘Europa orientale (Nexen e Hankook) e negli Stati Uniti (Hankook e Kumho). Il loro prezzo di vendita medio rimane inferiore a quello del gruppo J-E-NA, tuttavia il differenziale si è ridotto in modo significativo negli ultimi cinque anni.
I tre produttori coreani, considerati collettivamente, hanno preso quote di mercato; ciò è dovuto principalmente al calo dei volumi di Kumho, compensati però dalla crescita di quelli di Nexen. Le vendite globali di pneumatici PCLT di Kumho sono infatti inferiori del 20% rispetto al 2011 ed è sceso dall’ottavo all’undicesimo posto nella classifica mondiale.
Il calo della quota di mercato aggregata per i produttori coreani si concentra nel periodo dalla metà del 2017; mentre Nexen ha aumentato in modo significativo la sua quota a partire dal 2011, recentemente ha limitato la capacità produttive. Astutus Research si aspetta tuttavia che la quota di mercato globale dell’azienda veda un ulteriore aumento, poiché la sua nuova struttura nella Repubblica Ceca è in fase di accelerazione della produzione.
Gli “altri” nuovi player in crescita da Cina e ASEAN
Il grafico di Astutus Research mostra la quota di mercato cumulativa per gli altri player del mercato, guidata da aziende con sede in Cina e nella regione dell’ASEAN (Giti con sede a Singapore, Cheng Shin a Taiwan e Linglong nella Cina continentale) e alcuni concorrenti provenienti da India, Turchia, Iran e Russia, con Apollo Tyres che domina nel settore vettura e trasporto leggero.
Insieme, questi “altri” produttori hanno guadagnato una quota di mercato superiore al 6% dal 2011 a oggi. Ancora una volta, all’interno di questa tendenza aggregata si è registrato un significativo tasso di abbandono. Alcuni produttori hanno infatti ottenuto sostanziali guadagni, mentre altri hanno perso quote o completamente fallito.
Il gruppo della Grande Cina e dell’ASEAN è cresciuto rapidamente e i concorrenti in genere hanno un focus internazionale, con una forte quota delle vendite export. Sebbene la maggior parte della capacità di pneumatici vettura e light truck per queste aziende sia nel loro mercato interno, molti hanno acquisito o costruito stabilimenti in altri paesi asiatici a basso costo (in particolare Thailandia e Vietnam). Più recentemente alcuni hanno anche deciso o annunciato progetti per impianti produttivi PCLT negli Stati Uniti (Giti Tire) e in Europa (Linglong).
Giti e Cheng Shin (Maxxis) sono i principali player all’interno di questo gruppo, na anche Linglong, ZC Rubber, Sailun e Sentury, che hanno aggiunto capacità produttiva in patria e all’estero. Linglong, in particolare, ha scalato rapidamente in classifica dei produttori e – come previsto da Astutus Research – ha superato Cheng Shin e Kumho raggiungendo la decima posizione.
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I dati presentati in questo articolo fanno parte dello studio di settore pubblicato da Astutus Research e disponibile online
- Pubblicato a settembre 2019, il report è aggiornato con gli ultimi dati di mercato analizzati da Astutus Research;
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