GdF, Dogane e Assogomma, una task force per la sicurezza e la legalità nelle gomme
La regia del sequestro a Genova dei 5 container di pneumatici provenienti dalla Cina, per un peso complessivo di circa 52 tonnellate, l’equivalente di circa 5.000 gomme, è in capo a Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane e Assogomma, che hanno operato con l’obiettivo di tutelare la sicurezza degli automobilisti e il lavoro degli operatori del settore che operano nella legalità. I responsabili delle tre istituzioni hanno ufficializzato ulteriori dichiarazioni e commenti relativamente alle gomme oggetto di sequestro, che erano destinate ad un grossista, che le avrebbe poi distribuite sul territorio nazionale mediante una rete di gommisti per la vendita.
Il Generale B. Renzo Nisi, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Genova ha affermato: “Grazie alla professionalità dei nostri uomini che con un lavoro meticoloso hanno individuato cinque container sospetti, siamo riusciti a bloccare l’ingresso e la successiva distribuzione di prodotti potenzialmente pericolosi per la sicurezza stradale. Ringrazio l’Agenzia delle Dogane e Assogomma per il lavoro di squadra e sono sicuro che questo sia solo il primo, molto importante tassello di una futura collaborazione più ampia”.
L’importante sequestro di pneumatici recanti mendaci indicatori prestazionali, uno dei più imponenti mai operati in Italia, trova collocazione nella specifica attività di contrasto all’importazione ed alla distribuzione, sul territorio nazionale, di merce non rispondente agli standard qualitativi e di sicurezza previsti dalla restrittiva normativa di settore.
I pneumatici rinvenuti riportavano, non solo false informazioni di fabbricazione, attraverso l’apposizione di date posteriori a quelle di effettiva produzione, ma certificavano livelli di efficienza prestazionale dubbi e potenzialmente pericolosi; un complesso sistema di frode ingegnosamente ideato avente la finalità di porre in commercio pneumatici dichiarati adeguati a qualsiasi condizione metereologica, ma in realtà non in possesso di tali requisiti.
Un pneumatico postdatato non può essere commercializzato perché la data di fabbricazione è un obbligo di legge a livello mondiale che non può essere derogato. Questa è un’importante informazione per il Costruttore del pneumatico che, nel caso riscontrasse un problema, deve prontamente informare l’Autorità competente e porre in essere azioni finalizzate a diffondere la conoscenza presso i consumatori fino al richiamo del prodotto stesso.
Una data di fabbricazione errata non consente la tracciabilità del prodotto.
La data di produzione non ha nulla a che vedere con la data di scadenza del pneumatico che non può essere definita preventivamente all’atto della fabbricazione in quanto dipende dalle condizioni di immagazzinamento (temperatura, umidità, fonti di calore, luce, ecc.) e dalle condizioni di utilizzo (tipologia di auto, strada, stile di guida, manutenzione, ecc.).
Il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti, ha sottolineato l’eccezionalità dell’operazione posta in essere dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane dichiarando: “il sequestro operato rappresenta il primo esempio su scala internazionale di ritrovamento di pneumatici con data postergata: una grave non conformità che, oltre a configurare gli estremi della contraffazione, può costituire un elemento di pericolosità per la sicurezza stradale. Assogomma e Federpneus da sempre pongono il rispetto delle regole al centro della loro attività congiunta con particolare riguardo alla sicurezza stradale”.
Le Fiamme Gialle e l’Agenzia delle Dogane hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria del capoluogo ligure il rappresentante legale della società lombarda a cui l’illecito business avrebbe fruttato un guadagno di circa 1.200.000,00 euro.
Guardia di Finanza ed Agenzia delle Dogane stanno adesso operando approfondimenti investigativi volti a verificare la pericolosità di pregresse analoghe spedizioni ovvero la portata nazionale del gravoso fenomeno fraudolento nel suo complesso.
Gaetano Sferlazza, dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Genova 2, sottolinea che sul tema “E’ stata inviata una segnalazione attraverso i canali ufficiali cosicché l’informazione sia recepita da tutti gli altri uffici doganali nazionali e dell’UE in modo che questi pneumatici non conformi non trovino un’altra via di ingresso in Europa e di conseguenza in Italia”.
pubblicato il 18 / 07 / 2018